Renzo Kayak
seguito 7 di 11, Il retrieval Kayak
Lezione N° 16
COME SI COSTRUISCE
La
tavola precedente contiene i rilievi e le dimensioni dei vari elementi
strutturali ed è sufficiente alla costruzione tuttavia occorre sviluppare
qualche disegno.
La
tavola intitolata KAYAK DA RICUPERO indica dove posizionare le costolature e le
travi della pontatura sui longheroni (le travi sono indicate con diciture e
misure capovolte).
Volendo
riposizionare la trave poggiapiedi (la N° 3),
secondo le proprie esigenze, occorre riposizionare anche le travi 4 e 5
dividendo poi in parti uguali la distanza tra la 3 e la 6.
Nel
kayak originale le costolature sono irregolarmente disposte e sono più fitte in
corrispondenza del pozzetto ma l'irregolarità non compromette la resistenza
strutturale che, a kayak finito, risulta essere sorprendente.
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Lo schizzo relativo ai profili delle costolature non è in scala ma è
proporzionato.
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Il tracciamento del pozzetto è riferito al suo esterno (bordino di aggancio del
paraspruzzi).
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Durante il montaggio posizionare provvisoriamente l'anello del pozzetto sulla
trave N° 9 (masik) prima di procedere al fissaggio della stessa che NON E'
INCASTRATA.
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Il cerchio
del pozzetto assumerà poi la curvatura perché legato lateralmente ai
longheroni ed a causa della tensione del rivestimento.
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I longheroni, di ugual lunghezza, vanno tenuti uniti durante il tracciamento
della posizione dei fori (mortase) per le travi e le costolature. Attenzione
perché le varie forature presentano, tra di loro, angolature differenti per
effetto della curvatura dei longheroni.
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Tenere lo sviluppo delle costolature circa 3 cm. più lungo del necessario ed
eseguire le necessarie rettifiche di precisione durante la posa.
-
Tener presente che il kayak originale ha la struttura dipinta color rosso
mattone e che le pitturazioni possono essere eseguite prima dell'assemblaggio
perché si ottiene una miglior protezione.
(vedere
la figura N°6 nella sezione seguente)
Lezione N° 17
1)
Costruire gli elementi di giunzione di prua e di poppa.
2)
Smussare i longheroni nelle parti estreme ed interne perché devono
assumere, in modo perfettamente simmetrico, sia a prua sia a poppa, le
angolazioni di cui ai rilievi.
3) Unire prima i longheroni con l'elemento di poppa, inserire una ad una le
travi della pontatura iniziando dall'ultima e terminare con l'elemento di prua.
4) Utilizzare legature provvisorie e farsi aiutare. Se l'operazione risulta
difficoltosa avvicinare i longheroni fin dove è ragionevolmente possibile,
tenerli bagnati con degli stracci avvolti. Il giorno seguente avvicinarli ancora
e ripetere l'operazione fino a quando si potranno unire. Non avere fretta, state
lavorando con dei pezzi che hanno già subito delle lavorazioni laboriose
quindi non rischiate di dover rifare il tutto.
5) Tirare un filo tra prua e poppa, controllare la simmetricità.
6) Controllare le lunghezze delle diagonali tra le travi, devono risultare
uguali. Se gli incastri sono stati eseguiti con precisione la struttura si
allinea da sola. Sequenza 1,2,3
fig. 7.
7)
Controllare la simmetricità degli angoli tra i longheroni e le travi
rispetto al piano orizzontale e verticale di riferimento. Intervenire se si
riscontrano errori. Legature fatte meglio, piccoli colpi di lima o spessori
(cunei) fanno piccoli miracoli solo se prima avete operato con precisione.
8)
Durante la costruzione appoggiare la struttura su due cavalletti con la
parte superiore d'appoggio messa in bolla con una livella.
9)
La trave anteriore longitudinale del ponte di coperta necessita di essere
preventivamente curvata. Basta una curvatura a freddo ottenuta con il sistema di
cui al punto 4 di fig.
7 e l'ausilio di morsetti e qualche pezzo di legno.
10)
Le legature vanno eseguite tendendole bene. Occorre lavorare con i guanti
ed usare la forza. Per legare le strutture utilizzare uno spago sottile in
materiale sintetico dato che il materiale originale è introvabile. Lo spago o
cordino da lenza con diametro di 1 mm. va benissimo. Per legature soggette a
notevole tensione usare uno spago da 2 mm. di diametro (quello delle tende alla
veneziana). Sono ottimi anche gli spaghi di nylon o poliestere incerati e non
ritorti che usano i tappezzieri, diam. 1/1.5 mm. Per tendere ulteriormente la
legatura, alla fine, avvolgerla a
spirale ed eseguire dei nodi che non si allentano. Per facilitare il passaggio
dello spago, nei fori o nei punti critici, utilizzare degli aghi flessibili in
filo di ferro (rame, ottone) piegato in due ed attorcigliato su se stesso.
11) La struttura portante si presenterà come quella della terza fotografia di pag. 16 di I.K.D.M estate 99.