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Dal 1953 dalla parte della polizia.
Il distretto delle donne.
Rocker in privato.

L'idea venne a Jürgen Roland nel 1984. Portare sullo schermo un commissariato di polizia che raccontasse la vita degli agenti non solo dal punto di vista investigativo, ma anche dal punto di vista umano. La polizia non solo come rappresentante della legge ma anche come amica della gente.

Per Roland la carriera televisiva come autore aveva già allora radici ben fondate. Lui, classe 1925, aveva iniziato neppure trentenne a scrivere sceneggiature per la televisione con «Der Polizeibericht meldet …» (lett. "Il rapporto di polizia dice..."), una serie del 1953 basata su fatti di cronaca quotdiana. L'idea piacque, e riscosse successo proprio il realismo delle vicende narrate, quell'aderenza al concreto, al quotidiano, che lo spettatore poteva ritrovare sfogliando le pagine dei giornali. A quell'epoca Roland ricordava che guadagnava 800 marchi al mese per il suo lavoro di scrittore.

Così nel 1958 fu la volta di «Stahlnetz», la risposta tedesca all'americana «Dragnet». Anche in questo caso le vicende narrate erano basate su fatti reali e - come annunciava una voce sui titoli di testa - i nomi erano stati cambiati, ma non il corso degli eventi che si sarebbero visti nella puntata. «Stahlnetz» fu un successo senza precedenti e di questa serie Roland diresse 22 puntate fino al 1968.

Maestro del giallo, portò in scena anche alcuni film per il cinema tra cui «Der rote Kreis» (1960) e «Der grüne Bogenschütze» (1961), due pellicole basate sui racconti di Edgar Wallace che tanto successo ebbero negli Anni Sessanta.

La sua carriera giornalistica inizia nel 1945 come presentatore per la Radio di Amburgo, la prima radio della Germania Occidentale. Dopo un tirocinio presso la BBC a Londra, Roland divenne, nel 1951 uno dei primi redattori della neonata televisione NDR. Jobst Plog, direttore di NDR lo ricordava così: «Jürgen Roland faceva parte del team di reporter radiofonico giovani che dopo la guerra hanno contribuito alla reputazione leggendaria della NWDR di allora».

Con «Tatort» prima, e «Stahlnetz» poi, Jürgen Roland si consacrò al giallo televisivo. Durante la sua carriera, Roland ha lavorato ad 80 produzioni televisive e ha diretto 20 lungometraggi. L'attore Joachim Fuchsberger lo definiva: "un uomo di straoridnaria importanza ed eccezionale personalità". Dopo una lunga malattia, Roland è morto ad Amburgo il 21 Settembre 2007.

 

 

Jürgen Roland sul set di «Stahlnetz». (Foto NDR)
Kult-Serie.

Nel Febbraio 2005 «Großstadtrevier» ha ottenuto in Germania la Goldene Kamera, prestigioso riconoscimento assegnato alla serie come "miglior serie cul tedesca".

All'evento hanno partecipato proprio l'autore e creatore della serie, Jürgen Roland, e Jan Fedder, l'attore protagonista del telefilm. I due, conosciutisi sul set di una puntata di «Tatort», sono amici di vecchia data.

Diceva Roland: «Jan Fedder è un attore così bravo che sarebbe affascinante anche solo se leggesse l'elenco telefonico!».

Roland e Fedder con la Goldene Kamera (foto DPP)