Fra
i primi in assoluto, sul piano
tecnico, Beccalossi ha incantato
molti tifosi nerazzurri con le
sue giocate. Le finte, i tocchi
di classe e i passaggi-gol per i
compagni, conquistano subito san
Siro. Ma il suo modo di
intendere il pallone spesso non
viene condiviso da chi dirige il
gioco. Oltretutto, non è
sicuramente aiutato
dall'eccezionale agonismo che
caratterizza il calcio anno
Ottanta. E così periodi felici e
tempi bui si alternano per
diversi anni. Fino al 1984,
quando, dopo sei stagioni in
nerazzurro (era arrivato dal
Brescia), Beccalossi lascia l'
Inter. Destinazione Sampdoria.
Il giocatore non rientrava nei
piani della società già da un
paio d' anni. nel 1982, infatti,
era stato acquistato Hansi
Muller ed i due avevano dovuto
sopportare due anni di infelice
coabitazione. Dopo un anno con i
blucerchiati, " il Beck", come
era stato soprannominato dai
tifosi nerazzurri, passa al
Monza ed infine torna al
Brescia. Ancor più difficile e
ricco di polemiche è il suo
rapporto con la nazionale. negli
anni della guida Bearzot il
giocatore viene più volte
indicato al tecnico. Ma il
Commissario Tecnico non gli
offre nemmeno una possibilità |