La
lotta per la pace non è finita! Diamoci
da fare!
Mai
guerra ci darà pace.
|
The
struggle for peace isn't over! Let's
get going again!
Our
only safety is in peace.
|
Anche
se sono dismessi il mio sito universitario e dunque questa pagina
sulle iniziative per la pace, vorrei pubblicare qui, come
luogo più adatto, un intervista fattami in questi giorni
da Pepe Sini per il suo giornale telematico La nonviolenza
e' in cammino.
Trae spunto dall'imminente Marcia per la Pace Perugia-Assisi,
che celebra quest'anno il suo cinquantesimo anniversario.
Sini pone la domanda se la Marcia, la lotta per la pace e lo
stesso concetto dell'azione nonviolenta, abbiano ancora un senso
e una rilevanza oggi e in tal caso quali. Per vedere l'intervista cliccare
qui. Patrick
Boylan, 13-08-2011
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19
marzo 2010
Esserci!
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19
marzo 2010
Be
there!
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4
luglio 2009
Esserci!
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4th
of July 2009
Be
there!
|
6
maggio 2009
Un
documentario della TV iraniana, girato per la serie “Third
Eye“, su
un americano a Roma attivista per la pace (Patrick
Boylan). (Usare
Internet Explorer per vedere il video o qualsiasi browser per
scaricarlo.) Cliccare
qui:
USERNAME
guest@boylan
-
PASSWORD
boylan
(minuscole!) Poi
spuntare
la casella
davanti al titolo del video “Third_Eye-6_Iranian
TV” Poi
cliccare su “VIEW”
per
vedere il video o su “DOWNLOAD”
per
scaricarlo. Tempo
di attesa (sembrerà non stia succedendo niente): 2
minuti.
Producer/Director:
Mohammad Reza Eslamloo Network: Press
TV Duration: 25 minutes Broadcast date: May 6, 2009
|
May
6, 2009
A
documentary from the Iranian Television Network series
“Third
Eye“ about
an American peace activist in Rome (Patrick
Boylan). (Use
Internet Explorer to see the video or any browser to download
it.) Click here:
USERNAME
guest@boylan
-
PASSWORD
boylan
(small
letters!) Then
tick the box
in front of the title of the video “Third_Eye-6_Iranian
TV”. Then click on “VIEW”
to
see the video or on “DOWNLOAD”
to
copy it to your PC. Loading time: 2 minutes (nothing will seem
to be happening).
Producer/Director:
Mohammad Reza Eslamloo Network: Press
TV Duration: 25 minutes Broadcast date: May 6, 2009
|
21
marzo 2009 VI Anniversario dell'Occupazione illegale dell'Iraq
Fabio
Alberti aveva ragione.
Cliccare
qui per leggere il suo articolo.
Cinque
anni fa dovevamo piangere i morti italiani a Nasiriya.
L'odio della gente contro i “fanatici islamici” era
immenso; nessuno ascoltava Fabio Alberti (dell'ONG “Un
Ponte per...”) quando scriveva che le truppe italiane
erano in Iraq, non per portare la democrazia e gli aiuti
umanitari, ma per mettere le mani su alcuni pozzi di petrolio –
che sarebbero la mazzetta per i servizi resi all'occupazione
(ossia, le retate e le torture praticate contro i civili iracheni
che, in quella zona, protestevano l'occupazione straniera).
Anche questo blog, proprio all'inizio dell'occupazione
(v. il pezzo del 30.1.04 qui sotto), denunciava l'impiego delle
truppe italiane per fare le retate di civili iracheni, consegnati
poi alla tortura nella base italiana situata a due passi dai
pozzi promessi all'ENI.
Nessuno ci credeva. “Gli
americani vanno in Iraq forse per il petrolio, ma noi italiani
no, siamo lì per portare aiuti umanitari,” mi si
ripeteva in continuazione.
Poi il camion imbottito di
tritolo che ha fatto saltare in aria parte della base e chiudere
le celle di tortura.
Quanta sofferenza! Da
una parte e dall'altra.
Ma la storia ci ha insegnato
qualcosa?
Apparentemente no. La gente continua a
ripetere: “Ma LORO sono stati i primi ad usare la violenza,
contro le Torri Gemelle.” Balle. Se la gente leggesse
la storia, scoprirebbe che l'attacco del 11.9.01 è stata
la protesta (crudele e sbagliata) di Bin Laden ed altri sauditi,
contro anni di tortura subiti dai loro parenti in Arabia Saudita
da parte degli USA, per garantirsi il petrolio (sin dal 1946).
