Il Periodo Storico Di Antonio e Teresa

 

 
1813: Napoleone Bonaparte, sconfitto a Lipsia, abdica ed è confinato all’isola d’Elba. 
 
4 ottobre 1814: il Congresso di Vienna ripristina le antiche monarchie deposte dalla Rivoluzione francese e l’Italia è risuddivisa negli stati e staterelli pre-napoleonici. 
 
6 marzo 1815: Napoleone fugge dall’Elba e ritorna trionfalmente a Parigi. 
 
18 giugno 1815: Napoleone è sconfitto a Waterloo, dalle truppe inglesi di Wellington e da quelle prussiane ed è deportato all’isola di S.Elena. Ssi possono attuare le decisioni del Congresso di Vienna: 
La Repubblica di Genova e la Liguria perdono l’autonomia e sono annesse al Piemonte, restituito a Vittorio Emanuele I, Re di Sardegna, il Lombardo-Veneto passa sotto l’influenza austriaca, il Regno delle Due Sicilie ritorna a Re Ferdinando IV di Borbone, mentre lo Stato Pontificio è reso a papa Pio VII
 
5 maggio 1821: muore Napoleone 
 
1820-21 e 1831: moti carbonari  che avvengono in quasi tutti gli stati per ottenere regimi più democratici e meno oppressivi. 
 
1833 -1845: moti mazziniani, che scoppiano sull'onda delle idee di libertà ed indipendenza di Giuseppe Mazzini (nato a Genova nel 1805); come i precedenti sono subito repressi. Il primo di questi si verifica a Genova (1833) ed è soffocato nel sangue dal nuovo Re di Sardegna Carlo Alberto
 
1846 - 1848: in molti stati i regnanti concedono riforme o rinnovano gli statuti. Solo il Lombardo-Veneto non ottiene riforme ed insorge contro l'Austria [cinque giornate di Milano (18-22 marzo 1848) ed anche Venezia insorse (20 marzo)]. 
 
23 marzo 1848: Carlo Alberto a dichiara all’Austria la Prima Guerra d’Indipendenza, per liberare il Lombardo-Veneto. Alle vittorie di Pastrengo (30 aprile), Goito (30 maggio) seguirono la sconfitta di Custoza (20-25 luglio) e la disfatta di Novara (23 marzo 1849). Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II, che firma l’armistizio di Vignale (NO) con il generale austriaco Radetzky
Dopo la battaglia di Novara, si diffondono false voci di un'avanzata austriaca, per cui Genova insorge contro i piemontesi. Il generale piemontese Alfonso La Marmora occupa la città con il sacrificio di molti genovesi. 
 
29 aprile del 1859: inizia la Seconda Guerra d’Indipendenza, caratterizzata dall'ingegno politico del Cavour e dall'’appoggio militare di Napoleone III di Francia; dopo le vittorie italo-francesi di Montebello (20 maggio), Palestro (31 maggio) Magenta (4 giugno), Solferino e S.Martino (24 giugno), la guerra termina improvvisamente con l’armistizio di Villafranca (11 luglio 1859) concluso da Napoleone III con Francesco Giuseppe d’Austria. L’Austria cede la Lombardia alla Francia, che a sua volta la dona al Piemonte. 
 
inizio 1860: Toscana, Emilia e Romagna sono annesse per plebiscito popolare (promosso da Cavour) al Regno di Vittorio Emanuele II, grazie al Cavour. Nizza e la Savoia sono cedute alla Francia, per scongiurare un eventuale intervento anti-piemontese di Napoleone III.