CROAZIA GUIDO' UN CAMPO DI STERMINIO NEL '41-'45
- GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA
E'
A credere al comunicato dell'Avvocatura di stato, "nessuno dei 26
testimoni" - persone che furono a suo tempo martoriate nel campo
della morte di Stara Gradiska, rimanendo vive per miracolo - ha
trovato da ridire sul comportamento dell'ex comandante. Nella
maggioranza, non la videro nemmeno.
Tuttavia, si legge sempre nel documento dell'Avvocatura, "questi
stessi testimoni, nel descrivere i terribili avvenimenti e le
liquidazioni dei prigionieri nel lager di Stara Gradiska, hanno
accusato di quei delitti altri ufficiali dei reparti ustascia e
indicato per nome altri comandanti del campo quali responsabili"
delle stragi. Non si fanno i nomi, ma è molto probabile che gli
"altri" siano persone non più viventi e quindi non perseguibili.
Nel comunicato si legge perfino - a difesa dell'imputata -che
"dal procedimento istruttorio non è neppure risultato che
l'imputata abbia coperto una qualsiasi carica di comando, per cui
non può essere ritenuta responsabile dei crimini compiuti dai
reparti ustascia del campo", reparti cui comunque apparteneva,
nei quali imparò il mestiere dopo esserci entrata volontaria a 16
anni.
A titolo di cronaca ricordiamo che la commissione per
l'accertamento dei crimini di guerra compiuti sul territorio
della Croazia, istituita subito dopo la cacciata degli ustascia e
dei tedeschi dal paese nel 1945, raccolse anche le dichiarazioni
di centinaia di donne scampate dal lager di Stara Gradiska,
appurando la presenza di Nada Sakic in quel campo con funzioni di
comando. Contro di lei, in contumacia, fu spiccato mandato di
cattura per "aver attuato le leggi razziali e naziste contro
ebrei, serbi, zingari ed altri avversari politici" finiti nel
lager dal 1941 al 1945, eseguendo assassinii insieme con altre
comandanti di quel campo: Maja Buzdon, Milka Pribanica e Bozena
Obradovic. Le liquidazioni venivano precedute da torture, e
colpivano innanzitutto donne anziane, bambini, ammalati e deboli.
Solo fra i bambini, i morti furono più di tremila.
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