Proprio come il massacro di Nasiriya è stato la risposta
(crudele e sbagliata) degli iracheni all'occupazione e alle
retate dei soldati italiani. I primi a fare atti di
terrorismo siamo stati noi.
Ora si parla di potenziare la
presenza italiana in Afghanistan. Ma perché mandare
le truppe lì? Per la sicurezza e contro il
terrorismo? Per portare aiuti umanitari? Qualcuno crede
ancora a queste bugie? E quale sarà la risposta
degli afghani? Qualcuno ha un dubbio questa volta?
Qualcuno pensa di poter affermare che i fanatici siano LORO e non
NOI per prima?
Lo stesso discorso vale
per i “problemi di sicurezza” DENTRO casa nostra oggi
“a causa degli immigrati”. La TV ci fa vedere i
crimini e il degrado LORO, quasi mai lo sfruttamento NOSTRO a
monte, cioè le nostre pratiche schiavistiche che generano
risentimento e violenza. Quando impareremo la
lezione?
L'unico
modo per avere la sicurezza è la pace. L'unico modo per
avere la pace è la giustizia.
Fuori le
truppe italiane (e occidentali) dall'Afghanistan! Uguali
condizioni di lavoro per gli extracomunitari!
|
March
21, 2009 6th Anniversary of the illegal Occupation of Iraq
Fabio
Alberti was right. Click
here to read his article.
Five
years ago the tragic deaths of 19 Italians at Nasiriyah.
And an immense outburst of hatred against the “fanatic
Islamics.” No one listened to
Fabio Alberti (from the NGO “Un ponte per....”)
when he wrote that the Italian troops were in Iraq, not to bring
democracy and humanitarian aid, but to grab a few oil wells, the
loot for their services to the occupying forces (i.e., rounding
up for torture innocent Iraqi civilians whose only crime was to
protest the occupation of their country).
This blog, too,
at the very beginning of the occupation (see the article below
dated 30.1.04), condemned the use of Italian troops to raid Iraqi
homes to furnish victims for the torture cells in the base right
next to the oil wells promised to ENI.
No one listened.
“Maybe the Americans are in Iraq for the oil, but we
Italians are certainly not: we're there to bring humanitarian
aid,” people told me over and over.
Then the
truck went off, loaded with TNT, destroying part of the base and
closing the torture cells.
What immense suffering!
On both sides!
Has history taught us anything?
Apparently
not. People around me continue to repeat: “But THEY
were the first to use violence, against the Twin Towers.”
Rubbish. If only people would study their history, they
would discover that 9-11 was the (cruel and wrong-headed)
protest, by Bin Laden and other Saudis, against years of torture
that the U.S. had inflicted on their people in Saudia Arabia
(from 1946 on). Just like the massacre at Nasiriyah was the
(cruel and wrong-headed) protest, by Iraqi insurgents, against
the occupation and torture attributed to the Italian forces.
We Westerners have been the first to use terror.
Now we
hear about increasing Western presence in Afghanistan. Why
all the troops? To ensure our safety? To fight terrorism?
To bring humanitarian aid? Does anyone believe these lies any
more? And what will the Afghans' response be? Does
anyone have any doubts any more? Does anyone have the gall
to affirm that THEY are the fanatics who throw the first stone?
The same principle holds for “the problem of
safety” at home because of “all those immigrants.”
TV reports show us THEIR crimes and THEIR squalid living
conditions, almost never OUR exploitation of them. practically as
slaves, in conditions that breed hostility and violence.
When will we learn?
Our
only safety is in peace. There can be no peace without
justice.
Bring the troops home from Afghanistan! Equal
working conditions for immigrants!
|
1
gennaio 2009 (Lettera di fine anno invitata ai membri di U.S.
Citizens for Peace and Justice, Roma)
Via,
non con uno scoppio ma con un gemito.
Lancio
di scarpe, non fiori, per dire addio a Bush. Protagonista
è il giornalista Muntazer al-Zaidi. (Conferenza
Stampa, Baghdad, 14 dic. 2008)
Salve,
gente,
Oggi, il 1^ gennaio 2009, il
centro nevralgico dell'occupazione statunitense dell'Iraq, la
Zona Verde, è passato sotto il controllo del governo
iracheno. Avremmo potuto immaginare una cosa simile un anno
fa? Neanche per sogno. Inoltre le truppe americane
non possono più perquisire le case o arrestare i cittadini
senza un ordine giudiziario iracheno. Se un soldato o
mercenario USA commette un reato fuori servizio, sarà
processato dagli iracheni. Questo potere non ce l'ha
nemmeno il governo italiano sulle truppe USA in Italia!
