Katame no kata


Il Nage no kata e Katame no kata vengono chiamati Randori no Kata e rappresentano la teoria del metodo di insegnamento del Kodokan Judo, senza l'apprendimento della quale è impossibile progredire: è evidente dunque l'importanza che ad essi si deve attribuire.
Probabilmente chi si dedica al Randori da molto tempo, forse senza accorgersene, già mette in pratica i principi contenuti nel Randori no kata.
Applicandosi poi allo studio di tali kata queste persone si renderanno conto di come il Nage no kata e il Katame no kata rappresentino dei programmi di insegnamento completi, rispettivamente per la lotta in piedi e per la lotta a terra, delle solide strutture su cui lavorare. Questa considerazione non deve essere ignorata soprattutto dagli insegnanti, i quali hanno il dovere di studiare i Randori no kata per cogliere i principi fondamentali in essi contenuti, chiedendosi, ad esempio, quali sono i motivi che hanno condotto a un certo tipo di raggruppamento e di sequenza tecnica. Uno studio approfondito può portare molto lontano, fino alle origini del Judo.
Il KATAME NO KATA è la forma delle tecniche di controllo e lotta a terra, in esso si utilizzano essenzialmente tecniche a destra, lasciando libero l'esecutore di praticare il Ki sull'altro lato. In esso sono contenute 15 tecniche divise in tre gruppi. Ogni gruppo si occupa di una parte specifica del katame waza. Nell'esecuzione di questo Kata, sia Tori che Uke devono osservare attentamente le loro rispettive posizioni ed il loro atteggiamento quando sono in attesa, quando si avvicinano e quando devono stendersi a terra. La particolare posizione di Tori quando si avvicina ad Uke stando con un ginocchio a terra si chiama Ko-kyoshi.
Gruppo I: osae komi waza
Kesa gatame 
Kata gatame
Kami shio gatame
Yoko shio gatame
kuzure kami shio gatame
Gruppo II: Shime waza
Kata juji jime
Hadaka jime
Okuri eri jime
Kata ha jime
Gyaku juji jime
Gruppo III. kansetsu waza
Ude garami
Ude hishigi juji gatame
Ude hishiji ude gatame
Ude hishigi hiza gatame
Ashi garami

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