TESTIMONIANZE
Un nostro amico ha scritto per noi una poesia in vernacolo. Per ringraziarlo la pubblichiamo qui di seguito.
Äl mandolén (2007)
Mo l’ivv guardè bén col strument chi?
Al gh’a ‘l fatèzzi d’un tordlett,
al gh’a la delicatessa dal cul d’un ragass piccén.
Bel, lucid, delicät, gentil, armonios,
al son ch’al te dà fora al se straja dentr’al coeur
e ‘t sent dil noti scolpidi, cme dil rimmi sospesi tra ‘l righi dòlzi ‘d ‘na poesia.
Dil noti alzeri cme ‘na nùvla, sutili cme ‘l ragg dal sol
dopa ‘n temporal, son chi cresson e i s’perdon in’t l’aria
e in’t al vent: un bälzom s'ät si zò ‘d moräl.
Po’, quand at sent al ‘tremolo’, che sgrisor, che delizia,
at pär ‘d veder e toccär ch’ l’erbenn’na quand la ven mossa dal vent
e se podisson sentirla, la ricorda col soäv strument.
‘St’ an l’ è dez ani ch’a gh’éma st’orchestra, e mi sper chi continuon
e ch’ ag sia pu gioven, pu ragàzz ch’ a s’azven’na al mandolén,
pärchè se dovisson perder anca c’la tradiziòn chi, sariss ‘na canajäda:
costi jen cosi chi fan pärta dal nostor desten!
Luigi Sturma
Impressioni di un
accompagnatore ad un concerto dei mandolinisti (Cervia, domenica 23 maggio
2004). Oggi a Cervia si sono esibiti i due Gruppi dei
Mandolinisti di Bologna e di Parma in un unico complesso, diretto dalla Maestra
Maria Cleofe Miotti, "Cleo" soltanto, per le gentili Signore facenti parte del
Gruppo di Bologna. Il Teatro Comunale di Cervia ci ha accolto con grande
gentilezza e disponibilità e, nell’attesa del debutto, gli accompagnatori hanno
potuto visitare parte della graziosa cittadina ma, soprattutto, hanno potuto
ammirare l’interno del piccolo teatro da poco ristrutturato, con appeso alla
volta, abbellita da fregi ed affreschi, un grandissimo lampadario di cristallo. Al momento del debutto il teatro aveva quasi esaurito i
posti disponibili e ciò anche per la presenza di una delegazione di lingua
tedesca, tra cui era presente un rappresentante della stampa che ha scattato
numerose fotografie nel corso del concerto (la Direttrice del Teatro ha detto
che ci farà avere le copie non appena le saranno inviate dal giornalista
tedesco). Dopo le presentazioni di rito, di alcune Personalità e del
Gruppo dei Mandolinisti (tradotte in lingua tedesca dall’interprete presente),
sono entrati i componenti dei due Gruppi con la Maestra Miotti. Dall’alto del palco dove mi trovavo, il colpo d’occhio
spaziava nella sala e sui palchi ma, soprattutto, sui musicisti disposti a
semicerchio, con gli strumenti pronti a trasformare la somma opera di valenti
liutai nelle dolci ed intramontabili melodie del loro repertorio. Ed è così che è avvenuto, ed in alcuni momenti gli
applausi hanno anticipato la fine del brano (sia musicato che cantato). Il
concerto prevedeva pezzi per "plettro solo", ma anche brani con accompagnamento
canoro, della tradizione napoletana, eseguiti dal Maestro Gianfranco Tarsitano,
con controcanto di Franco Ziccardi. E’ certo che le canzoni napoletane (di vecchio stile)
contribuiscono a risvegliare sentimenti di struggente dolcezza ed il Maestro
Tarsitano (Partenopeo verace) le sa interpretare col cuore, ma è anche vero che
senza l’atmosfera creata dall’insieme degli strumenti, suonati con grande
sentimento e professionalità dai due Gruppi di Bologna e Parma, e diretto con
inimitabile professionalità ed eleganza dalla Maestra Miotti, il risultato non
avrebbe potuto essere lo stesso. Infatti il silenzio carico di emozione che si
percepiva fra gli spettatori era palpabile, rotto soltanto dagli scroscianti
applausi al termine di ogni brano. Alla fine, la richiesta dei bis ed i relativi applausi
sono durati alcuni minuti, a conferma della riuscita del concerto. Alcuni
spettatori, in seguito intervistati, hanno dichiarato il loro stupore e la loro
soddisfazione per aver potuto ascoltare per la prima volta un’esecuzione
musicale con soli strumenti a plettro: ed essi hanno inoltre dichiarato che non
avrebbero mai immaginato di poter udire tali armonie. Entusiastica la dichiarazione (per bocca dell’interprete)
da parte della delegazione di lingua tedesca che ha ascoltato rapita
l’esecuzione di tutti i brani, applaudendo con calore. A conclusione debbo dire: GRAZIE PER AVERCI FATTO SOGNARE DOLCEMENTE IN UN MOMENTO
IN CUI I SOGNI SONO COSI’ DIFFICILI – GRAZIE PER LA VOSTRA COSTANZA E AMORE PER
LA MUSICA. Castelli Enzo