Tutto
ciò significa, direi, che la guerra è finita.
L'ho detto due mesi fa, quando queste regole per il “cambio
della guardia” sono state firmate insieme
all'autorizzazione agli USA di stare in Iraq per altri 3 anni.
L'accordo sembra una
proroga della presenza USA, ma nei fatti è una
CAPITOLAZIONE. Proprio così. La
guerra è finita. Hanno vinto gli iracheni.
La proroga di 3 anni è una pezza per salvare
la faccia. Le ostilità cesseranno ben prima del termine
dei tre anni.
Spero di aver ragione su quell'ultimo punto.
Incrociamo le dita.
In ogni modo, è pur vero che
c'è poco da stare allegri in altre parti del mondo.
Eppure... eppure... sento un sollievo.
Sarà
l'ottimismo del nuovo anno, ma mi sembra che l'attacco d'Israele
contro Gaza, brutale quanto criminale (v. le violazioni degli
accordi di Ginevra), è solo un ultimo tentativo frenetico
prima dell'insediamento di Obama (e Clinton). Se ciò è
vero significa che, malgrado il sostegno degli israeliani a
Hillary, essi si rendono conto che tra un mese avranno le mani
legate. Non solo, ma Israele ha già fallito nel suo
tentativo di far attaccare l'Iran dagli USA. (Le navi
americane sono sempre a largo delle coste, ma il battage
propagandistico è cessato.)
In quanto
all'Afghanistan, sto scommettendo che il forte aumento delle
truppe lì sia solo il preludio ad un'altra capitolazione.
Insomma, l'EU e gli USA stanno consolidando i “loro”
terreni mentre sono già avviati i negoziati con i Talibani
per strappare da loro una cessione solo parziale dei territori
dove passeranno gli oleodotti dall'Asia centrale.
Cosa
significa, allora? E' stato sconfitto l'imperialismo?
Altro che! I petrolieri e i fabbricanti d'armi
continueranno a spingere per una politica estera USA basata sulla
forza. Ma hanno perso questo round. Leccano le
ferite. Accetteranno quindi che si cambia. Al posto
della guerra guerreggiata, i mezzi della Guerra Fredda. Al
posto dei soldati, il sabotaggio economico, le operazioni
clandestine, le insurrezioni e via discorrendo. Ma almeno
cesseranno le enormi stragi quotidiane di civili e la folle
distruzioni delle case de delle infrastrutture. I
bombardieri torneranno nelle aviorimesse.
E ciò è
una vittoria, come no!
Una vittoria per i movimenti della
pace nel mondo intero, naturalmente. Ma ancora di più
per i popoli coraggiosi che, anno dopo anno, hanno resistito al
NOSTRO terrorismo (già! “La guerra è il
terrorismo dei paesi ricchi”). Hanno resistito con
ogni mezzo a loro disposizione, comprese operazioni militari e
d'intelligenza estremamente sofisticate, oltre ad un acume
politico secondo a nessuno. Con ciò non sto
approvando il ricorso alla violenza. Ma riconosco che, a
lungo andare, è ciò che ci ha dato rilevanza tra la
gente comune.
Detto ciò, bisogna riconoscere che i
vari movimenti americani per la pace hanno sì influenzato
la politica estera di Bush, Cheney e Rice, non c'è
dubbio. Un altro nostro contributo importante è
stato quello di contribuire a (ri-)civilizzare gli Stati Uniti,
così imbarbariti da Bush e i mass media – e anche
l'Italia (dal momento che siamo attivi qui), così
imbarbarita da Berlusconi e i media suoi. Contro tutta la
loro propaganda per le “guerre preventive,” le
occupazioni imperialiste, la politica occhio-per-occhio, abbiamo
fatto valere una verità semplice: la pace è l'unico
sistema di sicurezza che valga.
Naturalmente, i veri
educatori sono stati gli attivisti di organizzazioni come
Codepink, Winter
Soldier, P&J,
Answer e i siti
web come After Downing Street,
con i loro migliaia di visitatori. Ma il nostro è
stato un contributo importante a livello dei contatti
faccia-a-faccia, ad esempio con i turisti e residenti americani a
Roma. E' un mezzo di persuasione che riesce a far breccia
anche sui qualunquisti. Siamo stati in tutte le piazze di
Roma anche con bravate, abbiamo sviluppato i contatti tramite il
nostro sito web, abbiamo fatto riflettere con il nostro cine
forum, abbiamo fatto sentire a Washington la voce degli americani
di Roma con campagne fax e mediatiche.
