Il colore dell'Esasperatismo.
di Domenico Raio
Nellinterpretare
i principi ispiratori del Movimento dellEsasperatismo, lartista Franco Iuliano
ha scelto di privilegiare nettamente il colore rispetto alla forma ed anche quando
licona del bidone è ben evidenziata, essa può considerarsi parte integrante di una
più ampia composizione nella quale è lelemento cromatico a dominare la tela.
Attraverso lutilizzo di una ridotta gamma cromatica che parte dalle tonalità
terrose per raggiungere gradazioni più cupe, Iuliano imprime alle sue opere una forte
tensione drammatica che è il punto di partenza per una più profonda indagine
simbolistico-contenutistica.
Allora quei colori accostati in perfetta armonia, a volte sovrapposti in
un gioco di raffinate sfumature, altre volte corposamente addensati sino a raggiungere
esiti materici, diventano il riflesso di quello stato danimo proprio di quegli
artisti dotati di una particolare sensibilità che consente loro di cogliere e dare
espressione a quellinquietudine interiore che di solito prelude al grande gesto
creativo.
Il colore diventa dunque il trait dunion tra la pittura di Franco
Iuliano e i motivi ispiratori dellEsasperatismo, per la peculiare capacità
dellartista dimpiegare la sostanza cromatica nei suoi risvolti plastici e
tonali, senza slegare linsieme di forma e materia da un significato concreto. Quei
colori terrosi, applicati su una superficie rugosa, diventano allora levidente
simbologia del più importante tra gli elementi che è la terra, la nutrice universale di
tutti gli esseri viventi e pertanto indissolubilmente legata ad ogni forma di vita sul
nostro pianeta.
Se nella nostra era incombe una forte minaccia per la vita stessa, questo
pericolo è rappresentato soprattutto dallaffronto mosso alla nostra terra
attraverso un utilizzo insostenibile delle sue risorse spesso saccheggiate per meri scopi
speculativi. Riduzione delle aree coltivabili attraverso una cementificazione selvaggia,
scarichi di rifiuti, quando non addirittura sversamenti di sostanze tossiche,
rappresentano ormai un rischio concreto per la sopravvivenza di ogni forma di vita sul
globo terrestre. Quelle cupe tonalità che circondano il nucleo centrale della scena
pittorica di Franco Iuliano in alcuni lavori più rappresentativi dellEsasperatismo,
come Opera Esasperatista e La voce del silenzio assumono dunque
due significati diversi e tuttavia strettamente connessi: su un primo piano, più
metaforico, quelle tenebre che avvolgono licona raffigurano evidentemente la
mancanza di un futuro certo per il genere umano rispetto alle condizioni di vivibilità
che si stanno creando sulla terra; ad un secondo livello, questa volta anche spirituale,
quel buio rappresenta lo stato danimo dellartista come di ogni uomo dotato di
una coscienza e di una sensibilità tale da procurargli seria apprensione rispetto a
quelle stesse problematiche.
Comè stato più volte rilevato, esasperatismo non significa la fine
di ogni speranza altrimenti lopera degli artisti aderenti, come di coloro che sono
chiamati ad interpretare la loro espressività risulterebbe del tutto vana e priva di
senso. Attraverso il Movimento, la comunità degli artisti che ne ha condiviso i principi
ha inteso lanciare un grido dallarme, ma senza abbandonare la convinzione che
proprio attraverso larte si possa lasciare aperto uno spiraglio. In diverse tele di
Iuliano appaiono degli squarci, chiaramente ispirati allopera di Lucio Fontana anche
quando le fenditure sono soltanto dipinte, come pure bruciature di evidente riferimento ad
Alberto Burri, ma che nei lavori che lartista stabiese ha dedicato al Movimento
dellEsasperatismo vogliono esprimere concetti diversi. Ad una più approfondita
osservazione si scopre allora che quella cupezza non ha spento la luce, lha soltanto
coperta, quelle ombre si sono frapposte tra i nostri occhi e luniverso che ci
circonda per restituirci unimmagine distorta e parziale del nostro cosmo, ne ha
alterato le forme e snaturato i colori, ma quella luce potrà essere ritrovata se in
questoscurità sapremo aprirci un varco e proiettarci verso linfinito,
unindicazione che si presta a molteplici interpretazioni rendendo quanto mai
interessante lopera dellartista Franco Iuliano. |
Bidone conchiglia. Opera del 2003,
esposta a Tokio e a New York, donata dall'artista al fondatore del Movimento Esasperatismo
Adolfo Giuliani.
CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso |