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Unico Anello (1600 s.e. -
3019 t.e.) Questo potentissimo e terribile manufatto venne creato da Sauron nelle viscere dell'Orodruin e la sua forgiatura risale all'incirca all'anno 1600 della Seconda Era del Sole. Il suo costruttore riempì l'opera di una parte di se stesso, del suo potere e della sua personalità, sicché l'Anello venne ad avere una sorta di malvagia volontà propria. L'Oscuro Signore fu in grado di portare a termine l'impresa grazie all'aiuto ottenuto dalla stirpe elfica dei Gwaith-i-Mírdain ("il popolo dei fabbri di gemme" nella lingua Sindarin), il cui signore era Celebrimbor, nipote di Fëanor, i quali dimoravano nell'Eregion. Sauron conquistò la loro fiducia camuffandosi e rendendoli partecipi della sua conoscenza generosamente sotto il nome di Annatar, cioè "datore di doni". Essi furono in grado così di creare i diciannove Anelli di Potere, e Sauron fece in modo che l'Unico Anello, il ventesimo, fosse quello Dominante, che assoggettasse il potere degli altri. Quando Sauron indossò l'anello, gli Elfi lo smascherarono immediatamente e dal 1963 si scatenò la guerra tra i due schieramenti. Sauron si impossessò di sedici degli Anelli forgiati dagli Elfi che donò a Nani e Uomini per controllarli. Nei secoli successivi Sauron gettò nel terrore la Terra di Mezzo, nel 2251 apparvero per la prima volta i Nazgûl, o Spettri dell'Anello, i nove uomini corrotti dal potere che l'Unico Anello esercitò su quelli a loro donati da Sauron, ma alla fine, nel 3262, gli uomini di Númenor, divenuti una potenza, sconfissero le sue forze e riuscirono addirittura a catturarlo, ma ne furono irretiti e andarono incontro alla loro distruzione e a quella dell'isola di Númenor, nel 3319. L'Oscuro Signore condivise il fato dell'isola su cui si trovava e perdette il corpo, ma il suo spirito sopravvisse e riuscì a fuggire. Nel 3320 Sauron tornò a Mordor, dove aveva lasciato il suo Anello, costruì la fortezza di Bärad-Dûr (la Torre Oscura) e pian piano riuscì a ridarsi una forma, anche se non più bella come prima, grazie all'Unico Anello. Nove anni dopo Sauron riprese gli attacchi alla Terra di Mezzo, ma Uomini ed Elfi, uniti in Alleanza, riuscirono a sconfiggere le forze dell'Oscuro e dal 3434 Bärad-Dûr venne cinta d'assedio per sette anni, fino a che l'Oscuro Signore in persona, messo alle strette, uscì a combattere, forte dell'Anello che portava al dito. Sauron uccise Elendil e Gil-galad, signori di Uomini ed Elfi, ma Isildur, figlio di Elendil, raccolse Narsil, la spada del padre appena spezzata, e con ciò che restava della lama tagliò l'Unico Anello dalla mano dell’Oscuro. Sauron sconfitto abbandonò il suo corpo e fuggì, imitato dai Nazgûl. Era il 3441, e con ciò si concluse la Seconda Era del Sole. Isildur decise di tenere l'Anello come guidrigildo per la morte del padre e del fratello Anárion, non ascoltando il consiglio di distruggerlo datogli da Elrond e Círdan, ma già il potere del gioiello influenzava le sue scelte, tanto che era per lui impossibile separarsi da esso. Isildur osservò le incisioni sull'Anello sparire lentamente, ora che era stato separato dal suo Signore, ma scoprì anche che se si tentava di scaldarlo a fuoco, quello rimaneva freddo e le incisioni ricomparivano temporaneamente. Egli annotò le sue scoperte. Nell'anno 2 della Terza Era, Isildur e i suoi uomini caddero vittima di un imboscata di alcuni Orchetti a Campo Gaggiolo durante il viaggio verso l'Eriador, dove il sovrano avrebbe governato il regno