terça-feira 2 de junho de 2009
martedì 2 giugno 2009

2 de junho

Ipirá, 2 de junho de 2009 (qui non é festa)

Carissimi amici, i giorni passano veloci ma, pensandoci bene, quante cose accadono in 30 giorni, quante persone incontrate, quante vite spezzate e quanti bambini vengono alla luce (almeno qui da noi...). Proprio ieri accompagnavo all’aeroporto don Emanuele di rientro in Italia e arrivati a Salvador la notizia dell’aereo. É vero che é il mezzo statisticamente molto più sicuro ad es. dell’auto ma quando succede un incidente ci sono poche speranze, solo qui in Brasile il numero é di 59. Speriamo bene che si possa sempre attraversare l’Oceano e arrivare a destinazione in pace.

Da queste parti tutto procede bene. Domenica scorsa abbiamo avuto un incontro con tutte le comunità della Diocesi, noi di Ipirá abbiamo partecipato con 1500 persone, un buon gruppetto. Bella festa per celebrare un anno di verifica del nostro cammino di Chiesa diocesana.

Questo mese sarà di fuoco, sto correndo contro il tempo per riuscire a finire la ristrutturazione interna della Chiesa Matriz... ma avere a che fare con muratori, elettricisti e così via ci vuole molta pazienza. Poi abbiamo la Missione in tutta la parrocchia, dal 5 al 12 luglio, non so se immaginate cosa vuol dire visitare 12000 famiglie in un territorio grande più della provincia di Reggio. Ci vorrebbero circa 250 missionari, siamo a 140. Vedremo. Dopo la missione abbiamo la festa della patrona, Santana, il 26 luglio ma che inizia il 17 ed é da preparare adesso.

Comunque tutto bene, pian piano si fa tutto. I progetti vanno avanti bene, Dançar à vida, la Biblioteca e la costruzione di cisterne. Io sto bene, da alcuni mesi ho un amico e collega don Mario, il quale sta imparando bene la lingua e già si sta lanciando. Voi in Italia siete alle prese con le elezioni, speriamo proprio che chi sarà chiamato ad amministrare lo faccia con un vero spirito di servizio. Io ho votato per i referendum (via posta), quello che in Italia mi sembra sia il 21 giugno. Non ho ben capito cosa volessero dire, il testo della legge da abrogare é incomprensibile, almeno per me. Boh!
Ho già scritto abbastanza, finisco con la solita invocazione: que Deus nos mande um pouco de chuva! Capito? Soprattutto per chi ha avuto il coraggio di seminare fagioli e mais. É questione di sopravvivenza.

Um grande abraço a todos.

Pe. Marco


Torna all'indice