Dal nostro ultimo
verbale risulta che questo ruolo più defilato
– quello di lavorare contro l'imbarbarimento
delle menti – sia quello che molti ritengono vada ampliato
ora. Io ci sto e spero che il nuovo anno ci troverà
sempre più impegnati nel promuovere la pace promuovendo la
giustizia.
Patrick
|
January
1, 2009 (New Year's letter sent to the members of U.S.
Citizens for Peace and Justice, Rome)
Out,
not with a bang but a whimper.
Shooing
out President G.W. Bush (and not with flowers) is the Iraqi
journalist Muntazer al-Zaidi (Press Conference , Baghdad,
Dec. 14, 2008)
Hi,
everyone,
Today, January 1, 2009, the nerve center of the
U.S. occupation of Iraq, the Green Zone, has passed under the
control of the Iraqi government. Could we have imagined that a
year ago? Hardly. Moreover U.S. troops can no longer search Iraqi
homes or arrest Iraqi citizens without an Iraqi court order. And
U.S. soldiers and contractors can be prosecuted and punished by
the Iraqis if, while on leave, they commit offences in Iraqi
towns. Not even the Italian government has this last power over
U.S. troops in Italy!
For me this means the war is over,
as I mentioned two months ago when these "change of command"
clauses were signed in the deal authorizing U.S. presence in Iraq
for 3 more years. In fact, I see the protocol NOT
so much as PROLONGING
U.S. presence, as DECLARING
the terms of a CAPITULATION.
The war is over. The Iraqis have won.
The 3-extra-years tacked on are just a face-saver. The shooting
will be over long before the three years are up.
I do hope
I'm right on that last point. Fingers crossed.
In any
case, I realize that we have little to cheer about in other parts
of the world. And yet... And yet... I do feel good
cheer.
Maybe it is just the optimism of a New Year, but it
seems to me that even the current Israeli attack on Gaza, as
brutal as it is criminal (Geneva Convention violations), is a
last-ditch effort to gain ground before Obama-Clinton take
over... which implies that, despite AIPAC support for Hillary,
Israel feels that in less than a month it will have its hands
tied. And it has already lost out in its attempt to get the U.S.
to attack Iran. The U.S. Navy is still off the coast but the
preparatory propaganda barrage has stopped.
As for
Afghanistan, I am betting that the sharp increase in troops and
fighting there preludes another capitulation; thus, for the
moment, Europe and the U.S. are simply jostling for ground. In
fact, there is now open talk of negotiating with the Talibani and
accepting only partial control over the territory where the oil
pipelines from Central Asia will pass.
So does this mean
that imperialism has been defeated? By no means. Big oil and
weapons manufacturers will still call for confrontational foreign
policy but, licking their wounds, will perforce accept that it be
"carried on with other means." In other words, less
open warfare and more cold war tactics like economic sabotage,
covert operations, insurrections, etc. This should mean that the
huge slaughter of innocent civilians taking place today, together
with the mindless destruction of homes and infrastructure, will
relent. The attack bombers will go back into mothballs.
And
THAT is a victory.
A victory for the peace movements
throughout the world, of course. But even more for the courageous
indigenous peoples who, over the years, have resisted OUR
terrorism (for "War is the terrorism of rich countries").
And they have done so using every means at their disposition,
including very savvy military and intelligence operations, as
well as political acumen second to none. I am not condoning the
recourse to violence. But I recognize that it is what gave us
relevance, over time, in the minds of ordinary people.
That
being said, our various peace movements HAVE influenced
significantly our country's foreign policy, there can be no doubt
about that. AND we have made a another big difference: we
have helped to re-civilize our country as well (and Italy to boot
since, as USC4P&J, our activism is visible here). We have
successfully fought the barbarian mind-set that both Governments
(Bush, Berlusconi) and the mainstream mass media have encouraged
in our fellow citizens over the years, to justify the heinousness
of imperial "expansionism", "preventive"
warfare, eye-for-eye politics and so on.
