terça-feira 1 de junho de 2004
martedì 1 giugno 2004
1° de junho
Cari amici,

solo alcune righe per il consueto saluto mensile. Il mese di maggio finisce sempre nella nostra parrocchia, secondo la tradizione, con la grande festa dell’ultima domenica del mese: la “Romaria Marial”. E’ un incontro di tutte le comunità della parrocchia che si ritrovano in una comunità scelta. Presentazioni delle comunità secondo un tema scelto, camminata, Messa finale, ecc. Insomma un bel momento di festa, sicuramente erano più di 4000 persone e un grande evento all’anno ci sta proprio bene (vi mando anche due foto). Sono però anche sicuro che le comunità, famiglie e tutti noi, giovani o adulti, “cresciamo” nella quotidianità dei piccoli gesti, nel lavoro fatto con pazienza e perseveranza.

In questi giorni si vede qualche pioggerella e per chi ha seminato granoturco e fagioli è una vera benedizione, speriamo che continui.

In questi giorni stavo pensando alla situazione sociale di questo enorme continente: è sempre debole e a risollevare il paese ci vogliono anni e anni. Solo due indicatori fra i tanti che si possono scegliere. 1) Il salario minino (salario base per i lavoratori stabilito dal governo) è cresciuto come tutti gli anno con il 1° di maggio. L’aumento consiste nel passare da 240 a 260 reais (da 73 a 79 euro al mese)... irrisorio. 2) Gli insegnanti delle scuole statali (generalmente le scuole superiori) sono da tempo in sciopero e in giugno ci saranno 15 gg. di vacanza come sempre, in occasione della festa de São João. Sul livello della scuola è meglio non parlarne.

Si potrebbero citare tanti altri indicatori per dire come è difficile crescere, la povertà è sempre grande... l’unica cosa che cresce è la vendita dei cellulari che sta diventando uno “status” più che una necessità. L’effetto consumismo nei paesi più poveri è un vero disastro... Così può crescere questo enorme Brasile? Qualche segno positivo a livello economico-sociale c’è ma con calma...

Cari amici un salutone a tutti, io sto bene, il lavoro non manca calcolando fra l’altro che in questi giorni sono solo, in quanto don Vittorio è in Italia per le ferie. Si fa come si può.

Um abraço a todos

Pe. Marco

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