sexta-feira 1 de maio de 2009
venerdì 1 maio 2009

1° maggio

Cari amici, eccoci a l ° maggio, giorno dei lavoratori per chi ha il lavoro, soprattutto nelle economie dei paesi del “primo mondo”, come si dice da queste parti. Qui sembra di sentire meno questa ondata di crisi su scala mondiale essendo una economia in via di sviluppo, poi se mi guardo attorno, nel piccolo mondo di questo comune sperduto nell’entroterra della Bahia e nelle campagne soprattutto, mi accorgo come la grande ricchezza sarebbe solo avere un po’ d’acqua. Non sta piovendo da parecchi mesi, il tempo dei temporali è passato e la preoccupazione cresce. Molti stanno cercando pascoli in città vicine dove poter mettere il bestiame (pagando affitti cari), diventa una situazione difficile e le previsioni non sono buone. Poi di fianco a chi lavora nella campagna e non ci salta fuori per le difficoltà del secco, ci sono coloro, giovani soprattutto, che non trovano lavoro e sono costretti a emigrare nelle grandi città. Poi ci sono coloro che non vogliono lavorare per pigrizia e vivono con quello che passano i genitori o la pensione dei nonni. Poi c’è chi procura altre strade per vivere... Un numero sempre crescente fa uso di sostanze, una vera piaga.

Siamo alle prese con la ristrutturazione della Chiesa “Matriz”, sembrerebbe di far presto ma quando si arriva alle rifiniture, tinteggi, impiantistica tutto rallenta. Pazienza.

Per il resto si cammina, io sto bene, attività pastorali in città e nelle campagne a pieno ritmo, il progetto dei ragazzi sta andando bene ed anche la Biblioteca, un buon strumento per molti ragazzi e insegnanti ed è abbastanza frequentata. I giorni passano belli pieni, con pazienza si affrontano le difficoltà e andiamo avanti... Dai piccoli e semplici che capita di incontrare giorno per giorno si impara molto, una scuola di sapienza ed esempi di vita belli.

Um grande abraço a todos.

Pe. Marco Ferrari

Ipirà, 1° de maio de 2009


Torna all'indice