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La Grecia antica era organizzata in città-stato. Nell'800
a.C. le città più potenti erano Atene e Sparta.
Ad Atene vissero in questo periodo personaggi come Pericle, Sofocle
e Socrate, che influenzarono notevolmente la cultura, la filosofia
e la politica.
Questa età dell'oro venne però interrota dalla guerra
del Peloponneso, in cui Sparta riuscì a sconfiggere Atene.
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La vittoria di Sparta segnò un periodo
di forte contrasto tra le città-stato greche, di cui approfittarono
Filippo II il Macedone e ancor più il figlio Alessandro
Magno, che riunì sotto il suo dominio un vasto territorio,
che si estendeva dal Mediterraneo alla Persia.
Da questo momento sorse la civiltà ellenistica, che vide
diffondersi la cultura greca in tutto il Mediterraneo antico.
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Nei secoli successivi la Grecia cadde sotto il dominio dell'impero
romano e successivamente sotto il dominio dell'impero bizantino.
Nel 1453 i turchi conquistarono Bisanzio e la Grecia finì
sotto il loro controllo.
Sul finire del XVIII secolo nacque il movimento nazionalista greco,
sovvenzionato dalla Russia e alimentato dagli ideali della Rivoluzione
francese.
La guerra d'Indipendenza non portò grandi risultati, anche
perchè il movimento indipendentista era disorganizzato.
Perciò nel 1827 Russia, Francia e Regno Unito decisero
d'intervenire e nel 1830, sconfitti i turchi, dichiararono la
Grecia un regno autonomo.
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Da quel momento la storia della Grecia è stata caratterizzata
da diversi conflitti per allargare i propri confini, per determinare
il tipo di governo, per difendersi dall'invasione italiana e tedesca
durante la seconda guerra mondiale.
Dal 1974 la Grecia è una repubblica democratica. Nel 1981
è entrata nella UE e fa parte dell'euro.
Sulla moneta da 2 euro è rappresentato il mito d'Europa.
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