Of course,
organizations like Codepink,
Winter Soldier,
P&J, Answer
or web sites like After
Downing Street with hundreds of thousands
of hits have really been the prime educators. But we, too, have
been really strong in grass-roots, interpersonal contact here in
Rome -- the kind that gets fence-striders to come down and take a
stand -- from our presence in the city squares to the publicity
stunts, web site reports, and discussions at our film series.
Plus we have been very effective in putting American citizens in
Rome on the peace map through massive faxing and photo-ops sent
back home to government and the media.
As I saw from the
minutes at the November meeting, it's this educational,
"civilizing" role that many said we should emphasize
now. I'm all for it and hope that 2009 will see us ever more
active in promoting peace through promoting justice.
Patrick
|
8
settembre,2008
CHENEY
a Roma l'8 e il 9 settembre: OSPITE SGRADITO ! SIT-IN DI
PROTEST A, LUNEDI' 8 SETTEMBRE, Piazza di San Marco (piazza
Venezia), ore 17-19
Per il manifesto cliccare qui.
Per le foto cliccare qui.
|
September
8,,2008
CHENEY
in Rome Sept. 8 and 9: UNWELCOME GUEST ! PROTEST SIT-IN,
MONDAY SEPT. 8, Piazza di San Marco (piazza Venezia), 5-7pm
For info click here.
For the fotos click here.
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11
giugno,2008
BUSH
TORNA A ROMA per coinvolgere l'Italia nei piani militari
americani (missili,
bombe su Iran,Afghanistan) Il
Patto
permanente contro la guerra
sta
organizzando una protesta per mercoledì
11 giugno.
I
dettagli QUI.
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June
11th, 2008
BUSH
BACK IN ROME to involve Italy in U.S. war
plans (missiles,
bomb Iran+Afghanistan)
The
anti-war movement in Italy will be protesting on Wednesday,
June 11th. Details HERE.
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15
dicembre,2007
Da
Vicenza all’Europa 14, 15, 16 dicembre: 3 giorni di
mobilitazione europea a Vicenza per dire “NO Dal Molin”
NO
alla costruzione del più grande aeroporto di attacco USA
nel mondo, che il governo americano vuole costruire a Vicenza,
città d'arte, sul sito del aeroporto cittadino “Dal
Molin” e sui terreni verdi circostanti;
NO al
stoccaggio di bombe nucleari sul suolo italiano;
NO alla
sottrazione di spazi verdi comunali per scopi militari (con
immenso danno all'ambiente: falde acquatiche inquinate, anche per
anni, ecc.)
NO a tutte le basi militari e a
tutte le missioni militari concepite per portare
avanti le “guerre preventive contro il terrorismo” le
quali, in realtà, sono guerre coloniali per sottomettere
altri popoli e sottrarre le loro ricchezze naturali. Le guerre
coloniali non danno sicurezza; anzi, producono resistenti,
guerriglieri! La
nostra unica sicurezza è la pace.
Volete
viaggiare a Vicenza e manifestare con gli americani di Roma che
intendono portare anche la loro solidarietà?
Per
ragguagli (trasporti, punti di incontro) scrivete a:
info@peaceandjustice.it
(dite che siete da Roma Tre)
Leggete
L'Appello dei cittadini di Vicenza
qui.
|
December
15th 2007
Vicenza
calls the rest of Europe: December 14, 15 and 16 a 3-day
demonstration to say NO to the base at Dal Molin!
NO
to the construction of the biggest USAF attack airport outside
the U.S., one that Washington wants to build in Vicenza, a city
of art treasures, on the terrain of the civil airport “Dal
Molin” and surrounding fields; NO to
atomic bomb stockpiles on Italian soil; NO to
contaminating the uncontaminated natural areas around Vicenza
with military installations that will damage the environment
(water tables, etc.);
NO to all military
bases and all wars claimed to support the policy of
“preventive warfare” against terrorism, but which in
reality are colonial wars meant to dominate other peoples and
take their natural resources. Colonial wars do not bring
security; on the contrary, they breed resistance,
guerriglia.
Our only safety lies in peace.
Would
you like to travel to Vicenza with the Americans who are
planning to show their solidarity?
For
information (on transportation, meeting place) write
infor@peaceandjustice.it
(say you're from Roma3).
Read
the Appeal from the Vicenza citizens here.
|
23
luglio,2007
Lunedì
fa' una passeggiata nel centro storico con gli americani di
“Peace & Justice” per distribuire volantini ai
turisti USA chiedendo loro di esigere la destituzione di Bush
e Cheney. Il
23 luglio è l'anniversario del celebre “verbale di
Downing Street”, che dimostra come Bush e Cheney
mentirono deliberatamente sull'Iraq per “giustificare”
una guerra di aggressione. Appuntamento:
Lunedì, 23 luglio, ore 19 davanti al Pantheon.
