Consideriamo
il passaggio di una corrente alternata attraverso l'avvolgimento
primario del trasformatore indicato dalla figura 159. Questo
trasformatore possiede un solo secondario ai capi del quale è derivata
una resistenza R, rappresentante il carico. Un alternatore
fornisce la corrente all'avvolgimento primario costituito da Np spire,
che si trova disposto attorno ad un nucleo di ferro, nel quale
si manifesterà un flusso magnetico alternato Ø, che abbraccerà
il secondario costituito da N spire, inducendo in esso
una f.e.m. Ns alla stessa frequenza. Per effetto di questa
f.e.m.indotta, il secondario può fornire una certa energia che gli è
stata comunicata dall'avvolgimento primario attraverso il flusso
magnetico Ø
Supponiamo che la resistenza R sia
infinita, ossia che i capi del secondario siano aperti:
nessuna corrente circolerà in essa. Il flusso magnetico non trasferirà
quindi alcuna energia al secondario, esso non abbraccia solo il
secondario, ma anche il primario nel ritorno. La f.e.m. indotta non si
verifica quindi solo nel circuito secondario, quando è
chiuso, ma anche nel primario, e nel nostro caso solo in quest'ultimo.
Essa avrà senso contrario a quella presente nell'avvolgimento
primario, quindi agirà da forza contro-elettromotrice. Ora: se il
trasformatore non ha alcuna perdita, ossia se il suo rendimento è del
100%, la forza c.e.m è uguale alla f.e.m. applicata, quindi data la sua
azione contraria, nessuna corrente potrà circolare nel primario.
Praticamente ciò è impossibile, perché una certa perdita
dovuta alla resistenza del circuito, e le perdite del nucleo di ferro,
sono sempre presenti, quindi una corrente nel primario pure essere presente.
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