|
John
Ronald Reuel Tolkien (Bloemfontein, 1892 Bournemouth, 1973) John Ronald Reuel Tolkien nasce a Bloemfontein, Sudafrica, il 3 gennaio 1892 da Mabel e Arthur Tolkien, entrambi inglesi. Il padre muore in Sudafrica solo quattro anni dopo, quando lui era già tornato con madre e sorella minore in Inghilterra. Lanno dopo il termine dei suoi studi secondari muore, a soli 34 anni, anche la madre, che era però già riuscita a trasmettere al figlio la sua passione per le lingue, le fiabe e le leggende; passione che sarà il filo conduttore della vita di John, che fin da adolescente si dilettava a costruire nuovi alfabeti e che grazie alle favole otterrà il suo immenso successo. La sua carriera professionale è
sicuramente notevole: laureato ad Oxford, dopo la
parentesi della prima guerra mondiale combatte in
Francia come Fuciliere vi ritorna per divenire
Master of Arts e per lavorare come assistente
alla stesura del New English Dictionary; ma
ben presto inizierà linsegnamento come professore
di lingua e letteratura anglosassone e successivamente
inglese alle cattedre delle università di Reed, poi
Leeds ed infine Oxford, dove rimarrà, in varie cattedre,
per 34 anni. Egli è inoltre lettore alle università,
ricercatore, scrittore di saggi, traduttore di testi
antichi e medievali, conferenziere. Parallelamente si svolge la sua
vita privata: sposato fin dal 1916 con Edith
Bratt, di tre anni più vecchia di lui, avrà da lei
quattro figli dei quali ci interessa soprattutto
Christopher, il terzo, che dopo la morte del padre
provvederà a riordinare e pubblicare molti suoi scritti.
Anche la moglie, purtroppo, non gli sopravvivrà, morendo
di malattia nel 1971. Tolkien stesso, ormai uno dei
massimi medievalisti e storici anglosassoni, muore alletà
di 81 anni in una clinica privata a Bournemouth, nello
Hampshire, il 2 settembre 1973. Per suo
espresso volere, sulla sua tomba e su quella della moglie
furono incisi i nomi di Beren e Luthien Tinuviel, i due
eroi della prima era simbolo di valore e soprattutto di
un'unione indissolubile: Luthien infatti rinunciò alla
sua immortalità pur di stare con l'amato.Questo semplice
aneddoto esplica perfettamente sia il legame profondo
dell'autore con la moglie che la profonda identificazione
"ideale" col suo fantastico mondo. Ma ovviamente la parte
determinante della sua vita, quella che lo porta ad
essere considerato un grandissimo tra gli scrittori (e
che ha, tra laltro, portato il Signore degli
Anelli ad essere votato libro del secolo), è stata
quella dellautore, del creatore non solo di favole,
racconti, leggende e romanzi, ma addirittura di un intero
mondo, dalla sua genesi alla sua maturità, fino alla
caduta ed al risollevamento, attraverso i millenni; e
soprattutto dei popoli e personaggi che lo popolano e lo
caratterizzano, e delle lingue da loro parlate, descritte
nei minimi termini. Come già accennato, è la madre
che gli trasmette la passione per le leggende e le
favole; il suo interesse per la lingua e la storia
anglosassone lo porteranno a crearne di proprie. Già nel
1917, convalescente per la guerra, inizia a lavorare al
libro dei Racconti Perduti, il futuro
Silmarillion; ma il ciclo ha il suo vero inizio con lo
Hobbit, cominciato nel 30, finito nel
36 e pubblicato lanno successivo. È questo
il nucleo iniziale, sul quale continuerà a lavorare (allinizio
su richiesta
) fino a portare a compimento, nel 1949,
il suo capolavoro, la trilogia Il Signore degli
Anelli, pubblicato poi in due riprese (nel 1954
La Compagnia dellAnello e Le Due
Torri, nel 55 Il Ritorno del Re).
Nel frattempo avrà anche pubblicato gli ottimi racconti
Foglia, di Niggle (1948) e Il
Cacciatore di Draghi (1949). Tra le numerose
pubblicazioni successive si possono menzionare Le
Avventure di Tom Bombadil (opera in versi, 1962) e
Il Fabbro di Wootton Major (1967). Il Silmarillion
(1983) e altri scritti saranno poi pubblicati postumi a
cura del figlio Christopher. Va inoltre menzionato come
Tolkien abbia prodotto anche numerose illustrazioni che,
accompagnate ai testi, ne descrivono perfettamente alcuni
particolari. I suoi libri sono stati pubblicati in molte
parti del mondo e nelle più varie lingue, riscuotendo
enorme successo e vendendo milioni di copie. Le opere di Tolkien attingono a
piene mani dal materiale tradizionale, antico e medievale
per quanto riguarda le figure tipiche (leroe, il
nero nemico
), le ambientazioni (le varie razze, il
variopinto ma estremamente naturale mondo di
Arda) e le tematiche (una su tutte, lepico scontro
tra il bene ed il male); si potrebbe affermare che non ha
scoperto nulla di nuovo. Ma è riuscito lo stesso a
colpire al cuore ed affascinare, intimorire, emozionare
milioni di lettori, e questo grazie ad una mirabile
sintesi di tutti gli elementi sopra descritti, ad una
continua proposta di immagini colorate, emozionanti, ora
epiche, ora desolate, ma sempre dinamiche, ad un
linguaggio ed un intreccio non particolarmente difficili
ma comunque efficacissimi. E soprattutto grazie alla
minuziosa costruzione di un universo che, curato in ogni
dettaglio, ci sembra verosimile, ci affascina, ci
permette di sognare, in fondo, anche solo una piccola
parte nel grande spettacolo di quelluniverso. Opere
principali: The
Hobbit or There and Back Again, 1937 (Lo Hobbit) Relative
alla Terra di Mezzo: The
Letters of J.R.R. Tolkien, 1981 (La Realtà in
Trasparenza) (Chr. Tol.) Histories
of Middle Earth (tutti a cura di Chr. Tolkien): The
Book of Lost Tales, 1984 (Racconti perduti) Storie per
bambini: Bilbo's
Last Song, 1992 (L'ultima canzone di Bilbo) Racconti
brevi: Farmer
Giles of Ham, 1950 (Il Cacciatore di Draghi) Poesie:
The
Adventures of Tom Bombadil and Other Verses From the Red
Book, 1963 (Le Avventure di Tom Bombadil) Traduzioni:
Ancrene
Wisse Saggi:
The
Monster and the Critics and Other Essays (Il Mostro e la
Critica)
a cura di Eorl il Giovane
|
|||||||||||||||