Attivisti
di “Peace & Justice” a Washington davanti
alla Casa Bianca.
|
July
23rd, 2007
This
Monday stroll through historical Rome with “U.S.
Citizens for Peace and Justice” to distribute leaflets
to American tourists asking to call for the impeachment of
Bush and Cheney. July 23 is the
anniversary of the infamous “Downing Street Memo” which
proves that Bush and Cheney deliberately lied about Iraq to
“justify” a war of aggression. Appointment
in front of the Pantheon Monday, July 23, at 7 pm.
Activists
from “United for Peace and Justice” in front of
the White House.
|
9
giugno,2007
E'
ARRIVATO BUSH A ROMA!
Prendete un po' di svago dagli
esami... DIAMOGLI
L'ACCOGLIENZA CHE MERITA: Sabato (9.6.07)
Ore
15: corteo da pza Esedra a pza Navona:
“NoWar, NoBush!” Marcia organizzata dai collettivi
sociali: No Dal Molin, No Tav, Centri sociali, Collettivi
studenteschi, etc. nonché... il Campo anti-imperialista
(in coda)...
Ore 17:
Presidio/concerto (gruppi italiani/giamaicani) pza
del Popolo Manifestazione organizzata da FIOM, Arci, Tavola
Pace, Statunitensi per la Pace e la Giustizia*, etc. e poi...
esponenti dei partiti di sinistra (in coda)...
*Vuoi stare
con gli americani in piazza? Si danno appuntamento accanto
al palco, lato sinistra, alle ore 16. Cerca i loro cartelli.
|
June
9th, 2007
BUSH
HAS ARRIVED IN ROME !.
Take a break from your studies
to... GIVE HIM THE WELCOME HE
DESERVES Saturday, June 9th,
3
pm: a march from pza Esedra to pza
Navona: “NoWar, NoBush!” The protest is organized
by the non-institutional Italian social movements, from the No
Dal Molin people to the hard-line anti-imperialists (in the
rear)...
5 pm: rally
(with Italian, Jamaican bands) pza del Popolo. This event is
organized by the more institutional Italian left-learning bodies,
like FIOM, Arci, TavolaPace, plus USC4P&J* and... a few
political leaders (at the end)...
*Want
to join up with the Americans in the square? Their
meeting-point is next to the stage on the left, 4 pm. Look for
their signs.
|
20
Marzo, 2007
4°
Anniversario dell'occupazione dell'Iraq! 4 anni di
troppo!
SIT-IN
DI PROTESTA CON
STAZIONE MOBILE "FAX THE FACTS" davanti
all'Ambasciata Statunitense (via Veneto) Martedì,
20
marzo, ore 16:30-18:30 Ragguagli
qui.
|
20
March, 2007
4th
Anniversary of the Invasion of Iraq: Four Years Too Many!
SIT-IN PROTEST WITH A MOBILE “FAX THE
FACTS” STATION in front of the U.S. Embassy (via
Veneto) Tuesday, March 20, 4:30-6:30 pm For
info click here.
|
17
Febbraio, 2007
MANIFESTAZIONE
INTERNAZIONALE CONTRO L'ALLARGAMENTO DELLA BASE OFFENSIVA
AMERICANA A VICENZA (AEROPORTO DAL MOLIN) SABATO 17
FEBBRAIO
Per
i treni e pullman speciali per poter partecipare da Roma,
contattare il recapito che apparirà tra breve qui.
|
17
February, 2007
INTERNATIONAL
DEMONSTRATION AGAINST ENLARGING THE U.S. OFFENSIVE MILITARY
BASE IN VICENZA (AT THE DAL MOLIN AIRPORT).
For
the special trains and buses to get to the demo from Rome, see
the info that will appear soon here.
|
26.7.06
26
luglio 2006 NO
ai bombardamenti
israeliani* del Libano *con
l'appoggio e con gli armamenti USA PROTESTA
davanti all'ambasciata americana in occasione della visita a Roma
di Condeleeza Rice, venuta per la Conferenza di Pace. Per
le foto e i comunicati stampa clicca qui. La
guerra è il terrorismo dei ricchi.
|
7.26.06
July
26th,
2006 STOP
the
Israeli bombing* of Lebanon *with
U.S. support and American arms PROTEST
outside the Embassy of the United States during Condeleeza Rice's
visit to Rome for the Peace Conference. For
photos and news releases, click here. War
is high-tech terrorism.
|
26.4.06
Il
26.4.06, davanti a Lettere e Filosofia, è
stata affissa la seguente targa:
‘Questa
Facoltà, riconoscendosi nei valori costituzionali
dell’antifascismo e della democrazia, ripudia la violenza,
il razzismo e la guerra come strumento di offesa.
