LA SECONDA GUERRA MONDIALE

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VIII BATTAGLIONE 

BLINDATO AUTONOMO BERSAGLIERI 

     

  Da “Aggredisci e vincerai” di Salvatore Loi - Mursia editore. 
Le notizie raccolte dal servizio informazioni italiano avevano indicato che il nemico andava ripristinando il suo potenziale combattivo. Già ai primi di aprile aveva raddoppiato le sue unità blindate (12° lancieri, 11° ussari, 4° Sudafricano e 1° dragoni reali). Rommel prevedendo che l’avversario stesse per attaccare diede il via alla seconda fase della battaglia della Marmarica. Il 6 maggio alla divisione Trieste venne assegnato in sostituzione del 9° reggimento bersaglieri, l’VIII bersaglieri blindato autonomo (de Bernardis) e l’XI battaglione carri M13 (Verri). La Trieste che si mosse alle ore 21 del 26 maggio 1942, passando sopra Bir Hakeim tentò di raggiungere posizioni a Nord-Nord-est alle spalle della linea di fanteria avversaria. Fermati da campi minati e dalla resistenza nemica.. “In quella giornata (27/5) fu soprattutto la 1° compagnia dell’VIII bersaglieri blindato che si distinse e in particolare il 2° plotone Benedeck e il 4° Cutri…" si tentò l'indomani  di sopraffare il caposaldo di Gott el Ualeb mentre la situazione andava degenerando in quella che fu chiamata “battaglia del calderone” . Il 29 solo combattimenti caotici, munizioni e benzina in esaurimento e nessun collegamento con le retrovie….Dal superiore comando giunse ai Bersaglieri l’ordine di avanzare senza attendere l’apertura di varchi nei campi minati. Il maggiore radunò i suoi uomini e comunicò loro l’ordine, con parole ferme, mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime. Postosi alla testa del reparto gridò - VIII avanti -. In breve lo scoppio delle mine e il fuoco degli artiglieri francesi investirono le nostre autoblinde. Rimase distrutto il plotone Castelnuovo che riuscì comunque a recuperare tutti gli uomini passando a piedi nella zona minata ed ebbe la Medaglia d’oro alla memoria il capitano Albanese Ruffo Giuseppe comandante di compagnia.  

  L'VIII fu costituito alla scuola di cavalleria blindata di Pinerolo il 10 agosto 1941 con l'originaria denominazione CXXXIII (133° R.E.C.per Divisione Corazzata Littorio 133°). Nell'ottobre, dopo un ciclo di addestramento, l'unità si trasferisce in Veneto e si ristruttura su Cp. Comando, 2 cp autoblindo, 1 moto (3a), 1 aa.cc.(4a). Per le esigenze del teatro africano susseguenti alla prima ritirata di Rommel l'unità fu smembrata ed assegnata 1-3-4- cp all'Ariete dove la prima prese nome 32a cp. Nel febbraio 42 la prima fu ricostituita e il battaglione si ricompose su due sole compagnie blindo per un totale di 40 mezzi. In data 11 maggio l'unità fu assegnata alla Trieste quale reparto esplorante. Si distinse a Bir Hakeim dove cadde il comandante Bernardis (13/6/42) e seguì le sorti della Trieste fino alla battaglia di El Alamein. Nel luglio 42 cadono il Serg. Gavioli e il nuovo comandante Rispoli. Dopo un primo stazionamento all'oasi di Siwa, venne inviata sulla costa con funzioni antisbarco. Nei giorni di El Alamein era nelle posizioni del V° Folgore. Il 6 novembre perse 12 mezzi su 30 nell'azione di sganciamento. Protesse poi la ritirata in Tunisia dalle puntate degli esploranti dell'8a armata inglese. Il logorio dei mezzi e i continui scontri portarono il battaglione a sciogliersi in Tunisia nel gennaio 1943, dopo essere confluito coi mezzi del Nizza in una nuova formazione. (ne faceva parte, quale ufficiale, il ten. Giuseppe Moiso alla data dell'armistizio in Puglia con il LI battaglione d'addestramento. Vedi capitolo Montelungo)  
     

 

MED. ORO  Cap. Albanese Ruffo Giuseppe  da Foggia

Diplomato geometra a Foggia segue i corsi della Accademia Militare nel 1934 e nel 36 ottiene la nomina a Sottotenente. Passa all’8° bersaglieri dopo la scuola di applicazione e al 12° dopo le operazioni del 1940 sul fronte alpino. Qui comanda una compagnia controcarro. Nel novembre 1941 in vista della costituzione della Divisione corazzata Littorio, di cui il 12° faceva parte, partecipa ai corsi d’autoblindati prima nel 133° battaglione poi trasformato in VIII autonomo. Il 18 aprile 1942 nel grado di capitano raggiunge la Libia. Got El Ualeb 29 maggio 1942. 


“Comandante della 1a compagnia in azione esplorante, trascinava il proprio reparto a breve distanza dai centri di resistenza del nemico. Fatto segno ad intensa reazione di artiglieria, ordinava ai propri plotoni di prendere posizione al riparo mentre lui proseguiva l’azione allo scoperto. Fatto segno di colpi perdeva il primo pilota e veniva lui stesso ferito a morte. Messo in salvo il marconista/secondo pilota restava con l’automezzo immobilizzato ad affrontare il nemico. Trasmetteva intanto informazioni sulla consistenza e posizione dello stesso. Colpito in pieno per la terza volta si immolava alla patria. Supremo esempio di coraggio e indomito valore.

