La
vita in un bidone
di Carlo Robero Sciascia
Il maestro Antonio
Pugliese, artista particolarmente impegnato nel sociale, indaga sulla quotidianità e
sugli aspetti dell'esistenza e, partendo dal <bidone> indicato dal Movimento
"Esasperatismo" quale contenitore della vita e dei valori eterni dell'umanità,
mira ad incidere con le sue opere sulla società e sul comportamento degli uomini.
Vari sono gli elementi del vivere comune che offrono all'artista l'occasione per
trasmettere a tutti con i suoi lavori un messaggio di esasperata accusa e grave monito, ma
anche di speranza in un'auspicata inversione di tendenza e di consapevole comportamento da
parte di tutta l'umanità.
L'incomunicabilità, difficoltà dell'uomo contemporaneo di comunicare e di rapportarsi
con gli altri, è per Pugliese lo spunto per realizzare un'opera nella quale,
sottolineando l'incapacità odierna di fruire dell'arte, sovrappone alla tela altro
materiale atto ad ottenere puntini in rilievo che, come la scrittura braille, rendono
fruibile l'opera. Altro motivo trattato è l'inquinamento che (Napoli lo sa bene!)
distrugge tutto; qui l'opera indica in un ritrovato senso della vita ed in una logica
responsabile verso la Natura la via da seguire. Infine, l'artista denuncia il cattivo uso
che si fa dell'acqua, bene che dovrebbe essere a disposizione di tutti i viventi della
Terra ma irraggiungibile per miliardi di uomini; è proprio un bidone a raccoglierla e a
renderla disponibile preservandola da qualsiasi deterioramento.
Il discorso su tanto malessere diffuso dà origine ad un profondo travaglio spirituale
che Antonio Pugliese sa trasferire nelle sue opere ove alle istanze urgenti, tipiche
dell'Esasperatismo si uniscono, tra suggestioni informali ancora percepite, intime
emozioni e misteriose atmosfere tra velature e sovrapposizioni, pigmenti e macchie
elusive.
L'impellente necessità di identificare i parametri fondamentali dell'esistenza gli
permette, poi, di rientrare in possesso delle coordinate consumate del tempo, svelando a
tutti gli spazi segreti dell'animo. La forma, contenuto e non contenente, è definita
appieno nei suoi contorni da una costruzione mentale e la stessa materia si eleva a
essenza spirituale in una texitura cromatica che esalta ogni intima emozione.
L'espressività di Pugliese, con sensibilità ed acutezza, sa ben cogliere l'essenza di
quegli spazi sconfinati dello spirito e travalicare le frontiera dell'individuo per
giungere ad un originale linguaggio espressivo ricco di sussulti impulsivi ed intime
introspezioni, profonde meditazioni e slanci lirici in grado di proiettare le minime
vibrazioni del pensiero, modulate dalle emozioni percepite e vissute interiormente, alla
ricerca dell'io più segreto dell'uomo, mai completamente svelato in tutti i suoi aspetti,
in una concezione spaziale vivace e corposa che mette in risalto segno e colore.
Daniela Ricci per "Il Mattino"
Particolarmente impegnato nel sociale, Antonio Pugliese con lesposizione in corso
al Centro dArte e Cultura Il Bidone in via Salvator Rosa 159, intitolata La
vita in un bidone, indaga la quotidianità e gli aspetti dellesistenza
delluomo contemporaneo. Lincomunicabilità tra esseri umani è per
Pugliese lo spunto per realizzare unopera nella quale sottolinea lincapacità
odierna di fruire larte.Ecco perché sovrapponendo
alla tela altri materiali ottiene tantissimi puntini in rilievo come nella scrittura
braille. Un altro argomento trattato è quello relativo
allinquinamento.Lartista, con sensibilità ed acutezza sa cogliere
lessenza di quegli spazi sconfinati dello spirito e travalicare le frontiere
dellindividuo per giungere ad un originale linguaggio espressivo ricco di impulsi ed introspezioni, meditazioni e
slanci lirici per riuscire a proiettare le infinite forme del pensiero. Attraverso colori,
complessità di immagini e fattura pittorica ricca, lartista,intende far riflettere
lusuifruitore sulle nostre radici,
memorie, tracce, sentimenti ed emozioni con le implicazioni filosofiche che i temi da lui
analizzati comportano.Le visioni oniriche del pittore , popolate di figurazioni che solo
in apparenza si adagiano nei facili rifugi del sogno e che pur misteriose ed inquietanti,
non nascono nell'automatismo dell'inconscio, ma dalla consapevolezza di simboli
distruttivi in un mondo pieno di
contraddizioni e imposture.Pugliese, con le opere presentate, ricche di cromatismi, forme
e segni, intende cogliere lessenza di
quegli angoli nascosti dellinconscio. Lespressività di Pugliese- ha
detto Carlo Roberto Sciascia durante linaugurazione alla quale sono intervenuti
anche Adolfo Giuliani, Giovanni DAlessandro e Deborah DAuria-tra suggestioni
informali , misteriose atmosfere con velature e sovrapposizioni, pigmenti e macchie
elusive tenta di far fare uninversione di tendenza allumanità.Nelle
opere, lartista, denuncia anche il cattivo uso che si fa dellacqua una risorsa
fondamentale per gli esseri umani, un bene che dovrebbe essere a disposizione di tutti i
viventi del pianeta,ma irraggiungibile per miliardi di persone. Pugliese, raccoglie
lacqua metaforicamente in un bidone preservandola da qualsiasi deterioramento:un
messaggio esasperato daccusa,ma anche un grande monito di
speranza. |
CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso |