Giunto alla fine, mi accorgo di continuare ad avere quello stesso stupore con cui sono partito.
Non credevo di poter arrivare sino a questo punto carico ancora di domande, non uguali alle prime, ma ancora diverse, forse irrisolvibili, forse perché ho sfiorato argomenti che attengono al mistero della vita...
Sfruttando le vicende del Piccolo Principe abbiamo toccato tante materie diverse, solo una minima parte di tutte quelle in cui la simmetria gioca un ruolo, se talvolta non fondamentale, comunque molto importante, e ci siamo accorti di quanto sia importante per l'uomo il discorso sulle simmetrie, non tanto e non solo per conoscere la realtà che lo circonda, ma soprattutto per conoscere se stesso, il compito fondamentale assegnato dall'oracolo di Delphi, da Socrate, il perché della propria esistenza, il corso della propria vita.
"Ciò che è sopra è come ciò che è sotto"
incise Ermete tre volte grande...
Infatti, nonostante tutte le materie "scientifiche" che l'uomo ha a sua disposizione, per ora, solo e soprattutto l'esoterismo è riuscito a dare certe risposte.
In questo ambito Renè Guenon ce ne ha dato alcune prove, e oggi gli scienziati cercano proprio nell'ambito delle conoscenze tradizionali (tra i capostipiti fu Fritjof Capra, con il suo "Il Tao della fisica" - 1975) illuminazioni e conferme.
Partendo dall'ambito generale (la natura), ho voluto marcare il concetto che la simmetria, per utilizzare un concetto parmenideo:
"E' e non è possibile che non sia".
Sono troppi i processi naturali che comprendono in sè la simmetria per dire che non sia fondamentale nella costruzione della vita e nella formazione di tutti quegli elementi abiotici che compongono il nostro habitat.
Questo discorso, però, si rifà sempre alla definizione moderna di simmetria (specularità rispetto ad un asse) mentre la definizione "originale" deriva dal pensiero greco: e intende "commensurabilità".
Sono portato a pensare che in musica soprattutto si utilizzino entrambi i significati.
Basti pensare alla costruzione della scala Pitagorica dove applichiamo tale concetto e ad un'analisi di un brano in particolare ci avvaliamo della concezione moderna.
Un altro passo avanti: la definizione di bellezza da due punti di vista.
Dai materiali che ho proposto, ognuno può formulare le proprie conclusioni, ho infatti cercato di mantenere una certa equidistanza nel parlare di bellezza come simmetria e proporzione opposta alla bellezza delle figure asimmetriche.
L'anima di questo lavoro sta anche e soprattutto in questo: la consapevolezza che il tema trattato nasce da un problema irrisolto. E' infatti un discorso di gusto, di piacere...
Ma si può dare una definizione alla bellezza?
Si può "etichettare" la realtà giudicandola in base a dei canoni prestabiliti?
Sono convinto che la bellezza sia solo negli occhi di chi guarda...
ognuno di noi esprimerà le proprie opinioni e non potrà andare oltre.
Personalmente credo che nel caso in cui mi venga chiesto cosa sia per me la bellezza risponderei:
"Una piccola parte di noi, insita nella nostra mente, che vede tante simmetrie e si annoia... perché (rimanendo fedeli all'intervento di Elena Castellani per cui l'essere umano è simmetrico) è come vedere la propria immagine sul volto di tutte le persone.
Per raggiungere uno stato di gioia interiore bisogna ricercare in quel che facciamo una certa asimmetria, un dato disordine controllato, una alterazione delle proporzioni."
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