ITIS "F. MORANO"
Area progetto della CLASSE 5 Cn: Il Card.
Francesco Morano
"La Piccola Casa di Carità"
GIORNATE ROMANE
Per la festa del Padre, la
Piccola Casa di Carità si trasferisce anima e corpo a Roma.
Le sue figlie si sono sentite sempre vicine al Padre lontano ma
ora vogliono vedere realizzare il loro sogno: andare a Roma,
entrare in S.Pietro e vedere il Papa che dona il cappello
cardinalizio al loro Padre.
Per conto suo il Padre ha preparato tutto, aspetta le figlie, la
festa è tutta per esse.
-14 dicembre-
E il gran giorno: la
pioggia è insistente e noiosa, il cielo chiuso non fa sperare di
meglio. Il festeggiato è con gli altri Consultori nella sala
delle scomuniche del S.Ufficio e lattesa si intensifica
sempre più con larrivo degli altri prelati, delle autorità,
dei fotografi e giornalisti, degli amici e conoscenti.
Finalmente lannuncio che giungono gli inviati della
Segreteria di Stato per portare il biglietto di nomina.
Il biglietto viene letto dallEccellentissimo Vescovo di
Aversa orgoglioso di festeggiare il figlio della sua Diocesi.
Sua Ecc. Mons. Wynen, prelato della S.Rota, legge il decreto; al
neo eletto vengono offerti gli auguri e il Cardinale ringrazia
assicurando che la porpora non sarà motivo di orgoglio, ma di
amore e di sacrificio per la Chiesa.
Il Sindaco di Aversa gli dona il collare doro con la
medaglia della cittadinanza onoraria; la Diocesi di Aversa la
Croce pettorale; il paese natio, Caivano, il pastorale.
Cominciano le visite di calore che continuano fino a tarda sera;
con tutti i rappresentanti diplomatici e le autorità che vengono
a congratularsi; il Cardinale si trattiene affabilmente parlando
in lingua francese, inglese, spagnola, tedesca impostando un
discorso opportuno e rievocando ricordi personali.
Fra qualche ora le orfanelle saranno a Roma,il posto è già
pronto in S.Pietro.
-15 dicembre-
Monotonia e silenzio gli
aspetti che dominano questambiente di studi.
Verso le 10 giungono i cursori apostolici che leggono al
cardinale la "intimatio" per il Concistoro pubblico che
si sarebbe dovuto tenere il giovedì seguente.
-16 dicembre-
Le figlie vedono il
Governatore della Piccola Casa vestito da cardinale e a loro pare
che il loro Padre porti quellabito già chissà da quanti
anni e notano subito un contrasto quando lo rivedono nella sua
abituale modestia con il copricapo e il pastrano nero, seduto
sulla poltrona nella serietà dei suoi pensamenti e nella
pacatezza del suo riposo e per esse è tutto motivo di
soddisfazione.
Anche il Cardinale è contento perché pensa alla bontà del S.Padre
che ha voluto qualificare quel suo lungo periodo di lavoro.
Nella sala del Concistoro i neo cardinali salgono al trono e dopo
essersi inginocchiati e aver baciato il piede e la mano al S.
padre, ricevono la mozzetta di lana rossa e la indossano.
Infine il S. Padre impone la Berretta a ciascuno.
-17 dicembre-
E una splendida
giornata di sole e le orfanelle sono in viaggio già da qualche
ora mentre il S. Padre tiene il Concistoro pubblico per imporre
il cappello cardinalizio ai nuovi cardinali.
Il fasto è quello delle grandi occasioni; il Papa impone il
galero rosso pronunciando la sacra formula di rito:
"A lode dellOnnipotente Dio e della S. Sede Apostolica, ricevi il Galero rosso, insegna particolare della dignità cardinalizia, mediante la quale è indicato che ti devi mostrare intrepido, fino alleffusione del sangue, per lesaltazione della S. Fede, per la pace e la quiete del popolo cristiano, per lespansione e la stabilità della Chiesa romana.
Nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Amen ".
La porpora parla di sangue
versato per la Chiesa per la quale vengono scelte a sacrificarsi
le vite migliori, maggiormente dotate della natura e già provate
dal lungo servizio in difesa della verità, affinché esso sia
quanto più degno è possibile e più fecondo.
Nel ringraziare il Papa per il biglietto di nomina anche il Card.
Morano parla di sacrificio per la Chiesa, di cui la porpora è un
impegno sempre crescente.
Così finisce la funzione in S. Pietro e al pomeriggio il
Cerimoniere Segreto Partecipante di S. Santità si reca al
palazzo del S. Ufficio per consegnare al Cardinale il cappello
cardinalizio e dove sono presenti fra laltro le orfanelle
nella sala tappezzata di rosso: una di esse recita la poesia
mentre intanto cade la sera; queste povere giovani, viste
avverarsi il loro sogno, sciamano ancora per le stanze del
cardinale, posano per la fotografia con lui e ricevono un grande
omaggio di caramelle.
Poi il clacson del pullman richiama la comitiva e la Comunità
della Piccola Casa, carica di entusiasmo per la giornata romana,
riparte già ansiosa a ricevere lEminentissimo Padre, nella
visita che farà alla Diocesi di Aversa.
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