Conosciuta in passato sotto il nome di
Herbania per la vegetazione che la ricopriva, Fuerteventura
è la seconda isola dellarcipelago, dopo Tenerife.
Si estende infatti su una superficie di 1.722 kmq. E conta
attualmente 35.000 abitanti.
Di forma allungata , termina a sud con la penisola di Jandìa,
alla quale è collegata con listmo di La Pared,
largo appena 6 km.
Amministrativamente comprende, a nord, anche lisolotto
di Los Lobos, così chiamata dal nome di una specie
di foche che un tempo la popolavano, divenuto parco naturale
nel 1982.
A vederla dallalto Fuerteventura sembra unimmensa
duna di sabbia che emerge da un mare di meraviglioso color
turchese.
Si presenta infatti come un vasto tavolato desertico, con
ondulazione modeste che non superano le
Poche centinaia di mt. La cima più alta è
il Pico de la Zarza (penisola di Jandìa) che raggiunge
soltanto 807 mt di altitudine, seguito dalla Atalaya, al
nord, alta 726 mt.
Lungo 160 km. E larga 29 ,lisola è quanto resta
di un grande cratere vulcanico che è sprofondato
nel mare in epoca remota.
Il centro dellisola è costituito da una pianura
dove sono concentrati i principali nuclei urbani:
Le coste sono prevalentemente sabbiose, anche se non mancano
alcune zone scoscese, e conferiscono al paesaggio il suo
carattere distintivo, con basse distese di sabbia bianca
eo dorata, dune talvolta di grande dimensione, qua e la
rivestita di un fitto tappeto di piante grasse, le uniche
a sopravvivere in un terreno così arido.
Vi cresce in particolare una varietà di cactus, dalla
quale veniva un tempo estratto il carminio, unessenza
rossa usata come preziosa tinta naturale.
Particolarmente vicina al continente africano, dal quale
dista circa 100 km, lisola gode di un clima dolce
e particolarmente caldo: la temperatura diurna è
compresa mediamente tra i 22 e 27 gradi.
Lacqua del mare acquista una trasparenza cristallina
e una colorazione particolare.
Lo scrittore Miguel De Unamuno, che vi fu esiliato, la definì
unoasi nel deserto della civilizzazione;
attualmente le sue caratteristiche ne stanno determinando
un discreto sviluppo turistico, a dispetto della carenza
dacqua, aggravata dallelevato grado di evaporazione
prodotto dal vento di sud-est.
La maggior attrazione turistica di Fuerteventura è
costituita dalle spiagge, che si estendono per più
della metà del suo perimetro e che, per la varietà
dei colori della sabbia le hanno valso la denominazione
di isola dai mille colori .
Fuerteventura costituisce perciò un luogo ideale
per chi desidera trascorrere una vacanza in riva al mare
in assoluto relax, consumando un piatto di pesce fresco
in una trattoria tipica.
Se leconomia dellisola si basa oggi sul turismo,
bisogna tuttavia menzionare le attività tradizionali
dei mahoreros (così si chiamano gli isolani) rapressentata
dallallevamento di capre, dalla pesca (al largo della
costa transiatano banche di tonni e di altre specie marine,
in quantità tale da far annoverare queste acque tra
le più pescose del mondo) e dallagricoltura,
ridotta prevalentemente alla produzione di cereali e di
pomodori.
Per una descrizione accurata dellisola, cominceremo
da Puerto del Rosario, il capoluogo, prima di indicare le
soste di rilievo, rispettivamente al nord, al centro e al
sud.
Sarebbe inoltre privare lisola di una parte della
sua identità , se non venissero menzionati i numerosi
mulini a vento, utilizzati dagli isolani fino alla fine
dellottocento per ottenere il gofio,
farina di cereali alla base della loro alimentazione.
Alcuni di essi ospitano oggi mostre di artigianato locale.
Per quanto riguarda le feste popolari, segnaliamo: la festa
della Virgen De Regla, a Pàjara, il 2 luglio, quella
di Carmen, a Corralejo, il 16 luglio, e quella dell Virgen
Del Rosario, a puerto del Rosario, il 7 ottobre.
Puerto del Rosario
Con più di 16.400 abitanti, Puerto del Rosario è
il capoluogo dellisola dal 1835, nonché il
suo porto principale.
Fino al secolo scorso si chiamava Puerto De Cabras, usato
come abbeveratoio dalle gregi di capre:
La cittadina presenta oggi un tracciato rettilineo, con
bianche case squadrate, dai balconi fioriti:
Insieme a Gran Tarajal, seconda città dellisola,
svolge servizio di collegamento marittimo (soprattutto interinsulare),
mentre il nuovo aeroporto di El Mattoral è in grado
di assicurare comunicazioni sempre più frequenti.
Il Parador nacional de turismo domina, con la sua architettura
araba, la Playa Blanca.
Altre belle spiagge si trovano a sud, quali playa del Matorral,
playa del Castello e playa Pozo Negro.
Dintorni di Puerto del Rosario:
Nei dintorni della cittadina merita una visita la chiesa
parrocchiale di Casillas del Angel (1790), con una bella
facciata di pietra nera in stile barocco, al suo interno
è custodita una statua raffigurante SantAnna.
La parrocchiale di Tetir, ricostruita nei secoli XVIII e
XIX, racchiude una scultura dovuta a Juan Bautista de Bolanos.
In questa zona si possono visitare i Cuchillos de Sotavento,
interessante fenomeno naturale, specie di lame allungate
di grande bellezza che impressionano il visitatore.
Infine ricordiamo la chiesa di San Pedro, a la Ampuyenta:
La regione settentrionale.
Partendo da Puerto del Rosario la GC 600 si inoltra nel
deserto e permette di raggiungere dopo 23 km la Oliva.
Questo piccolo villaggio bianco, inserito in un paesaggio
di terre ocra, possiede una chiesa massiccia, somigliante
a una fortezza, fiancheggiata da un campanile in pietra
nera.
Dedicata alla Virgen de la Candelaria, è una delle
più importanti dellisola.
Linterno a 3 navate, custodisce 5 spendide pale daltare,
la chiesa è particolarmente rinomata per la sua buona
acustica.
La casa de los Coroneles (casa dei colonnelli), grande edificio
di pianta quadrata, disposto su 2 piani , con torri merlate
e patio interne, fu costruita nel XVIII sec. Per conto di
Agustìn Cabrera Bèthencourt:
Fu lultima residenza dellautorità militare
a Fuerteventura.
Presso Tindaya, a Montana Quemada, si erge il monumento
a Miguel de Unamuno, che fu esiliato sullisola per
le sue divergenze ideologiche con il governo spagnolo.
Per raggiungere Corralejo da La Oliva, è possibile
scegliere tra la strada che, dopo Lajares, si biforca in
direzione El Cotillo (con alcuni interessanti mulini a vento
e la splendida spiaggia omonima), oppure quella che attraversa
Villaverde. Presso la pittoresca località di Lajares
si possono ammirare in particolare due taros, costruzioni
circolari di 5 mt. Daltezza una volta destinate alla
conservazione dei formaggi, nonché un bel mulino
a vento.
Qualche km a nord di Lajares si trova una bella spiaggia
di Majanicho.
Lantico villaggio di pescatori di Corralejo è
oggi in piena espansione turistica, grazie anche alla vicinanza
dellisolotto di Los Lobos e dellisola di Lanzarote,
facilmente accessibile con un servizio di traghetti.
Dal 1982, tutta la zona comprese le dune di Corralejo, costituisce
infatti un parco naturale di grande attrazione turistica.
Il centro dellisola.
Uscendo da Puerto del Rosario per la GC 610,
dopo Casillas del Angel, si arriva ad Antigua, cittadina
tranquilla con una bella chiesa.
Nei dintorni si possono ammirare numerosi mulini a vento
in buono stato di conservazione.
Sulla costa orientale si può visitare Caleta De Fuste,
un villaggio situato a circa 10 km. A sud dellaeroporto
che ha recentemente subito un notevole sviluppo turistico
e conserva una torre del XVIII secolo.
Da antigua si prosegue per Betancuria, il nucleo storico
artistico più importante dellisola, arrichito
di chiese e monasteri, presenta oggi casette bianche circondate
da eucalipti e palme nane.
La chiesa di Santa Marìa completamente bianca e quadrata,
fu distrutta dai berberi nel XVI sec., ricostruita il sec.
Successivo con proporzioni massicce, conserva al suo interno
la statua di Santa Catalina.
Nella sacrestia si ammirano bellissimi soffitti mudèjar..
Oltre ad alcuni palazzi signorili, nella cittadina si ammirano
anche il convento francescano di san Buenaventura, un museo
darte sacra e un museo archeologico, dove sono raccolti
i reperti delle primitive civiltà.
A Vega del Rìo de Palmas si venera limmagine
della patrona dellisola, nuestra senora de la pena,
realizzata in alabastro, ogni anno viene portata in processione
dal santuario fino a Betancuria.
Infine segnaliamo, nella valle di Santa Inès, linteressante
chiesa omonima (XV sec.) e, soprattutto, la playa de Santa
Inès.
Il territorio meridionale.
Il sud dellisola è senzaltro la zona
che offre il maggior numero di spiagge di fine sabbia dorata,
bagnate da incantevoli acque cristalline.
A parire da Puerto del Rosario, per la GC610 si raggiunge
Tuineje, dove si può visitare una bella chiesa del
XVIII secolo dedicata a San Miguel Arcangel.
Le località costiere più vicine , orlate da
spiagge invitanti sono : Las Playtas, Gran Tarajal, adagiata
intorno ad una spendida baia, e Taralejo , con una bella
spiaggia riparata dai venti.
Da Tuineje, la GC620 conduce a Pàjara, conosciuta
in passato per la produzione di piconas, peperoni saporitissimi
che venivano appesi alle finestre del paese.
La chiesa bianca della Virgen de la Regla, circondata da
mimose, risale alla metà del XVII sec., interessante
il portale in arenaria, di origini incerte, decorato con
motivi che richiamano la simbologia azteca.
A nord-ovest di Pàjara, dopo aver attraversato sinuose
valli punteggiate da verdi oasi, si giunge a Puerto de la
Pena.
A sud-ovest di Pàjara, la strada delle montagne conduce
alla playa de la Pared, che offre un paesaggio tipicamente
sahariano, con distese di dune che si succedono in maniera
parallela al mare.
Al comune di Pàjara appartiene infine tutta la penisola
di Jandìa (350 kmq.), delimitata a nord dallistmo
de la Pared, a ovest dalle spiagge di Barlovento, e a est
da quelle di Sotavento e a sud dalla punta del Faro.
Altre belle spiagge si trovano anche presso Cofete, Matas
Blancas, Ajuì, Solata, Amanay e Morro Jable.
Sono stati proprio gli oltre 30 km. di spiagge stupende
a dare una forte spinta al turismo in queste zone, causando
purtroppo la costruzione di numerose urbanizaciones che
si arrampicano sulle colline, con centri commerciali, locali
e ritrovi di ogni tipo.
La località di maggior carattere della penisola è
Morro Jable, costruita su 2 lati di un barranco, che conserva
in parte le caratteristiche del villaggio di pescatori che
era stato fino a poco tempo fa.
Interessante anche la visita alla riserva ittica di Jandìa.
Per
Informazioni
Antonietta Vanessa Giordano
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