Il periodo di transizione
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Il passaggio dal sistema modale al sistema tonale non avvenne in modo brusco e netto ma attraverso un lungo e complicato processo. Questo passaggio può essere visto come una delle tante rivoluzione che hanno sconvolto il pensiero umano tra Cinquecento e Seicento (vedi Contesto storico). Non è ovviamente possibile dare una data esatta per questa transizione. Questo confine che abbiamo appena tracciato è tuttavia puramente simbolico: il passaggio avvenne infatti praticamente senza soluzione di continuità grazie allazione dei teorici e dei prattici (figure che nella maggior parte dei casi coincidevano). Innanzitutto i musicisti dellepoca iniziano a teorizzare e ad utilizzare scale derivate dalle scale modali ma trasportate di intervalli diversi dalla tradizionale quarta. Si comincia poi a pensare a queste scale non come trasporti, ma come entità autonome. La catalogazione attenta degli intervalli porta alla definizione di un modo allegro, caratterizzato dalla presenza di intervalli di terza e sesta maggiore in relazione alla nota fondamentale della scala, e di un modo mesto, caratterizzato da terze e seste minori. Questo non è altro che il primo passo verso la definizione del bipolarismo tonale maggiore/minore. Si inizia anche a studiare la composizione e la scomposizione di intervalli: una quinta può essere vista come la somma di una terza maggiore e di una minore. Il concetto di rivolto dà un contributo fondamentale per la nascita della nuova teoria armonica. Il concetto di basso armonico, legato a quello dei rivolti, apre la strada per la definizione di un concetto assolutamente fondamentale per larmonia tonale: la triade. Contemporaneamente, le scale trasportate vengono considerate sempre più autonomamente e non in relazione alla modalità originale. Sebbene i brani musicali continuno ad avere titoli che richiamano a un contesto modale (per esempio, Toccata del Primo Tono), in essi sono presenti in una dose sempre più massiccia note e accordi che non appartengono a quel modo. Le infrazioni più frequenti risultano essere luso del si bemolle nel primo tono, la cromatizzazione ascendente del settimo tono (passo iniziale verso la definizione del concetto di sensibile) e la modificazione da minore a maggiore della triade finale. Il gioco dei trasporti viene sviluppato incredibilmente fino alla definizione dei cosidetti modi mobili. Per capire questo concetto, facciamo un esempio:
Questa scala è un modo mobile: sono presenti due note intercambiabili a piacere dal compositore. Vediamo chiaramente che questa non è altro che linizio della definizione di una teorizzazione che giustifichi note estranee al modo dorigine.
La teorizzazione dei toni mobili porta alla giustificazione della trasformazione delle triadi da maggiore a minore e alla teorizzazione delle triadi eccedenti e diminuite. Per esempio, consideriamo la triade re-fa #-la e quella refala. Vengono così legittimati una serie di nuovi accordi e di passaggi tra accordi. Il sistema così concepito è flessibile e dinamico, completamente contrapposto allo statico sistema modale tradizionale. Questa è a grosse linee la situazione della teoria armonica nellepoca di confine tra tonalità e modalità. Un esempio musicale molto istruttivo per vedere in pratica tutti questi principi sono le Toccate per organo o clavicembalo di Girolamo Frescobaldi. |