1 de dezembro de 2009
1 dicembre 2009

1 de dezembro

Carissimi amici, eccoci di nuovo in terra brasiliana dopo i due mesi trascorsi in Italia.
Tra le tante belle cose trovate in Italia, dalla gente all’ambiente e a mille altre bellezze, tre aspetti che non sono certe novità ma che mi hanno chiamato l’attenzione in modo particolare: i seri problemi di lavoro, onestamente non pensavo; una politica fatta di pettegolezzi, molte volte inutili chiacchiere da salotto e lontana dalla realtà della gente; il crescere della violenza. Andiamo pure avanti!

Ho incontrato moltissimi di voi e vi ringrazio di cuore per l’amicizia manifestata, in modo particolare ricordo gli amici delle parrocchie di Castelnovo ne’ Monti, Casalgrande, Magreta e la mia parrocchia dell’Ancora e molti altri incontrati. Grazie anche per gli aiuti ricevuti, molto generosi. Appena sarà possibile cominceremo a costruire un po’ di cisterne, la biblioteca e il progetto dei ragazzi stanno funzionando bene.

Appena arrivato, ai primi di novembre, subito mi sono immerso nelle faccende pastorali “a testa bassa”, avevamo in diocesi a Ruy Barbosa l’assemblea diocesana di fine anno (3 giorni). E’ stata faticosina ma interessante, abbiamo approvato le direttrici per il lavoro dei prossimi 4 anni e scelto alcune priorità per il 2010, sulle quali tutte le parrocchie dovrebbero concentrare la loro attenzione nel prossimo anno.
La gente come sempre accoglie bene e aspettavano il mio arrivo... alcuni si lanciano in commenti nostalgici, ma ormai comincio a conoscere il modo di fare bahiano... sono molto gentili....

Per il resto tutto bene, ho trovato in alcune zone molta acqua e verde per le piogge di ottobre, in altre regioni meno. Anzi, alcune zone sono già alla frutta... Purtroppo la violenza non cessa, moltissimi sono coinvolti in giri di droga, criminalità in città e nelle campagne che genera l’avanzare di omicidi. Tutte le settimane qualcuno viene ucciso, la maggior parte sono giovani e tutti per i soliti motivi legati al traffico... Chi uccide é facile che sia pagato da qualche pesce più grosso che pensa di regolare i conti in questo modo. Che tristezza.

Mentre sto scrivendo queste poche righe sto ascoltando il telegiornale e si passa da notizie di cronaca nera all’annuncio della fila davanti al Maracaná perché domani inizia la vendita dei biglietti per la partita di domenica. Sarà l’ultima domenica di campionato e il Flamengo (la più famosa squadra di Rio) si gioca lo scudetto. In Brasile si trova tutto e il contrario di tutto. Se vince il Flamengo domenica sera prossima non riuscirò nemmeno a celebrare la Messa qui in Chiesa grande. La tifoseria del Flamengo é tra le più numerose al mondo e dicono che i tifosi sono tra i più agitati... e via.

E’ cominciato l’Avvento, ci prepariamo al Natale, come sapete non é così sentito come nella tradizione culturale e religiosa italiana. Per Natale siamo in piena estate, si celebra la Messa di Natale alle 10 di sera, con i ventilatori in Chiesa al massimo, quasi come in Italia.
Siamo alla fine dell’anno, non solo per il calendario, ma anche per le varie attività, scuola, catechesi, insomma ferie. Non per i preti: battesimi, matrimoni in quantità per la gente che rientra da San Paulo a visitare la famiglia... e così via.

Cari amici, stavolta ho scritto un po’ troppo, ma diciamo che era per recuperare i 2 mesi nei quali non ho scritto perché ero in Italia.

Um grande abraço a todos e vi auguro fin d’ora um Felicíssimo Natale e um ottimo 2010.

Pe. Marco

Ipirá, 1 de dezembro de 09

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