Polmoni e muscoli, generosità e buona tecnica. Queste doti hanno permesso ad Angelo Domenghini di essere ricordato come un giocatore davvero infaticabile. "Un uomo chiamato cavallo", come lo hanno definito, ma certamente un cavallo vincente. Al palmares messo insieme con l' Inter di Herrera, infatti, Domingo può aggiungere una Coppa Italia (1962/63) conquistata con l' Atalanta e lo scudetto vinto con il Cagliari di Gigi Riva al termine della stagione 1969/70. Trofei ai quali Domenghini ha sempre contribuito notevolmente. Le volate sulla fascia destra hanno rappresentato il meglio del suo repertorio ma, all'occorrenza, Domingo si è dimostrato un vero jolly della linea offensiva disimpegnandosi con successo anche al centro dell' attacco. Le gambe ad ics non gli impedivano di scagliare tiri potenti e precisi e, grazie anche a calci di punizione e rigori, di realizzare ben 93gol nelle 349 partite disputate in serie A. Entrato stabilmente a far parte del giro azzurro con la ricostruzione del dopo-Corea, Domingo ha preso parte alle spedizioni degli Europei del 1968 e di Messico 1970.