Grumman A-6 Intruder

Tipo: aereo biposto imbarcato per l'attacco ognitempo.
Paese di origine: Stati Uniti. Primo volo il 19 aprile 1960.
Motore: due turbogetti Pratt & Whitney 152-8A 4.218kg di spinta.
Dimensioni: apertura alare 16,15 m; lunghezza (EA-6B escluso) 16,63 m; altezza (A-6A, A-6C) 4,74 m; (A-6E, EA-6A) 4,95 m; superficie alare 49,15 m2.
Peso: a vuoto (A-6A) 11.650 kg; (EA-6A) 12,557 kg; (A-6E) 11.625 kg; a pieno carico (A-6A e E) 27.397 kg.
Prestazioni: velocità max (A-6A, senza carichi esterni) 1.102 km/h a livello del mare e 1.006 km/h (Mach 0,94) in quota; (EA-6A) oltre 1.014 km/h; (A-6E) 1.043 km/h a livello del mare; rateo di salita Iniziale (A-6E, senza carichi esterni) 2.621 m./min; quota di tangenza pratica (A-6A) 12.679 m.; (A-6E) 13.595 m; raggio d'azione a pieno carico (A-6E) 1.733 km; autonomia di trasferimento con serbatoi ausiliari 4.989 km circa.
Storia: nonostante l'A-4 abbia dimostrato la propria validità in successive occasioni, l'esperienza della guerra in Corea aveva convinto l'U.S. Navy e il Marine Corps che fosse necessario realizzare al più presto un aereo a reazione per le missioni di attacco, di maggiori dimensioni e fornito di apparecchiature avioniche ognitempo che gli consentissero di colpire determinati obbiettivi in volo cieco, al primo passaggio. Nel 1956 fu pubblicato un capitolato e nel 1957, su 11 progetti presentati da otto imprese, fu accettata l'offerta della Grumman per il G-128, il prototipo effettuò il primo volo II 19 aprile 1960, con la denominazione YA2F-1, e a seguito di questo collaudo fu avviata la produzione in serie delle versioni d'attacco A-6A e A-6E migliorata, nonché di aerei cisterna da assegnare alla Marina e ai Marines (ristrutturazioni del KA-6D) e di una versione speciale per la guerra elettronica (EA-6B Prowler, di nuova costruzione).
Progettazione: sebbene questo aereo sia stato destinato a operare entro raggi d'azione circoscritti, si è pensato che il fattore velocità fosse secondario rispetto alla capacità di volare a bassa quota e di dirigersi con precisione, sia col maltempo e con l'oscurità. L'ala presenta una geometria molto particolare con ipersostentazione assicurata dai flap disposti lungo i bordi d'attacco e di uscita a tutta apertura mentre dei diruttori (spoiler) permettono il controllo durante il rullaggio. I turbogetti sono alloggiati lateralmente alla fusoliera sotto l'attacco delle ali e il grosso carrello viene ritratto in avanti all'interno di scomparti ricavati nelle gondole dei motori. Il pilota e il navigatore occupano quasi affiancati i sedili Martin-Baker GRU 7 e sono protetti da un tettuccio a valve. La capacità dei serbatoi interni di carburante è di almeno 9.028 l e il muso è costituito interamente da un grosso radome.
Avionica: la dotazione ha subito modifiche nel corso degli anni. Attualmente l'A-E6 porta un radar Norden APQ-148 multifunzionale totalmente diverso, in sostituzione dei due precedenti, che supera ampiamente le necessità dell'aereo salvo forse nell'attacco a piccoli veicoli e altri obiettivi mobili a terra; nel periodo 1981-1983 è stato aggiunto a questo scopo un dispositivo AMT 1 (indicatore di bersagli mobili). Il display non è del tipo HUD bensì un HDD assai efficiente e di nuova concezione, il Kaiser AVA-1 con tubo a raggi catodici; e serve per mostrare al pilota i dati di volo essenziali come l'assetto dell'aereo, le informazioni relative alla navigazione e quelle relative all'armamento. Il display luminoso sintetizza le configurazioni del terreno, del mare e del cielo, e può incorporare immagini radar nonché altri dati utili al volo ognitempo, alla navigazione, al lancio delle armi (compresi profili del terreno e gli ostacoli terrestri) all'avvicinamento e all'atterraggio. La navigazione è controllata normalmente dal dispositivo ASN-92 CAINS del tipo inerziale perfezionato dalla Lytton per gli aerei imbarcati. Entro il 1985, tutti gli A-6E furono equipaggiati con un'apparecchiatura a sensori per l'identificazione e attacco degli obiettivi (TRAM), che comporterà l'aggiunta di una torretta sotto II muso, contenente un FLIR (sistema di visione all'infrarosso) e un sistema di puntamento al laser. Infatti il navigatore vola seguendo le indicazioni del radar principale, mentre il dispositivo AVA-1 VD1 (display a presentazione verticale) gli segnala gli obiettivi sul display; a questo punto passa al FLIR, utilizzando lo zoom per avere un'immagine più ingrandita e precisa e successivamente usa il laser per inquadrare il bersaglio su cui lancia le armi guidate; oppure il laser può individuare un bersaglio già inquadrato da altri dispositivi laser sistemati, per esempio a terra.
Armamento: tutte le versioni d'attacco, compreso I'EA-6A, hanno cinque punti d'aggancio per armi, ciascuno con portata di 1.633 kg, per un carico bellico totale max di 6.804 kg; il carico standard è di trenta bombe da 227 kg; le versioni EA-6B e KA-6D non hanno alcun punto di aggancio.
Prospettive: nonostante le capacità in attacco degli F/A-18A Homet, si prevede che la versione A-6E/TRAM rimarrà in produzione produzione, anche se ridotta, poiché si preferisce migliorare gli apparecchi esistenti con ulteriori aggiunte o secondo programmi pianificati di rinnovamento. Entro i primi mesi del 1985 tutte le squadriglie imbarcate della flotta d'attacco montarono l'apparecchiatura TRAM con probabili ulteriori integrazioni di sensori e di sistemi di navigazione fra cui l'AWSACS, un'apparecchiatura per l'interdizione e l'attacco ognitempo.

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