Nato dall'esigenza di opporre
una valida forma di difesa ad ogni genere di violenza (sempre espressione
di sopruso e ingiustizia sociale), il Kodokan Goshinjitsu, più ancora
di ogni altro kata, presenta movimenti che richiedono e sviluppano i fattori
essenziali dell'agilità del corpo e in particolare la sua elasticità,
sensibilità ed efficienza, nonchè l'adattamento alla situazione
contigente. Attraverso questo Kata è possibile raggiungere la sicurezza
psico-fisica indispensabile nella vita quotidiana. Il Goshinjitsu rappresenta
il momento più significativo del processo di evoluzione del Judo,
in quanto, pur partecipando nel gruppo a cui appartengono le tecniche di
Bujitsu (inutilizzabili nel judo sportivo) così come il Kime-no-Kata
e il Seiryoku-zenyo-kokumin-taiiku, esprime uno spirito totalmente nuovo
estendendo la propria attenzione a svariate modalità d'attacco (presa,
strangolamento, pugno, calcio, coltello, bastone e pistola). Creato dal Kodokan nel gennaio
1956 è costituito
da 21 tecniche di difesa personale (contro le 20 del Kime
no Kata, suo
predecessore), suddivise in cinque gruppi di tecniche:
il primo gruppo comprende 7 tecniche di difesa contro attacchi
a mani nude e ginocchio;
il secondo gruppo comprende 5 tecniche di difesa contro attacchi
a mani nude e piede;
il terzo gruppo comprende 3 tecniche di difesa contro attacchi
con coltello;
il quarto gruppo comprende 3 tecniche di difesa contro attacchi
con bastone;
il quinto gruppo comprende 3 tecniche di difesa contro attacchi
con pistola.
Questa nuova forma viene anche chiamata Shin-Kime-no-kata (nuove forme di autodifesa).
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