Home

I Libri

Dizionario

J.R.R.Tolkien

Popoli della Terra di Mezzo

Approfondimenti

Linguaggi

Immagini

Genealogia

Cronologia

Quiz

Links

Contattaci

  Iscrizioni sulle spade famose 

 

Pungolo

 

Lingua dell’ iscrizione: Sindarin

Sistema di scrittura: Tengwar (Modo del Beleriand)

 

 

 

 

Maegnas aen estar nín - dagnir in yngyl im

[la] punta-aguzza sono chiamata  - [l’] uccisore dei ragni io [sono].

 

O piů semplicemente:

 

 “Il mio nome č Pungolo, sono il flagello dei ragni”

 

maeg  agg. “Aguzzo, appuntito”

nass  n.  “punta”

aen estar  v. “č chiamata”

nín  pron. Dat. “me, a me”

dagnir  n. “flagello, uccisore”

in yngyl  n. “dei ragni; cfr. ungol “un ragno”

im   pron. “io” 

 

 

Glamdring

 

Lingua dell’iscrizione: Sindarin

Metodo di scrittura: Cirth

 

 

 

 

Glamdring 

Turgon aran Gondolin tortha gar a matha 

i vegil Glamdring gűd dae[dhe]lo[th], dam an Glamhoth 

 

Glamdring
Turgon Re [di] Gondolin brandisce, possiede e maneggia 
[la] spada Glamdring, nemica [del] reame di Morgoth, martello de [la] orda chiassosa

 

 

O piů semplicemente:

 

 

“Turgon, Re di Gondolin, brandisce, possiede e maneggia la spada Glamdring, nemica del reame di Morgoth, martello degli Orchetti”

 

 

aran n. “re”. 

tortha v. “[egli] maneggia, brandisce”; cf. tortha- “brandire”. 

gar v. “[egli] possiede”; cfr. gar- “tenere, avere”. 

matha v. “[egli maneggia]”; cfr. matha- “carezzare, sentire, utilizzare, maneggiare”. 

vegil n. “spada”; forma lenita di megil.  

gűd n. “nemico”

daedheloth n. “Reame di Morgoth” lit. “grande paura”; cfr. daer “grande”, mut. dheloth č la forma lenita di deloth “ripugnanza”. E’ interessante che nell’iscrizione questo nome č trascritto come daelo. Potrebbe essere un’omissione intenzionale per non invocare il nome impronunciabile. 

dam n. “martello”. 

an prep. “a, per”. 

Glamhoth n. “orda chiassosa; Orchetti”.

 

 

 

 

Coltello da caccia di Aragorn

 

 

Lingua dell’ iscrizione: Sindarin

Modo di scrittura: Tengwar (Modo del Beleriand)

 

 

 

Gűd daedheloth 

 

Nemico [della] grande paura 

 

 

O piů semplicemente: “Nemico del Reame di Morgoth”

 

 

gűd n. “nemico”

daedheloth n. “grande paura”; cfr. daer “grande”, delos “aborrimento”

 

 

Spada di Arwen

 

 

Lingua dell’ iscrizione: Sindarin

Modo di scrittura: Tengwar (Modo del Beleriand)

 

 

 

Aen estar Hadhafang i chathol hen,
thand arod dan i thang an i arwen.

 

E” chiamata distruggi-orda questa spada dalla lama larga, [una] difesa nobile contro la [nemica] orda per [una] nobile donna


questa ultima riga č stata lasciata per via di carenze di spazio

 

Idril i hel en aran Gond Dolen 

 

Idril, figlia del Re [della] Rocca nascosta [Gondolin]

 

aen estar  v. pres. “č chiamata”

Hadhafang n. “distruggi-orda”

i chathol  n. “la lama della spada”

hen pron. “questa”

thand n. “scudo; difesa”

arod agg. “nobile”.

thand n. “scudo; difesa”

dan  adv. “contro”

i thang n. “l”orda [in questo caso: “ l’orda nemica ”

an prep. “per”.

i arwen n. “la nobile donna” (confronta con il nome Arwen)

Idril n. un nome

i hen n. “la figlia”; forma lenita di sel

en aran n. “del re”.

Gond Dolen n. “Rocca nascosta” (confronta con il nome Gondolin).

 

Aiglos, la lancia di Gil-galad


Lingua dell’ iscrizione: Sindarin

Modo di scrittura: Tengwar (Modo del Beleriand)

 

 

 

 

Gil-galad ech vae vaegannen matha,

Aith heleg nín i orch gostatha;

Nin cíniel na nguruthos

Hon ess nín istatha: 

Aiglos

 

“Gil-galad possiede una spada ben fatta, 

L”Orchetto temerŕ la mia punta di ghiaccio;

Quando mi vede, impaurito dalla morte

Conoscerŕ il mio nome:

Aiglos” 

 

 

Gil-galad n. nome del Re supreme degli Elfi nella Seconda Etŕ.

ech n. “lancia”

vae adv. “bene”   

vaegannen agg. “ben fatta”

matha v. “[egli] maneggia, possiede”; cfr. matha- “carezzare, sentire, utilizzare, maneggiare” 

aith n. “punta della lancia”.

helegnin agg. “di ghiaccio”.

i orch n. “l’ Orchetto”.

gostatha v. “avrŕ molta paura, temerŕ “; cfr. gosta- “avere molta paura”.

nín pron. “il mio”.

nin pron. “me”.

cíniel v. perf. “avere visto”; cfr. cen- “vedere”.

na nguruthos adv. “impaurito dalla morte”.

hon pron. “egli”.

ess n. “nome”.

nín pron. “mio”.

istatha v. “conoscerŕ”; cfr. ista- “conoscere”

Aiglos n. “punta di ghiaccio”

 

 

 

 

Narsil, la spada di Aragorn

 

 

Lingua dell’ iscrizione: Quenya

Modo di scrittura: Tengwar

 

 

 

Narsil essenya, macil meletya; 

Telchar carnéron Návarotesse 

 

“Narsil [č] il mio nome, [una] potente spada; 

Telchar mi fece a Nogrod” 

 

 

Narsil n. “Rossa [e] bianca [fiamma]” secondo l’ Appendice de Il Signore degli Anelli; cfr. Anar “Sole” e Isil “Luna”.

essenya n. “mio nome”; cfr. esse “nome”, e suffisso possessivo -nya “mio”. 

macil n. “spada”. 

meletya agg. “potente”.

Telchar n. nome di un fabbro dei Nani di Nogrod

carnéron v. “egli mi fece”; da carne-ro-n “fece-egli-me” 

Návarotesse n. Loc. “a Nogrod”; la forma Návarot č una traduzione in Quenya del nome Sindarin Nogrod

 



tratto da www.elvish.org.


traduzione a cura di Gil-galad


<< Indietro









Copyright © Il Fosso di Helm- Tutti i diritti riservati
E' severamente vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo sito
se non dietro autorizzazione del webmaster