–
Gli
studenti e la Facoltà’.
|
26.4.06
On
4/26/06,
outside the Humanities building, the
plaque below was installed:
“This
institution, professing the Constitutional values of anti-fascism
and democracy, repudiates all violence, racism and wars of
aggression.
–
The
Student Body and Faculty “
|
18.3.06
18
marzo 2006 ore 14.30 III
anniversario
dell'invasione dell'Iraq GIORNATA
INTERNAZIONALE di PROTESTA CONTRO LA GUERRA E LE
OCCUPAZIONI Gli
studenti di Roma Tre che vorrebbero andare alla Manifestazione
come gruppo: CLICCARE
QUI (c'è
anche una piantana con un punto di
ritrovo). www.18marzo.unmondodiverso.it La
guerra è il terrorismo dei ricchi. Fuori
dall'Iraq...subito! La
pace è l'unica sicurezza.
|
18.3.06
March
18th
2006,
2:30-3:30 pm Third
anniversary of the invasion of Iraq AN
INTERNATIONAL DAY OF PROTEST AGAINST THE WAR AND ALL
OCCUPATIONS Students
from Roma Tre who would like to go to the demonstration as a
group: CLICK
HERE (there
is also a map with a meeting
place). www.18marzo.unmondodiverso.it War
is high tech
terrorism. Iraq:
Troops out...now! Our
only safety is in peace.
|
24.9.05
24
settembre 2005 ore 17 VEGLIA* per la pace in via
Veneto davanti
all'AMBASCIATA U.S.A. in
concomitanza con la mega manifestazione che si terrà alla
stessa ora a Washington. *promossa
da U.S.
Citizens for Peace and Justice
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9.24.05
September
24th,
2005 5 pm PEACE
VIGIL* on via Veneto across
from the U.S.
EMBASSY at
the same time as the huge demonstration that will be taking place
in Washington, D.C. *organized
by U.S.
Citizens for Peace and Justice
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10.7.05
LA
GUERRA E' VOSTRA MA I MORTI SONO NOSTRI! I
morti di Londra... I morti di Madrid... I morti alla caserma di
Nasiriya... Gli innumerevoli morti in tutte le città
dell'Iraq... Sono morti per che cosa? Per una guerra
senza legittimità, una guerra coloniale, una guerra
scatenata per impossessarsi delle ricchezze naturali di un popolo
innocente!
SERVONO
MISURE DI ANTITERRORISMO? ECCO ALLORA LE MISURE PIU'
EFFICACI:
VIA
BLAIR!
Mentendo,
ha provocato gli attentati di Londra! VIA
BERLUSCONI!
Ci
ha messi tutti nel mirino qui in Italia! VIA
BUSH!
Ha
trascinato il mondo intero in guerre coloniali! Per
il resto dell'articolo cliccare qui.
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7.10.05
YOUR
WAR,OUR DEATHS. The
deaths in London... Madrid... at the Italian base in Nassyria...
The countless deaths in every Iraqi city and town... What have
they been for? For an illegitimate war, a colonial war, a war
to grab the natural resources of innocent peoples.
WE NEED
ANTI-TERRORIST MEASURES? OK, HERE ARE THE MOST
EFFICIENT:
IMPEACH
BLAIR!
He
lied to drag Britain into an illegitimate war. He is
therefore guilty for the attacks. IMPEACH
BERLUSCONI!
His
toadying to America has made every single Italian a
target. IMPEACH
BUSH!
His
neo-conservative imperialism is taking us back into the turmoil
of eighteenth century Read the full article (in
Italian) here.
