Crescere con lo spot

Elemento per alcuni detestato e da eliminare, per altri connettivo portante del palinsesto, la pubblicità deve la sua crescente importanza alla nascita della società dei consumi, che le ha permesso di assumere velocemente una dimensione sempre più rilevante fino a rappresentare una delle caratteristiche dominanti dei tempi in cui viviamo.

Attualmente si diffonde soprattutto attraverso le emittenti radiofoniche e televisive private, che hanno come unica entrata finanziaria i compensi loro derivanti proprio dalle inserzioni pubblicitarie.

Senza dubbio il mezzo che maggiormente colpisce l’immaginario del pubblico è la televisione all’interno della quale è necessario operare una distinzione tra pubblicità televisiva e sponsorizzazione.

Della prima fa parte ogni forma di messaggio televisivo trasmesso dietro compenso o pagamento allo scopo di promuovere beni o servizi. Allorquando tale presentazione, orale o visiva, sia volta ad ingannare il pubblico circa la sua natura, la pubblicità è detta clandestina.

La sponsorizzazione, invece, è ogni contributo di una impresa pubblica o privata al fine di promuovere il suo marchio, il suo nome, la sua immagine, le sue attività e/o i suoi prodotti. L’informazione utilizzata a fini pubblicitari pregiudica comunque, per certi versi, la libertà di scelta dell’individuo attraverso molteplici e talvolta subdoli condizionamenti.