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31 maggio / 12 giugno 2008
Personale dell’artista:
Rafael Espada

Esasperatismo: espressione formale e materica

A cura di  Adolfo Giuliani
Presenta:  Domenico Raio

 

La ricerca metafisica di Rafael Espada

Con le nuove opere per la prima volta in esposizione a Napoli, presso il Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone”, nella mostra personale “Esasperatismo: espressione formale e materica” la ricerca artistica di Rafael Espada giunge ad un più avanzato livello di sviluppo in cui gli elementi concettuali i quali avevano caratterizzato la sua produzione fino agli inizi del 2007 cominciano a cedere il passo ad una componente metafisica che ora domina incontrastata la scena pittorica dell’artista argentino attraverso un’astrazione cromatica, ma di forma sostanzialmente geometrica, che s’impone sull’intera composizione. Nella nuova cifra stilistica di Rafael Espada il colore ricopre uno strato di delicati rilievi materici in un’originalissima tecnica mista nella quale le terre, le sabbie, si sovrappongono ai più variati materiali, di uso comune come gessi, mastici, adesivi multipli, ma anche sigillanti e compositi di derivazione aerospaziale, in un singolare connubio che evidenzia il contrasto tra natura e artifizio. È su questa dicotomia che s’impernia il contenuto delle nuove opere di Rafael Espada, espressioni che non appaiono mai del tutto slegate dagli esiti estetici affidati ad una tale commistione.

 

Cogliere l’esatta esegesi di un simile abbinamento, che è una delle peculiarità più evidenti dell’artista argentino, non è compito agevole perché le opere di Rafael Espada si prestano a diverse interpretazioni, ma anche in considerazione della sua adesione al Movimento dell’“Esasperatismo”, che l’ha visto tra i protagonisti della II Mostra Internazionale di Castel dell’Ovo (2007), la particolare commistione tra l’elemento terra e i materiali industriali, che nell’ esposizione in oggetto richiama costantemente l’icona del bidone, sia nelle forme cromogeometriche sia nelle singole applicazioni, offre un’interessante chiave di lettura in quanto contenitore della vita della terra e del pensiero. La ricerca artistica di Espada non si esaurisce certamente nella pur notevole sperimentazione tecnica dei materiali, ma, per la natura dei materiali impiegati nel loro speciale abbinamento, assume essa stessa un significato concettuale. Allora più che di commistione, nelle opere di Rafael Espada sarebbe più indicato parlare di una contaminazione tra natura e artifizio dove il confine tra l’uno e l’altro elemento appare del tutto sospeso e trova la sua massima espressione nel colore. Di sovente le soluzioni cromatiche adottate si muovono su quella sottile linea di demarcazione tra le tonalità naturali e le gradazioni innaturali, accentuando quell’atmosfera metafisica che pervade tutte le nuove opere di Espada.

Le ampie campiture cromatico-materiche sono integrate dall’inserimento di componenti ed oggetti della civiltà industriale contemporanea, ma anche vestigi della passata civiltà contadina o sostanze organiche, a creare un’ulteriore contrapposizione all’interno della stessa opera, o tra l’una e l’altra opera, che offre un più preciso spunto interpretativo al lavoro di Rafael Espada. Anche la civiltà tecnologicamente più avanzata non può prescindere dalla natura, vincolo indissolubile del genere umano chiamato a recuperare il suo rapporto con l’ambiente e i valori di un passato prossimo legati ai cicli della terra, la sola in grado di generare vita e garantire nutrimento, oltre gli eccessi di un’irrefrenabile sviluppo scientifico.

Domenico Raio

 

 

  

 

 

CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso