"Pablo Rodriguez Guy:
dal pathos alla luce"
di Carlo Roberto Sciascia
Lartista madrileno Pablo Rodriguez Guy con le sue opere
affronta le tremende problematiche, che opprimono la vita contemporanea e che il movimento
dellEsasperatismo spera di superare mediante una presa di coscienza di esse da parte
di tutta lumanità; con le sue opere, non a caso spesso realizzate con carta
riciclata e rilievi che rendono <sofferto> il substrato su cui interviene, egli
interviene sulla tela con elementi materici e colori per delineare visioni sospese tra
realtà e sogno, constatazione ed aspirazione.
Questo pathos, indotto dal turbolento habitat quotidiano, si espande in
un discorso più ampio capace di investire unumanità in cerca di una <luce>
verso la quale indirizzarsi. Si sovrappongono, così, sensazioni intense, frammenti
logorati di emozioni vissute che, in piani diversi intersecanti tra loro, si districano
per comunicare lirrequietezza dellesistenza, ma anche la poesia della Natura e
l'infinito nelluomo.
La sua tavolozza si avvale di sfumature malinconiche e tormentate,
rispettose della contiguità tonale e dei contorni indefiniti ma veri, in grado di
realizzare un tessuto misterioso in cui lesistenza umana possa acquisire un valore
assoluto.
La percezione del mondo reale si affianca a quella intima in un
contrasto che fa apparire cangiante l'immagine. Diversi cromatismi si addensano sulla
superficie pittorica alla ricerca di ambiti affascinanti e puri tesi verso
orizzontipunti di fuga nei quali tutto si ricompone e i ripiegamenti
orizzontali possono inerpicarsi verso vette elevate aprendo in un viaggio avventuroso
dellartista e di tutta lumanità finestre-segnali verso la luce-verità,
presente anche nel buio.
Rodriguez Guy propone visioni nelle quali il dramma del vivere si
stempera in emozioni positive, che suggeriscono tramonti sul mare, crepuscoli illuminati
dal sole ormai nascosto dalla linea dellorizzonte, nuvole in dinamica ed
inarrestabile evoluzione, declivi vivaci, paesaggi esuberanti e fervidi. È un perenne
sogno che rimanda alla memoria dellartista bambino, dei suoi affetti più cari, dei
paesaggi andalusi, del mare vitale con il suo moto ondoso, delle tante emozioni passate in
un processo dinamico che fa riaffiorare il flusso di emozioni percepite e di pensieri mai
domi.
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CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso
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