Cresciuto nel Livorno e
formatosi nella Spal, Armando
Picchi arriva all' Inter nel
1960 contemporaneamente ad
Helenio Herrera e proprio il
"mago" lo trasforma da terzino
in libero. Alla prestanza
atletica, Picchi abbina
un'intelligenza calcistica che
gli consente di anticipare le
manovre offensive degli
avversari e la sua esperienza
strategica ne fa, nel giro di
poco tempo, l'autentico
allenatore in campo dello
squadrone "vinci tutto" della
prima metà degli anni Sessanta.
la sua grinta e determinazione
lo portano anche a vestire la
maglia azzurra, ma il 6 aprile
1968, durante una partita delle
eliminatorie del campionato
europeo (Bulgaria-Italia) si
infortuna gravemente. Anche per
questo, sul finire della
stagione 1968/69 la scia il
calcio giocato e inizia
l'attività di allenatore a
Varese, la squadra dove si è
trasferito, dopo la separazione
dall' Inter nell' estate del
1967. La grande occasione gli
viene offerta dalla Juventus
che, nel 1970-71, gli offre la
panchina: al termine del girone
d'andata, però, Picchi deve
lasciare l'incarico a Cestmir
Vycpalek, a causa dei primi
sintomi del male che lo porterà
alla tomba. |