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L'orchidea

Ibrido di Ophrys apulica e Ophrys atrata

Le orchidee sono piante altamente specializzate comparse recentemente, in termini evoluti, sul nostro pianeta; occupano uno dei vertici del regno vegetale. L'aspetto più importante di queste piante è il loro perfetto adattamento alla fecondazione da parte degli insetti. Tale adattamento è particolarmente sottolineato dalla specializzazione di uno dei tre petali, differente dagli altri per dimensione, forma, colore e talvolta anche per struttura. Dall'autunno alla primavera successiva il tubercolo rimane nascosto, ben protetto sotto uno strato di terra. Durante questo lungo periodo di riposo, il tubercolo di una Ophrys o di una Orchis è unico, rotondo, rigonfio, con piccole radici che fuoriescono e una minuscola piantina che lo sormonta. Quando arriva la primavera la piantina si ingrandisce; un germoglio esce dal terreno e le foglie si sviluppano sul suolo. Frattanto sottoterra il tubercolo comincia a inscurire e a svuotarsi del suo contenuto per nutrire la pianta e permetterle di svilupparsi. Appare così contemporaneamente il nuovo tubercolo, quello che ne consentirà la sopravvivenza sino all'anno seguente; la pianta si sviluppa e fiorisce, mentre sottoterra i due tubercoli hanno mantenuto all'incirca le stesse dimensioni. E il ciclo ricomincia.

Questa pianta predilige i terreni poveri. Gli incolti sassosi, la macchia rada ed aperta, i pascoli magri ed abbandonati, i pendii calcarei, le zone siccitose, sono di gran lunga gli ambienti più ricchi d'orchidee dell'Europa centro-meridionale. Ma la sopravvivenza delle orchidee europee sulla Murgia, dipende anche dall'educazione naturalistica del turista, del campeggiatore dell'escursionista. A tutti il consiglio di non coglierle, ma di portarle a casa magari impresse sul rullino fotografico, affinché si possano ancora ammirare in natura, nei loro habitat originari, i più belli di tutti i nostri fiori: le orchidee.