DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FEDERALE DI JUGOSLAVIA SLOBODAN MILOSEVIC IN MERITO ALLA TRATTATIVA SUL KOSOVO CON L'AMBASCIATORE HOLBROOKE

trasmessa dalla radio e TV di Stato. Belgrado, Martedì 13 ottobre 1998

Egregi cittadini,

vorrei informarvi sui colloqui che abbiamo avuto durante i giorni scorsi.

Abbiamo raggiunto un accordo sul fatto che i problemi in Kosovo e Metohija, o riguardanti il Kosovo e la Metohija, debbano essere risolti in maniera pacifica, con metodi politici. Gli accordi raggiunti rimuovono il pericolo di un intervento militare contro il nostro paese.

Per quanto riguarda la soluzione politica, questa sarà rivolta alla affermazione della pari dignità nazionale di tutti i cittadini e di tutti i gruppi nazionali in Kosovo e Metohija.

Dopo tutte le pressioni cui siamo stati sottoposti nell'ultimo periodo, devo dire, da anni, ma specialmente nelle ultime settimane e negli ultimi giorni, ha nonostante tutto prevalso la convinzione che una buona soluzione può essere raggiunta solamente con mezzi pacifici.

Gli accordi che abbiamo raggiunto sono in pieno accordo con gli interessi del nostro paese, gli interessi della Repubblica di Serbia e tutti i suoi cittadini così come gli interessi di tutti i nostri cittadini e gruppi nazionali in Kosovo e Metohija.

Adesso abbiamo il compito di accelerare il processo politico e la trasformazione economica del nostro paese nel suo complesso.

Infine vorrei ringraziare tutti i cittadini, in questo paese e all'estero, che mi hanno inviato messaggi di sostegno. In quei messaggi hanno chiesto che fosse salvaguardata la sovranità e l'integrità territoriale del nostro paese, in altre parole che fosse salvaguardata la nostra dignità.

Inoltre hanno richiesto una soluzione pacifica dei problemi che affliggono la vita nella provincia meridionale della Serbia. Penso che ci siamo riusciti. Vi ringrazio.

 

[Il testo è stato pubblicato sui quotidiani jugoslavi del 14/10/98

ed è leggibile nella traduzione inglese ad esempio su:

http://www.serbia-info.com/news/1998-10/13/5619.html

La trattativa, arenatasi sul problema della presenza militare occidentale nel territorio jugoslavo e sulla formazione di un corpo di polizia separato per la comunità albanese, come richiesto da Holbrooke, è approdata con la decisione dell'invio di 2000 osservatori OSCE in Kosovo e la possibilità di sorvolo dell'area da parte di aerei occidentali disarmati. Tutti i nodi politici e militari del problema, a livello locale ed internazionale, restano aperti. ndCRJ]


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