Tratto pari pari da Radiolibro terza edizione

C   A   P   I   T   O   L   O      N   O   N   O


Consideriamo il passaggio di una corrente alternata attraverso l'avvolgimento primario del trasformatore indicato dalla figura 159. Questo trasformatore possiede un solo secondario ai capi del quale è derivata una resistenza R, rappresentante il carico. Un alternatore fornisce la corrente all'avvolgimento primario costituito da Np spire, che si trova disposto attorno ad un nucleo di ferro, nel quale si manifesterà un flusso magnetico alternato Ø, che abbraccerà il secondario costituito da N spire, inducendo in esso una f.e.m. Ns alla stessa frequenza. Per effetto di questa f.e.m.indotta, il secondario può fornire una certa energia che gli è stata comunicata dall'avvolgimento primario attraverso il flusso magnetico Ø

Supponiamo che la resistenza R sia infinita, ossia che i capi del secondario siano aperti: nessuna corrente circolerà in essa. Il flusso magnetico non trasferirà quindi alcuna energia al secondario, esso non abbraccia solo il secondario, ma anche il primario nel ritorno. La f.e.m. indotta non si verifica quindi solo nel circuito secondario, quando è chiuso, ma anche nel primario, e nel nostro caso solo in quest'ultimo. Essa avrà senso contrario  a quella presente nell'avvolgimento primario, quindi agirà da forza contro-elettromotrice. Ora: se il trasformatore non ha alcuna perdita, ossia se il suo rendimento è del 100%, la forza c.e.m è uguale alla f.e.m. applicata, quindi data la sua azione contraria,  nessuna corrente potrà circolare nel primario. Praticamente ciò è impossibile, perché una certa perdita dovuta alla resistenza del circuito, e le perdite del nucleo di ferro, sono sempre presenti, quindi una corrente nel primario pure essere presente.

 
216