Esasperatismo:
bidone con eco.
Lo sviluppo della esistenza
delluomo ha affermato Carlo Roberto
Sciascia - dovrebbe svolgersi
positivamente, con impegno consapevole, estrema responsabilità, senso della vita,
rispetto verso la Natura, evitando di generare inquietudine tra reale e divenire per ristabilire un equilibrato ed armonico rapporto
delluomo con il mondo circostante, sia umano che naturale. Con questa mostra leco del
<Bidone> si diffonde intorno, in un habitat caratterizzato da una situazione di
<eco> profondamente triste, tra cumuli di spazzatura non raccolta, falsità
medianiche sulla necessità di risoluzione mediante inceneritori, spazi di compostaggio,
termovalorizzatori allavanguardia ma dalla tecnologia ormai in disuso in paesi come
lUsa, parole imbonitrici dei politici, disperazione dei cittadini e tanto bla bla
bla che nessuno ascolta e che pochi intendono!.
Il direttore artistico e curatore Adolfo Giuliani,
ideatore del Movimento artistico fondato a Napoli nel Maggio del 2000, ha affermato:
Dopo la pubblicazione del Manifesto di denuncia dei mali del mondo contemporaneo, in
sette anni di vita il Movimento ha organizzato conferenze e incontri culturali su temi
molto interessanti, ha realizzato mostre darte a livello nazionale ed internazionale
per la divulgazione del suo messaggio. Vista la drammaticità dellattuale momento
storico, caratterizzato da pericoli e minacce contro il pianeta terra e, quindi, contro la
vita stessa, cerchiamo di propagandare al massimo, col nostro Movimento, la denuncia dei
danni irreversibili che si stanno perpetrando e, nello stesso tempo, la speranza di un
ravvedimento che possa evitare il punto di non ritorno. In particolare oggi viviamo a
Napoli un momento veramente grave che, in effetti, stigmatizza uno dei punti portati
avanti dal movimento.
Il critico Carlo Roberto Sciascia, presentatore della mostra, ha dichiarato:
Nel Novecento e, specificatamente, negli ultimi decenni di essosi è
verificata una vera e propria rivoluzione nellambito delle comunicazioni, a seguito
della quale luomo contemporaneo può raggiungere con facilità ogni parte del globo
terrestre impiegando tempi ridotti, inimmaginabili nei secoli precedenti, riesce a
comunicare velocemente con ogni altro essere del mondo non soltanto mediante missive
cartacee, ma anche a viva voce e/o mostrandosi visivamente, può sapere e vedere in tempo
reale tutti gli eventi che accadono in ogni parte del mondo (anche agli antipodi) ed oltre
(Luna, Marte, Giove,
).
Il dinamismo esasperato generalmente si riduce ad un sfrenato tourbillon a causa del
quale lo stesso uomo perde di vista la finalità del proprio agire, perché troppo intento
a seguire tutte chimere prescritte dalla moda del momento.
Ed anche: luomo è in relazione con il suo vicino? In che modo approfondisce i
contatti con le realtà a lui più vicine? Luomo contemporaneo ha difficoltà a
comunicare ed a rapportarsi con gli altri. Purtroppo anche i governanti di tutti i paesi
di tutto il mondo, nellinseguire mete ambite da raggiungere a tutti i costi, hanno
perso di vista le verità esistenziali primarie, inoltre non riescono più a relazionarsi
con i cittadini, con gli altri <potenti> e, cosa ancora più grave, trascurano e non
tengono nel dovuto conto le conseguenze del loro comportamento sia relativamente agli
altri popoli oltre che ai loro cittadini, sia per quel che riguarda la <madre
terra>, la natura.
La Terra, infatti, in crisi per le continue azioni sconsiderate delluomo, sta
avviandosi verso il tracollo totale, verso un punto di <non ritorno>, ma i
governanti e, purtroppo, la maggioranza dei cittadini, sembrano non accorgersene e si
barricano in posizioni difficilmente sostenibili. Infatti, lo spettro
dellirreversibilità (parola troppo spesso sottovalutata o per niente considerata
non solo dalle industrie e dalle città, dai cavatoli e dai predatori di frodo, dagli
incendiari e dai deforestatori, da coloro i quali inquinano a vario titolo lhabitat,
ma anche dai drogati, dai fumatori, dagli alcolisti) ha un significato grave e
sconvolgente: significa che, per quanto si voglia proseguire in quel atteggiamento e si
tenti di correre ai ripari, ciò non è più possibile perché definitivamente si sono
instaurate condizioni, che progressivamente possono solo evolversi verso altre condizioni
di vita (per le quali si può persino prevedere la possibilità di esistenza
dell<animale-uomo>), realtà ben diverse da quelle attuali alle quali siamo
abituati e che crediamo nella nostra tracotanza essere inalterabili.
