terça-feira 1 de fevereiro de 2005
martedì 1 febbraio 2005
1 de fevereiro 2005

Cari amici,
eccoci al primo di febbraio, consueto appuntamento. Abbiamo salutato nei giorni scorsi Pe.Vittorio trasferito a Ruy Barbosa e accolto Pe.Alfredo che da ieri mi aiuta qui in Ipirá, è un prete “locale”, uno dei pochi nato in Bahia e spero che tutti e due possiamo trovarci bene lavorando insieme.
Abbiamo avuto nei giorni scorsi un caldo come non avevo mai sentito poi, per fortuna qualche goccia ha rinfrescato un po’ l’aria, sufficiente per dormire bene di notte.
Come in tutto il mondo inizierà tra poco la Quaresima e nel Brasile è tempo di Campagna della Fraternità, quest’anno il tema proposto per tutta la Chiesa è “Solidarietá e pace”, anzi, quest’anno non è solo la Chiesa cattolica che promuove la Campagna ma molte chiese insieme. Come tutti sanno il Brasile intero è invaso da moltissime chiese protestanti soprattutto di origine “Pentecostale”, solo in Ipirá ci siano 13 chiese diverse oltre alla cattolica. Sul tema della “pace” quante parole… tutto il mondo ne parla, oguno di noi è alla ricerca di “pace”, dobbiamo iniziare da noi stessi. La povertá è grande, il lavoro è poco e la violenza prende sempre piú piede, in modo particolare ultimamente, sta attingendo la zona di campagna, quanti assalti a persone che con ogni mezzo rientrano nelle campagne dopo un po’ di compere in cittá. Quanti anziani assaltati per avere i due soldi della pensione e di conseguenza quanta gente sta lasciando le campagne per vivere in cittá... Si parla sempre piú spesso di disarmanmento, quante persone cercano sicurezza nel tenere un arma in casa, quanto corruzione a livello sociale (polizia, giudici, ecc). Oltre a questo si parla sempre piú di una violenza “domestica” in modo particolare chi ne fa le spese sono le donne e i bambini. Insomma, che bisogno di pace! Quanti discorsi... cerchiamo soprattutto di viverla, iniziando dentro le mura di casa, nella nostra famiglia. “Beati gli operatorri di pace...”
Oltre al grande lavoro pastorale che sta iniziando, essendo finite le ferie, continuiamo con i piccoli progetti, in particolare stiamo lavorando nel progetto “Dançar à vida” per i ragazzi in situazione difficile di un quartiere appena fuori dalla cittá, tutto sembra andare per il meglio. Graças a Deus!
Un saluto caro a tutti voi, sono solo poche parole e scritte in fretta per ricordarci a vicenda.
Um grande abraço

Iprá, 1 de fevereiro de 2005

Pe. Marco 

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