L'ultimo pianeta che visitò il piccolo principe fu proprio la Terra.
Mi raccontò ancora le sue avventure col serpente, le rose, la valle dell'eco, la volpe, il cacciatore... insomma, tutto quel che gli capitò fino al mio incontro.
"E adesso?" gli domandai.
Non mi pareva neanche un poco stanco per tutto il raccontare che aveva fatto.
"Adesso" mi rispose "voglio capire bene una cosa... vedi, nel mio viaggio ho imparato che per molta gente le simmetrie sono qualcosa di bello, naturale e perfetto, per altri invece rappresentano la monotonia e la vera bellezza è la dissimmetria...non ci capisco molto: come può piacere un viso capovolto?".
"Vedi", cercai di rispondergli nel modo più semplice possibile "non devi cercare una risposta nei gusti della gente, ognuno vede la bellezza dove vuole e come vuole. Tu nel tuo viaggio hai incontrato persone diverse e modi di pensare diversi, tutti giusti se vogliamo, ma ogni volta da un punto di vista differente.
Io personalmente ritengo che la vera bellezza sia una giusta asimmetria che rende l'oggetto, che può essere un quadro o una scultura o un brano musicale, più vivo, dinamico. La gente spesso non mi capisce.
Forse perché per loro sono brutto... vedi, c'è tanta gente che si ritiene brutta, ma almeno simmetrica... io no... ho il naso storto e gli occhi di due colori diversi.
Però, quando mi alzo in cielo, vedo la terra dall'alto e noto come anche lei sia "brutta" , asimmetrica... un boschetto qua, il deserto laggiù, poi l'oceano e ancora la terra... ma niente si ripete identicamente.
E non solo... se guardassi la terra da lontano ti accorgeresti che è bruttissima... ovale anziché una sfera perfetta, leggermente inclinata e dai colori più svariati, senza una regola di posizione..."
Non mi stava già più seguendo, anzi, si era voltato ma continuai a parlare, come se adesso toccasse a me raccontare la mia storia...
"E poi guarda le opere dell'uomo: ad esempio le tensioni, i mutamenti e le variazioni che si creano nei brani di Mozart, oppure quei piccoli animaletti fuori posto nei quadri Bosch... per non parlare di Picasso: per me è un genio. Nessuno ha mai pensato di disegnare la realtà in quel modo eppure molta gente ci trova gusto nei suoi quadri... Capisci anche te che la questione è delicata proprio perché soggettiva... non esistono canoni di bellezza, sono solo tentativi utopistici di imbrigliare la creatività umana... "
Stavo ancora parlando quando mi accorsi che si era dileguato senza fare rumore.
Quando riuscii a raggiungerlo camminava deciso, con un passo rapido.
Mi disse solamente:
"Ah! Sei qui..."
E mi prese per mano.
"Cerco il serpente che mi morda... avrai dispiacere. Sembrerò morto e non sarà vero."
Io stavo zitto.
"Capisci? E' troppo lontano. Non posso portare appreso il mio corpo. E' troppo pesante."
Io stavo zitto.
"Sarà bello, sai. Anch'io guarderò le stelle. Tutte quante saranno dei pozzi con una carrucola."
Stavo zitto e tacque anche lui perché piangeva.
"E' là....lasciami fare un passo da solo".
Si sedette perché aveva paura.
E disse ancora: "Sai... il mio fiore... ne sono responsabile! Ed è talmente debole e talmente ingenuo.
Ha quattro spine da niente per proteggersi dal mondo, e poi devo spiegarli che non tutto quel che è simmetrico è bello... gli racconterò di chi crede nella dissimmetria..."
Esitò ancora un poco, poi si alzò e fece un passo.
Non ci fu che un guizzo giallo vicino alla sua caviglia. Rimase immobile per un istante. Non gridò.
Cadde dolcemente come cade un albero. Non fece neppure rumore sulla sabbia.
Fine?