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Menegroth Probabilmente la più grande città mai esistita nella Terra di Mezzo fu lantica fortezza Sindarin di Menegroth. Il Silmarillion ci dice che Thingol e il suo popolo originariamente vivevano nei boschi aperti di Neldoreth e Region. Menegroth non esistette finché, durante la terza era della cattività di Melkor in Valinor, Melian la Maia avvertì Thingol che la Terra di Mezzo sarebbe presto stata turbata dalla malvagità di Melkor. Thingol
aveva in quel tempo dato il benvenuto ai Nani di Nogrod e
Belegost nel suo dominio, e fu occupato in alcuni
commerci con loro. Così chiese ai Nani di belegost di
aiutarlo per costruire una grande fortezza. Il
Silmarillion dice:
I quali [Nani di Belegost] furono
ben lieti di darglieli [aiuto e parere],
poiché in quei tempi erano instancabili e desiderosi di
nuove opere
Sicché, i Naugrim faticarono a lungo e
lietamente per Thingol, ed escogitarono per lui dimore
secondo il modo proprio del loro popolo, profondamente
scavate nella terra. Dove lo Esgalduin scendeva,
dividendo Neldoreth da Region, ivi sorgeva, nel bel mezzo
della foresta un colle roccioso, e il fiume scorreva ai
suoi piedi. Quivi essi fecero le soglie dellaula di
Thingol, e costruirono un ponte di pietre sopra il fiume,
unica via di accesso alle porte. Oltre queste, ampi
corridoi scendevano ad altre sale e camere ben più in
basso, scavate nella viva roccia, tante e così vaste che
quella dimora fu detta Menegroth, le Mille Caverne. Non si
menziona di altre città come questa oltre il Mare, in
Aman. Tuna su Tirion sorgeva alta, e Alqualondë era
posizionata in un porto naturale. Anche Avallonë,
costruita molti secoli dopo, non era nulla al confronto
con Menegroth. La città era unica nella cultura e nella
storia della Terra di Mezzo, unispirazione per la
successiva città di Nargothrond e le aule di Thranduil
nel nord, ma nessuna di queste abitazioni raggiunse la
maestà e la bellezza di Menegroth. Il
Silmarillion scarseggia di parole adeguate per descrivere
la visione che Tolkien doveva avere della città. Scrisse
solamente:
Elfi e Nani assieme, ciascuno secondo la propria
abilità, elaboravano quivi le visioni di Melian,
immagini della miracolosa bellezza di Valinor di là del
Mare. I pilastri di Menegroth erano scolpiti a guisa dei
faggi di Oromë, tronco, rami e foglie, e vi stavano
appese lanterne doro. Ivi usignoli cantavano, come
nei giardini di Lórien; ed erano fontane dargento
e bacini di marmo e pavimenti di pietre multicolori.
Figure scolpite di pennuti e animali terrestri correvano
sulle pareti o sarrampicavano sui pilastri ovvero
facevano capolino tra i rami inghirlandati di molti fiori.
E, col passare degli anni, Melian e le sue ancelle
riempirono le sale con drappi tessuti ove erano
raffigurate le imprese dei Valar e molte cose accadute in
Arda fin dalle origini, nonché ombre di cose ancora a
venire. Era quella la più bella dimora di ogni re che
mai fosse stata ad est del Mare. Ma
Menegroth non fu mai completamente finita. In tempo
Thingol costruì arsenali per i suoi guerrieri, e dopo
che Morgoth distrusse i reami dei Noldor, Thingol fece
costruire stanze laterali per i Nani di Nogrod e Belegost
quando i loro forti compagni visitarono la città. Menegroth
stessa non era completamente sotto terra. Le terre vicino
le colline erano apparentemente molto usate dagli Elfi.
Il grande albero Hirilorn si ergeva nel giardino nel
versante settentrionale del fiume. Thingol volle che
fosse costruita una casa per Luthien tra i rami dellalbero,
ma anche Melian sedeva sotto i rami sospesi. Turin giunse
da loro in questo giardino quando decise di lasciare
Menegroth. Quando Saeros tese lagguato a Turin, luomo
era sulla via settentrionale, cercando di ritornare in
marcia. Nessuno sentì il loro combattimento, ma Turin
inseguì Saeron indietro verso il fiume, e poi molti Elfi
lo sentirono (e giunsero correndo per vedere cosa fosse
successo). La
stanza più grande di Menegroth doveva essere la sala di
Thingol, della quale si hanno solo rapidi sguardi nella
storia. Beren
fu condotto in quella sala da Luthien, e lì fu faccia a
faccia con Thingol e Melian sui loro troni. La sala era
piena dei più valorosi comandanti e guerrieri del
Doriath. Il Re dei Sindar in tutta la sua potenza doveva
apparire come più forte di tutti i re dei Noldor nella
Terra di Mezzo. Ma il
tempo giunse alla fine quando Menegroth fu distrutta. La
città fu indebolita nella contesa tra Thingol e i Nani
di Nogrod, che lo trucidarono nelle camere che lui aveva
fatto costruire per loro. I Nani combatterono alla loro
maniera nella città ma solo due di loro ritornarono
salvi a Nogrod. E poi unarmata di Nani marciò sul
Doriath, e Menegroth fu presa e saccheggiata. I suoi
tesori furono rubati e molti del suo popolo uccisi. Dior,
nipote di Thingol e suo erede, tentò di restaurare
Menegroth e riportarla allantico splendore, ma i
Sindar sotto Dior erano molto più deboli e più pochi di
quelli sotto Thingol e Melian. La Maia fuggì a Valinor
dopo la morte di Thingol, ed il suo potere non protesse
più a lungo o arricchì il reame. Molti dei grandi
capitani e valorosi guerrieri erano stati uccisi, inclusi
Beleg Cuthalion e Mablung. Fu così
possibile per i figli di Fëanor far entrare un esercito
di Noldor a prendere la città nel giorno di mezzinverno,
lultimo inverno della lunga esistenza del Doriath.
I Sindar che sopravvissero alla battaglia fuggirono a
sud, abbandonando le loro terre e portando con loro pochi
ricordi della più grande delle città. Non ci fu mai più
una città come Menegroth nella Terra di Mezzo, e
probabilmente neanche in Aman
a cura di Tuor
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