Burgnich e i suoi compagni di reparto sono le fondamenta su cui Herrera costruisce la sua Inter. Introverso e taciturno, come molti friulani, preferisce mostrare tutto il proprio temperamento in campo. Ma senza andare mai oltre i limiti. Arcigno difensore e francobollatore feroce non scade mai nella cattiveria. Solo una volta colpisce, facendogli cadere tre denti, un giocatore brasiliano reo di preso a calci nella schiena un difensore italiano a terra. Con l' Inter gioca per dodici stagioni vincendo tutto. E ad un palmares già ricco di successi, Burgnich può aggiungere un altro scudetto con la Juventus nel 1961, e una coppa Italia vinta con il Napoli nel 1976. Ottimo il suo rapporto con la maglia azzurra. Convocato per tre Mondiali (Inghilterra '66, Messico '70 e Germania Ovest '74), si laurea campione d' Europa nel 1968. Uno dei due gol realizzati con la nazionale è passato allo storia. Burgnich, infatti, lo ha messo a segno nella straordinaria semifinale dei mondiali messicani tra Italia e Germania finita 4 a 3.