Il rapporto tra scienza e Natura, umanità, coscienza, etica e, perché no,
religione, a volte armonioso, tante altre conflittuale, fino al XX secolo era sempre
supportato da un <senso morale> superiore, da quellUmanesimo quattrocentesco
che ha istituito e valorizzato le componenti più valide e costruttive dellumanità;
da qualche tempo tutto si è dissolto di fronte ad un nuovo <uomo-creatore> non più
<faber fortunae suae>1, volto alla ricerca continua dei propri
<piccini> e meschini interessi del momento (<hic et nunc>2 dei
romani).
La vita delluomo ha raggiunto un grado di esasperazione elevato; per lui è
diventato essenziale e, potremmo dire, esistenziale la realizzazione dei propri bisogni
veri e/o illusori, lelevazione del proprio tenore di vita, lingannevole
apparenza esteriore, le prospettive seducenti e false di un personale futuro bellissimo. I
ritmi frenetici imposti da questa mentalità egoista e balorda, volti in unottica
prepotente e meschina capace di violentare la natura e dissolvere il sereno rapporto con
il genere umano sulla base di una non-etica gretta, hanno ormai sconvolto luomo che
con notevole inquietudine ed ansietà vive i suoi tempi nella incertezza e precarietà del
domani.
Anche le arti, dirette e regolate da quello che viene comunemente definito <il
sistema dellarte>, ha prodotto molta confusione e caos al suo interno, tanto
sconcerto e disorientamento relativamente ai tanti del pubblico non forniti della
competenza necessaria e della capacità di <leggere> lopera darte senza
i condizionamenti derivanti dal critico <in auge >3, dal gallerista
malizioso e spesso in malafede (apparentemente <preso> dalla sua posizione di
profondo conoscitore dellarte, mentre sta attuando i principi di marketing per
<vendere> il suo prodotto!), dallartista mediocre che cerca in ambiti incerti
ed incomprensibili ed in forme espressive poco o per niente limpide ma in ogni caso non
incisive di trovare quella credibilità aspirata ma mai conseguita.
Oggi è il momento di fermarsi e riflettere. In seguito occorrerà agire
senza
perdere più tempo!
1 Artefice della propria fortuna
2 Questo e subito
3 In voga
E'dal 2000 che il gallerista Adolfo Giuliani ha fondato a Napoli il movimento culturale
"Esasperatismo" che attraverso mostre ed incontri propone una lettura della
società. Di strada da allora ne è stata fatta. Lo dimostra la collettiva in corso al
Centro dArte e Cultura Il Bidone in via Salvatori Rosa 159 dove espongono 15 artisti
che con le loro opere intendono fornire una prospettiva originale relativa alle gravose
problematiche poste dal movimento artistico. Stella DAmico,Maria Rosaria Di Marco,
Grazia Di Marzo, Stefania Frigenti, Stelvio Gambardella, Irene Giordano, Rita Lepore,
Michele Marciello, Simona Mostrato, Susy Provenzale, Gabriella Pucciarelli, Maria
Antonietta Robucci, Anna Scopetta, Tavani e Floriana Ettaro i protagonisti invitati in
questoccasione per ribadire i concetti dell Esasperatismo Logos &
Bidone che come simbolo del movimento artistico aperto alla sperimentazione hanno
presente sempre un bidone non più inteso come contenitore di materiale o come
tradizionale metafora dell'imbroglio, ma come simbolo del malessere dell'uomo emblema
della vita stessa.Intitolata Esasperatismo:Bidone con Eco e presentata durante
linaugurazione dal critico Carlo Roberto Sciascia lesposizione, visitabile dal
lunedì al venerdì ore 17-20 e fino al 8 maggio, intende farci riflettere sulla vita
delluomo contemporaneo , sul rapporto tra scienza e natura, umanità, coscienza
etica e in generale sul nostro pianeta che sta arrivando verso un punto di non ritorno.
Attraverso le proprie istanze stilistiche e concettuali gli artisti che hanno aderito al
movimento affrontano con impegno e dedizione gli aspetti di un medesimo incontro con se
stessi per recuperare un'identità storica come una via di meditazione che esige appunto
un'affermazione di vita.
Apparentemente vuoto, il Bidone rappresentato in alcuni lavori (impossibile citarli tutti)
è arricchito sempre più dalle espressioni creative, da segni e linee. Alcuni per
rappresentare le loro sensazioni si servono del famoso burattino Pinocchio per riuscire
attraverso cromatismi accesi di appropriarsi delleffimero , altri indagano la psiche
umana inalterata nel tempo e nello spazio instaurando unintensa dialettica non
formale dai contenuti sottili ,ma complessi altri ancora analizzano la natura e la realtà
con astrattismi materici .
Daniela Ricci
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