Che cos'è un cristallo
Molti degli oggetti che ci circondano e che usiamo quotidianamente
funzionano a cristalli, eppure non solo non ci chiediamo come e
perché ma neanche tentiamo un'analogia di raffronto con l'uso che
di questa parola si fa nel linguaggio comune: "limpido come
un cristallo, voce cristallina, cristalli di neve, di sale, si è
cristallizzato nelle sue idee...". Il cristallo è indiscutibilmente
un simbolo di purezza e la sua trasparenza in molti racconti fantastici
e leggende rappresenta il passaggio tra il visibile e l'invisibile.
Un cristallo è una formazione regolare di atomi che cresce nello
spazio; è composto di silicio ed ossigeno con una struttura a traliccio
e gli elettroni dei suoi atomi hanno un legame molto debole, per
cui quando si agita un cristallo o lo si stringe tra le mani rilascia
i suoi elettroni, quando poi lo si lascia ne attrae di nuovi. Di
fatto i cristalli, e soprattutto il quarzo, ricevono e trasmettono
costantemente energia.
Tra le proprietà scoperte, che ne hanno diffusa l'utilizzazione,
vi sono:
la triboelettricità, forma di
elettrizzazione per strofinio;
la piroelettricità, produzione
di elettricità sulla superficie del quarzo causata dal riscaldamento;
la piezoelettricità, carica elettrica
prodotta dal quarzo sulla sua superficie quando viene sottoposto
a compressione secondo una determinata direzione.
Quando rilascia e non l'energia, vibra in modo ritmico ed è così
che funzionano gli orologi. Inoltre, una certa quantità di silicio,
come nei computers, lo trasforma in semiconduttore. Un cristallo
non contiene in sé il potere d'azione, ma attraverso il pensiero
ed una giusta volontà intenzionale, che sono pur sempre energia,
può essere utilizzato per agire sul campo bioplasmico umano, per
amplificare ed immagazzinare energia.
Rudolph Steiner, antroposofo contemporaneo, non solo ha più volte
fatto cenno alle formazioni cristalline, ma ha anche rilevato che
nel corpo umano si trovano cellule esagonali di silicio come nei
cristalli di quarzo che, pur non cristallizzando, conservano in
tutto e per tutto le stesse caratteristiche. L'interazione è poi
favorita dall'acqua, di cui il corpo umano è composto al 70%, quindi
l'acqua farà da conduttore di energie.
I cristalli e le gemme non vanno considerati come oggetti magici,
o almeno lo sono tanto quanto qualunque altra manifestazione naturale.
Magia, l'arte dei Magi, dei Magusei, l'antico popolo che viveva
tra Babilonia e Ur, è "somma scienza" e dominio cosciente
delle forze della natura. I cristalli, dunque, nella ricerca del
sé reale possono divenire, apprendendo ad utilizzarli, preziosi
strumenti di lavoro per la conoscenza, l'equilibrio e la salute
psico-fisica. Lo sforzo di prendere contatto con un cristallo stimolerà
altri sensi percettivi e reattivi che già possediamo e che non chiedono
altro che essere sollecitati e sviluppati.
Il primo semplice messaggio di un cristallo o di una gemma è il
suo colore e nel caso del trasparente cristallo di rocca la verifica
che il bianco contiene tutti i colori. Se la luce lo attraversa
ne vedremo lo spettro composto dai sette raggi: rosso, arancio,
giallo, verde, blu, indaco e violetto. Questi segmenti di colore,
in differente proporzione, formano un'ottava cromatica che corrisponde
per vibrazioni ad un'ottava musicale che va dal Do fino al Si. Nell'aura,
nel campo bioplasmico umano, con differenze a seconda delle zone,
vi sono tutti i colori dello spettro e per un equilibrio perfetto
ed armonico dovrebbero avere queste proporzioni ideali. La conoscenza
dei cristalli e del loro uso può giovare per bilanciare le energie
umane.
Il brano contenuto in questa pagina è tratto dal
libro "Energia trasparente" di Maria
Rosaria Omaggio pubblicato dalle Edizioni Mediterranee
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