di Arnor; vedendo che la sconfitta era inevitabile, Isildur, suo malgrado, dovette tentare la fuga. Si tuffò nel fiume Anduin, reso invisibile dal potere dell'Anello, ma questo gli si sfilò dal dito vendicando il suo legittimo padrone, sicché gli Orchetti lo videro e lo uccisero. L'Unico Anello iniziò la sua permanenza nelle acque dell'Anduin, all'insaputa di tutti. Nel 2463, dopo aver atteso per più di duemila anni sul fondo del fiume Anduin, l'Unico Anello viene trovato per caso dallo Hobbit Déagol. Ma suo cugino Sméagol, lì presente, appena vide l'artefatto lo bramò a tal punto da uccidere il compagno, convincendo se stesso del fatto che l'Anello era il regalo per il suo compleanno. Sméagol scoprì presto la capacità dell'Anello di rendere invisibile il portatore e la sfruttò con malignità per saziare tutte le sue curiosità. Si abituò a borbottare da solo e a fare strani versi con la gola per i quali i familiari, che lo evitavano, iniziarono a chiamarlo Gollum. Infine, estenuati dai suoi viscidi comportamenti, lo cacciarono di casa. Vivendo selvaggiamente, Gollum si accorse presto che il Sole gli dava fastidio e decise di rifugiarsi nelle Montagne Nebbiose; così trovò una grotta sotterranea sotto i monti da dove nasceva un torrentello e vi si stabilì nel 2470. Per secoli l'Anello divorò l'anima e il corpo di Gollum che divenne una creatura smagrita, viscida, maligna, con gli occhi fluorescenti abituati all'oscurità, ma in fondo una piccola parte di ciò che era sopravvisse, forse perché non usò più moltissimo l'Anello sotto le montagne, e ciò gli permise probabilmente di non divenire uno spettro. La sua vita si estese comunque innaturalmente. Nel 2941 Bilbo Baggins partì dalla Contea per aiutare i Nani a cacciare il Drago Smaug da Erebor e casualmente arrivò nella grotta di Gollum, dove trovò l'Unico Anello, che nel frattempo era sfuggito dalle mani di Gollum, desideroso di tornare dal suo padrone il cui potere si era risvegliato. Gollum non uccise subito Bilbo, forse perché la sua parte buona risvegliò in lui dei bei ricordi alla vista del visitatore dall'esterno, ed esitò, sicché alla fine Bilbo riuscì a fuggire proprio grazie all'invisibilità donatagli dall'Anello. L'anno successivo Bilbo ritornò nella Contea con l'Anello dopo la sconfitta di Smaug. Nei decenni in cui l'Anello rimase in mano sua, Bilbo resistette al suo potere, perché lo usò poco e per scherzo e perché quando se ne inpossessò, non lo bramò e provò pietà per Gollum, decidendo di non ucciderlo pur avendone avuta la possibilità. La sua vita però venne allungata come era già accaduto a Gollum. Nel 3001 Bilbo compì 111 anni e decise di dare una festa d'addio, dopo la quale partire dalla Contea per vivere a Gran Burrone, lasciando i suoi averi, compreso l'Anello, al nipote Frodo. Gandalf sospettò che il suo fosse l'Unico Anello vedendo la rabbiosa riluttanza dello Hobbit ad abbandonarlo. Bilbo partì e lo stregone fece raddoppiare la sorveglianza della Contea dai Raminghi che già prima vegliavano e cominciò, aiutato da Aragorn, a cercare Gollum, l'unica altra creatura a conoscenza del nome del possessore dell'Anello. In quegli anni Gollum si spinse all'interno di Mordor, ma venne catturato da Sauron, ridiventato nel frattempo una potenza, che venne a sapere della storia dell'Anello tramite interrogatori e torture, senza ancora però scoprire dove si trovasse la Contea menzionata da Gollum. Nel 3017 Gandalf si recò a Minas Tirith e lesse la pergamena scritta da Isildur dove il condottiero descriveva