Con il lavoro "Umanesimo e
Tecnologia" ho cercato di dimostrare che la scienza e la tecnologia non possono fare
a meno del supporto tradizionale delle antiche conoscenze inteso come stimolo vitale a
conoscere, scoprire e inventare in modo consapevole e responsabile; che arte, filosofia e
scienza devono tornare a incontrarsi come succedeva in passato, devono ritrovare la radice
comune che è il mito superando la separazione fra scienze naturali da una parte e arti e
discipline umanistiche dallaltra.
Il lavoro è un tentativo di sintesi, nellattuale "era digitale",
tra una visione evangelica dei profeti dei media , e una visione apocalittica, rischio
delleliminazione della specie, attraverso la futuribile prossima costruzione del
CYBORG chimera composita uomo-macchina, momento nodale, svolta presumibile del progresso
scientifico.
Proprio attraverso il recupero, il riassemblamento e la riappropriazione di moduli
elettronici, microcip, condensatori, valvole, magneti e cavi elettrici organizzati in
"sistemi iconici integrati" (icone elettroniche), che danno vita a strutture
darte e rimandano al simbolo e allarchetipo ,la mia opera invita alla
riflessione che le due culture, la scientifica e lumanistica, devono ritornare a
convivere come succedeva in passato.
La mostra "Umanesimo e Tecnologia" si compone di sedici pittosculture
(icone elettroniche), tre sculture elettroniche e due collages su tela. La mostra, in
sintonia con le recenti interpretazioni dei mutamenti sociali in atto,invita alla
riflessione che in ogni tempo luomo troverà se stesso solo in se stesso, così come
ricorda limperativo socratico inserito nel frontespizio del tempio di Apollo a
Delfi.
Licona "Esasperati" rappresenta al riguardo lattuale
condizione delluomo esasperato, in bilico tra il nichilismo, lafasia,
lannientamento della specie. Le maschere antigas sono al tempo tentativi estremi di
difesa dai miasmi atmosferici, oppressione di un potere mass mediatico che vuole ridurre
al silenzio-assenso; ma sono anche "altoparlanti" con cui luomo grida il
disagio del vivere quotidiano e il suo "non starci".
In accordo con le tematiche dellEsasperatismo, movimento artistico e
culturale fondato a Napoli da A. Giuliani nel Maggio 2000, la mostra ripropone la
necessita di ripensare il rapporto uomo-macchina, e di ricollegare la scienza con la
coscienza in unottica di reintegrazione e di riconciliazione responsabile.Giuseppe Di Franco
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