Canone semovente GCT da 155mm

Caratteristiche

Equipaggio: 4 uomini.
Peso: 42 000 kg.
Motore: Hispano-Suiza HS 110 a 12 cilindri raffreddalo ad acqua, policarburante, da 720hp.
Dimensioni: lunghezza (cannone avanti) 10,25 m; lunghezza (solo scafo) 6,70 m; larghezza 3,15 m; altezza 3,25 m.
Prestazioni: velocità massima su strada 60 km/h; autonomia 450 km; pendenza 60%; gradino 0,93 m; trincea 1,9 m.
Verso la fine degli anni sessanta venne sviluppalo sullo scafo leggermente modificato dell'AMX-30 il cannone semovente chiamato GCT (Grande Cadence de Tir). Il primo prototipo venne completato nel 1972 ed a seuito delle prove effettuate con un gruppo di pre-produzione di 10 veicoli ebbe inizio, nel 1977, la produzione vera e propria. L'Arabia Saudita, primo Paese ad approvvigionare il GCT, ordinò 51 semoventi più un sistema completo per il controllo del fuoco. Il GCT è designato dall'esercito francese 155 AU FI ed impiegato in reggimenti su 18 pezzi ciascuno (tre batterie da sei GCT ciascuna). Di recente l'Iraq ha ordinalo 85 di tali cannoni semoventi che sono attualmente in corso di fornitura II GCT è fabbricato presso l'Atelier de Construction Roanne con l'assistenza di molti altri stabilimenti distribuiti in tutta la Francia. Dall'AMX-30 il GCT differisce per una nuova torretta con piastre saldate, ubicata al centro del veicolo e provvista di una bocca da fuoco da 155mm con un freno di bocca a molti deflettori e un otturatore a cuneo a scorrimento verticale. L'elevazione è variabile da -4° a +66° alla velocità di rotazione di 5° al secondo e la torretta può ruotare di 360° alla velocità di 10° al secondo. L'elevazione e il brandeggio della torretta sono a comando idraulico, con possibilità di comando manuale in caso di emergenza. La principale caratteristica del GCT è il sistema di caricamento automatico per un totale di 42 proieili ed un pari numero di bossoli trasportati in rastrelliere nella parte posteriore della torretta. I quattro serventi possono ripristinare le dotazioni munizioni in 15 minuti, e se necessario l'operazione può essere iniziata durante il tiro. L'assortimento delle munizioni dipende dalla situazione tattica, ma normalmente comprende 36 proietti HE (in sei rastrelliere da sei) e sei (una rastrelliera) proietti fumogeni. L'accesso alle rastrelliere munizioni, per ricaricare il pezzo, avviene tramite due ampi portelli ubicati nella parte posteriore della torretta. Il caricamento automatico consente una cadenza di tiro di otto colpi al minuto e il cannoniere può scegliere il fuoco a colpo singolo o guello a raffiche di sei colpi (una raffica impiega 45 secondì). Con il caricamento manuale possono venne sparati tre colpi al minuto. Il GCT può impiegare le seguenti munizioni: ad alto esplosivo normali, illuminanti, nebbiogene, e semiautopropulse. Queste ultime hanno una gittata di 30500m e sono state realizzale dalla Thomson-Brandt. Proietti più avanzati sono in corso di sviluppo per il GCT e per l'equivalente trainato, il TIR, incluso un colpo contenente sei mine anticarro. Il pezzo può anche impiegare il proietto statunitense 3LGP (Cannon-Launched Guided Projectile = proietto guidato lanciato , da cannone), benché questo munizionamento non sia stato ancora approvvigionato. Una mitragliatrice da 7.62 mm o da 12,7 mm è montata sul letto della torretta per la difesacontraerei e; su ciascun lato della stessa, vi sono due lancianebbiogeni a comando elettrico. Nella dotazione di serie di tutti i veicoli sono compresi il dispositivo per la visione notturna ed un sistema di ventilazione, mentre è facoltativa la dotazione di un complesso per la protezione NBC, di un'apparecchiatura di misurazione della velocità iniziale e di vari dispositivi di controllo del fuoco. A titolo di prova, la torrelta del GCT è stala anche sistemata sullo scafo del Leopard 1, ma questa combinazione non è stata finora adottata dd nessun Paese.

Torna all'elenco Torna ad Armi Mezzo successivo