le incisioni sull'Unico Anello che apparivano solo se esposte al fuoco. Gollum fu rilasciato da Sauron e venne catturato da Aragorn nelle Paludi Morte, quindi fu interrogato da Gandalf e tenuto prigioniero nel regno di Thranduil. L'anno successivo Gandalf tornò nella Contea e verificò grazie al fuoco che l'Anello di Frodo era in effetti l'Unico, quindi spinse lo Hobbit a partire verso est portando via il gioiello. Gollum riuscì a sfuggire agli elfi e fece perdere ogni traccia di sé. I Nazgûl scoprirono l'ubicazione della Contea probabilmente grazie a Gríma Vermilinguo e vi giunsero, riuscendo quasi a catturare Frodo. Quest'ultimo raggiunse Brea assieme al giardiniere Samvise Gamgee, a Meriadoc Brandibuck e a Peregrino Tuc, dove conobbe Aragorn e dove infilò involontariamente l'Anello al dito, attirando i Nazgûl. Gli Spettri scovarono successivamente i compagni a Colle Vento e non si ritirarono prima di aver ferito Frodo con un pugnale Morgul. I compagni raggiunsero Gran Burrone dove i Nazgûl vennero spazzati via dalla corrente del Bruinen, dove Frodo venne curato e dove si tenne il Consiglio di Elrond, durante il quale si decise che l'Anello sarebbe stato distrutto poiché nessuno avrebbe potuto usarlo contro Sauron senza esserne irretito. Per fare ciò venne creata la Compagnia dell'Anello, con lo scopo di portare l'Anello fino a Mordor e gettarlo nel Monte Fato, unico luogo dove l'artefatto avrebbe potuto essere distrutto. La Compagnia partì. Nel 3019 la Compagnia viaggiò a sud, attraversò le miniere di Moria, dove anche Gollum si trovava, il quale iniziò a seguirla; sostò a Lórien, dove ricevette nuovi consigli e dove la dama Galadriel seppe resistere al desiderio dell'Anello; seguì la corrente del fiume Anduin fino al prato di Parth Galen, dove Boromir di Gondor, un membro della Compagnia, bramò il potere dell'Anello per il bene della sua gente tanto da attaccare Frodo che gli sfuggì indossando il gioiello. Qui la Compagnia si sciolse. Frodo e Sam, con l’Anello, attraversarono le rocce dell'Emyn Muil dove Gollum venne allo scoperto e fu costretto con la forza e per il suo desiderio dell’Anello a guidare gli Hobbit fino al Cancello Nero di Mordor. I tre attraversarono le Paludi Morte e giunsero davanti al Morannon, trovandolo insuperabile, sicché Gollum si offrì di mostrare un'altra via più segreta. I tre viaggiarono a sud nell'Ithilien e vennero catturati da Faramir e i suoi uomini, il quale non si fece tentare dai poteri dell'Anello e li lasciò proseguire, a costo di contravvenire alle leggi di Gondor. I tre si inerpicano per la via di Morgul fino ad arrivare alla tana di Shelob, dalla quale Gollum si recò di nascosto, abbandonando gli Hobbit, per chiederle di uccidere gli Hobbit, dove Frodo venne avvelenato e poi catturato dagli orchetti. Sam salvò Frodo da Shelob e dagli orchetti e i due proseguirono dentro Mordor travestiti da orchetti tanto da essere scambiati per tali. Seppur allo stremo delle forze, i due raggiunsero il Monte Fato, si inerpicarono e si inoltrarono fin nel cono del vulcano, dove Frodo infine, esausto, disperato e terrorizzato, cedette alle tentazioni dell'Anello indossandolo, rendendo così conscio Sauron del pericolo che l'Unico correva, e dove Gollum riapparve aggredendoli e strappando a Frodo il dito con l'Anello, ma precipitando con il gioiello nella voragine infuocata. Così scomparve l'Unico Anello e con esso il potere di Sauron e degli altri Anelli di Potere. a cura di Glorfindel
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