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10.2.05
Il
Tribunale Mondiale sull'Iraq, sessione
italiana sulle politiche della disinformaizone dei mass media, si
terrà all'Università Roma Tre, AULA MAGNA del
RETTORATO, dal 10 al 13 febbraio 2005. Giornalisti internazionali
(dall'Italia Michele Santoro ed altri) si confronteranno con
iracheni venuti appositamente per dire la loro verità, per
capire i meccanismi di condizionamento messi in atto dalla TV e
dalla stampa internazionali. Cliccare
qui per il sito esterno. _____________________
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10.2.05
The
World Tribunal on Iraq, Italian
session investigating the manipulation of information by the mass
media, will be held in the Aula Magna of the Rettorato,
Università Roma Tre, via Ostiense 236 (Metro Marconi),
Feb. 10th to 13th. Giornalists from around the world (from
Italy Michele Santoro and others) will face questioning by Iraqi
citizens flown in from Iraq, to uncover the "spin"
mechanisms of the international press and TV. Click
here to go to the Tribuanl site. _____________________
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06.1.2005
Natale
in un villaggio iracheno
Cliccare
qui
per
il volantino* del Presepio Vivente che si è tenuto davanti
a Palazzo Chigi, 28.12.04, ore 20 *sul
mio sito personale.
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06.1.05
Christmas
in an Iraqi viallage
Click
here
for
the handout* describing the Live Nativity Scene held before
Palazzo Chigi, 12.28.04, 8 pm. *on
my personal site.
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22.11.2004
Abbiamo
portato la democrazia a Falluja
Cliccare
qui
per
le notizie che i TG ti hanno nascoste I
commenti appaiono sul sito Rete dei Movimenti.
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11.22.2004
We've
finally brought democracy to Falluja
Click
here
for
the news you were not told. The
notes are on the Rete dei Movimenti site.
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09.09.2004
Il
nuovo Saddam
Cliccare
qui
per un
contributo alla riflessione dopo il rapimento delle due
volontarie italiane nell'Iraq I
commenti appaiono sul mio sito personale.
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09.09.2004
The
new Saddam
Click
here
for a
reflection on the events in Iraq after the kidnapping of the
two young Italian volunteers The
notes are on my personal site.
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19.5.2004.
Tre
commenti*: cliccare
qui
1.
Per
rendere omaggio al
soldato Vanzan. 2.
Una
nota storica
sull'arrivo di
Bush a Roma. 3.
E'
il primo anniversario dei
questo sito (ahimé!). *I
commenti appaiono sul mio sito personale.
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5.19.2004
.Three
notes* (in
Italian):
click here 1.
Honoring
the memory of
the soldiers killed in Iraq. 2.
A
historical note concerning Bush's
arrival in Rome. 3.
This
site is one year old today
(alas!). *The
notes are on my personal site.
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I
vincitori del premio per la migliore traduzione in italiano di
una celebre canzone pacifista d'origine scozzese. Cliccare
qui
.
(L'iniziativa
è partita come lezione sulla traduzione; poi si è
allargata a tutti.).
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.Winners
of the prize
for the best translation of a famous anti-war song of Scottish
origin. Click here
.
(It
started off as a translation lesson, then ended up here for
all to see). .
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22.03.04
.E'
servita la manifestazione
in
Marzo per ritirare le truppe? (E'
stata la più grande nel mondo quel giorno:
tra
1 e 2 milioni di partecipanti,) Per
una risposta (sul
mio
sito personale) cliccare qui. .
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3.22.04
Was
the "Bring the boys home!" demonstration
in
March worth it? (It
was the biggest in the world that day:
over
a million people.) For
an answer (on my personal site), click here
. .
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30.01.04
Guerre
e paure per altri quanti anni?
Chi
cerca di combattere il terrorismo con le truppe non fa altro che
creare nuovi terrorismi.
Tariq
Ali, scrittore anglo-pakistano e direttore della New
Left Review,
spiega il perché nella "Lettera agli italiani"
che potete leggere sul mio sito personale cliccando qui.
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1.30.04
War
and fear for how many more years?
Whoever
claims to fight terrorism with troops is simply creating new
terrorists.
The
Anglo-Pakistani writer Tariq Ali, editor of the New
Left Review,
explains why in his "Letter to Italians". You may read
it on my personal site: click here. .
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24.5.2003
UN
ANNO FA... Per
leggere l'appello che ho affisso sul sito a maggio di un anno fa,
cliccare
qui
. Cliccare
qui>
indietro
per
tornare
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5.24.2003
A
YEAR AGO... To
read the appeal I posted on my site in May of last year, click
here
Click
here>
back
to
go back..
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N.B.
I link qui sopra vi portano sul sito personale di Patrick
Boylan. Questa pagina elenca gli articoli reperibili
sul sito.
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N.B.
The links above redirect you to Patrick Boylan's personal site.
This page simply informs you of the articles on that site.
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