     

  MED. ORO Bers. Serg. Magg. Kruger Gavioli da Cavezzo (MO) - Chiamato alle armi nel 36 presta servizio al 3° fino al congedo nel grado di sergente. Congedato, viene richiamato il 2 settembre 1939 all’8° bersaglieri. Assegnato al 133° Blindo della Littorio parte il 18 aprile 1942 per la Libia nella nuova formazione autonoma dell’VIII battaglione blindato bersaglieri. Viene assegnato alla compagnia comando del battaglione ora aggregata alla divisione Trieste. Si distingue nella battaglia della Marmarica di fine maggio e nella presa di Tobruk del 21 giugno. In azione di pattugliamento notturna a bordo di autoblindo, attacca di iniziativa alcuni carri nemici che tentano di infiltrarsi tra i nostri caposaldi. Ferito una prima volta da un colpo c.c. non desiste dall'azione. Colpito una seconda volta, con il veicolo immobilizzato, continua a far fuoco sino a quando una terza salva di artiglieria lo centra in pieno. 
“Sottufficiale di grande ardimento, più volte partecipava volontariamente a rischiose azioni. In azione di collegamento notturno tra caposaldi, scorge pattuglie nemiche che tentano di penetrare nel dispositivo di difesa. Affronta di iniziativa col suo mezzo l’avversario per contrastarne l’offesa. Rimasto senza munizioni torna, dopo il rifornimento, alla caccia della colonna nemica. Riesce ad immobilizzare una autoblindo nemica, ma viene ferito. Colpito una seconda volta e col mezzo immobilizzato continua a tenere sotto tiro i mezzi avversari. Una terza salva d’artiglieria lo centra in pieno. Raccolto morente volge il suo ultimo pensiero al reparto e al comandante assicurandoli di avere compiuto il suo dovere fino in fondo. Quota 21 di El Alamein 18 luglio 1942
     

ALTRI COMPLESSI MINORI BLINDATI

  Oltre al plotone sperimentale del 1940 operante in Libia con la Pai e la Brigata Corazzata Speciale furono costituiti i
Plotoni autoblindati per campagna di Russia - Si ha notizia della costituzione di plotoni esploranti da aggregare nel 1942 alle divisioni Pasubio o Vicenza. Consistenza 6/8 macchine. Nessuna immagine o ordinamento, anche se c'è chi asserisce esista, riporta il predetto reparto
Plotone autoblindo per la divisione corazzata GG.FF - costituito l' 1/9/42 su Ab41 doveva operare in Africa. 4 mezzi dirottati sull'Egeo (vedi sotto a sinistra), che in effetti non verranno mai imbarcati (Il plotone bersaglieri dell'Egeo prende in carico le vecchie Autoblindate Ansaldo-Lancia 1Z già presenti in loco)
7a compagnia 1/2/42- 21 Ab41 -Distaccato dal LXVIII btg cor. del 18° REC. partecipa col 10° RAGGRUP. Celere alla liberazione della Corsica l'8/9/1943
8a compagnia 3/6/43- 21 Ab41 -Operò in Montenegro e Grecia col VII c.d.a. non se ne conosce vicende e sorte
9a compagnia 10/7/43-21 Ab41 -costituita alla vigilia della caduta del fascismo era dislocata a Novo Mesto in Slovenia con la II armata non se ne conosce vicende e sorte
     

 

PLOTONE BLINDATO - BERSAGLIERI DELL'EGEO

CCCXII Battaglione Misto Corazzato– Rodi (Grecia)

Nonostante molti testi indichino come dotazione le AB41 le uniche autoblindo presenti in Egeo sono le vecchie lancia 1Z. Le scarse notizie di questo reparto, ricostituito il 13/6/43, aggregato al 312° Battaglione Misto Corazzato di stanza a Rodi ci permettono di identificare le Lancia distrutte in una foto attribuita all'8 settembre 1943 e un ufficiale dei bersaglieri presente dopo nella legione volontari "Kreta" associatasi all'esercito tedesco dopo l'8 settembre. Il battaglione misto comprendeva alcuni L3 usati a Creta nel maggio 41 (operazione Merkur), M11/39 e pochi Fiat 3000. Gli uomini del battaglione, compresi i carristi, presenti a Creta s'uniscono a reparti tedeschi e senza mezzi vengono inviati in Germania. Di questi uomini, che alcuni autori continuano a chiamare plotone o compagnia carri si perderanno le tracce. L'uso da parte di Bersaglieri di mezzi antecedenti le Ab 40 è testimoniato anche in altri testi.                         Rileviamo da un Forum
Il 312°, costituito presso il 31° Reggimento Fanteria Corazzata, il 20 maggio 1939 viene trasferito al 4° Reggimento Fanteria Carrista.  Il 30 marzo 1940 il CCCXII (312°) passa alle dipendenze del Deposito Misto Truppe dell'Egeo ed ivi è trasferito nel mese di settembre. E’ formato da un Plotone Carri M 11/39 con 4 mezzi, 2 Compagnie Carri L3 di 8 mezzi ognuna, 1 Compagnia Autoblindo Ansaldo-Lancia 1Z di 9 mezzi, 2 Plotoni Carri L3 autonomi (1 su 4 mezzi, 1 su 3 mezzi). Il Plotone Bersaglieri Autoblindato costituito l’1/9/1942 con 4 mezzi Ab 41, per essere assegnato alla Div. Corazzata GG.FF, il 13/6/43 viene trasferito a Rodi dopo aver lasciato in Italia i  mezzi. Anche la 3a Compagnia Carri di Frontiera, costituita con due plotoni di giurassici Fiat 3000/B e un plotone misto dei vecchi M30 e M21, viene assegnata al Battaglione, però al momento dell’armistizio solo i plotoni Fiat 3000 risultano presenti.

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