Roherssen, Lucia Romano e Adolfo Giuliani
Domenico Raio presenta il suo libro
"Spaghetti e cartoffeln" sull'emigrazione meridionale in Germania tra il 1960 e
il 1975
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20
ottobre / 5 novembre 2004
Personale della pittrice Lucia Romano
Il realismo nella pittura di
Lucia Romano
A cura di Rosario
Pinto |
Alcuni
momenti dellinaugurazione |
Introduciamo la personalità di Lucia Romano, un'artista che
giunge alla pratica della pittura seguendo una sua puntuale vocazione ed educandosi sul
piano tecnico e compositivo alla scuola di Vincenzo Cerino. Lucia Romano nasce a Napoli
nel 1952 e vive tutta la realtà particolarmente lacerata del suo contesto ambientale. Nei
primi anni Novanta è impegnata in alcune mostre espositive di carattere collettivo e la
sua opera viene fatta oggetto di attenta valutazione da parte della critica.
C'è qualcosa, infatti, che colpisce decisamente nella
produzione creativa della Romano: la sua capacità d'approccio al reale: un approccio
immediato, che coglie l'essenza delle cose e che nel rendere una rappresentazione molto
fedele del dato non sceglie - come propriamente fa l'opzione "iperrealista" - di
mantenere una "distanza", ma decide di immedesimarsi e di coinvolgersi
emotivamente.
Deriva da tale atteggiamento - che è di metodo,
evidentemente - la cadenza latamente espressionistica che è possibile riconoscere nella
pittura di Lucia Romano, quella stessa che, opportunamente notata da Adolfo Giuliani, ha
suggerito a questo intellettuale napoletano, cui si deve la creazione del movimento dell'
"Esasperatismo", di coinvolgere la pittrice lungo le rotte del suo orientamento
programmatico.
Additeremo in proposito, ad esempio, la partecipazione
della pittrice napoletana ad alcune iniziative di gruppo del movimento
"esasperatista".
A noi pare giusto analizzare la pittura di Lucia Romano
cercando di scorgerne le componenti, essendo consapevoli, tuttavia, che il lavoro di
scandaglio che andiamo conducendo si dirige ad un sezionamento delle parti di cui è
necessario ribadire per contro l'unità sostanziale all'interno della quale i singoli
movimenti che - con un'operazione di scavo - è possibile isolare non trovano autonoma
giustificazione, ma si spiegano come fattori costitutivi del prodotto così come si dà
nella sua icastica presenza.
Rosario Pinto
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CENTRO D'ARTE E CULTURA
«IL BIDONE»
Via Salvator Rosa 159
Orario: 16.30 - 19.30
sabato e domenica chiuso |
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