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  Le analogie tra Tom Bombadil e Beor


Chiunque abbia letto Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit si ricorderà sicuramente di Tom Bombadil e Beor. Entrambi sono personaggi dalle caratteristiche singolari, che non hanno né in un racconto né nell’altro un ruolo di primo piano. Seppur diversi tra loro, le figure di Bombadil e di Beor hanno vari aspetti in comune, che li rende sorprendentemente similari, se non apparentemente, almeno dopo una più accurata analisi delle loro abitudini e delle loro peculiarità. Iniziamo dal motivo per cui Tolkien abbia deciso di inserire tali personaggi nei suoi due racconti, visto che entrambi hanno, come già accennato, un ruolo irrilevante.
Sembra che Tolkien abbia voluto che tali personaggi comparissero per “spezzare” la tensione e per allontanare il pensiero del lettore e dei protagonisti stessi dai propri cupi pensieri. Basti pensare a Tom Bombadil che viene incontro ai quattro Hobbit sperduti nella Vecchia Foresta e in preda al panico de Il Signore degli Anelli, o alla compagnia guidata da Thorin Scudodiquercia e Gandalf che si accinge a compiere un difficilissimo e altrettanto pericoloso attraversamento di Bosco Atro in Lo Hobbit. In ambedue le situazioni i due personaggi compaiono per allietare le menti e i cuori dei protagonisti delle vicende: a casa di Tom Bombadil i quattro Hobbit si sentono al riparo dalla malvagità della Vecchia Foresta, e a casa di Beor la Compagnia che va verso Erebor ritrova il coraggio per attraversare Bosco Atro. Tolkien sembra porre questi personaggi sulla strada dei protagonisti anche per aiutarli a compiere le loro imprese; non è un caso che Tom Bombadil viva in mezzo alla Vecchia Foresta, probabilmente l’ostacolo più difficile da superare per i quattro Hobbit, mentre Beor accolga la Compagnia di Thorin proprio prima del pericolosissimo Basco Atro. In entrambi i casi, Tom e Beor aiutano i protagonisti con dei suggerimenti e dei consigli: Bombadil suggerisce ai quattro Hobbit come uscire dalla Vecchia Foresta, e Beor consiglia alla Compagnia di non bere dalle acque del Fiume Incantato. I consigli di questi due personaggi sono dovuti alla loro saggezza e alla loro conoscenza della natura circostante, altra caratteristica che li accomuna: mentre Tom Bombadil si definisce messere di bosco, acqua e collina, Beor ama gli animali, che addomestica e tratta come fossero persone normali.
Ma le similitudini tra Beor e Tom Bombadil naturalmente non finiscono qui: sembra che entrambi vivano in un clima quasi paradisiaco, distaccati dalla Terra di Mezzo e liberi da ogni malvagità ed arte magica ad essa collegata o da essa proveniente. Mentre Tom Bombadil riesce a vedere Frodo con l’Anello al dito e non è soggetto agli influssi dell’Anello, Beor, secondo le parole di Gandalf, non è soggetto ad altre arti magiche se non alle proprie. Infine è bene fare un accenno ad un’altra peculiarità di Bombadil e Beor: entrambi sono personaggi fantastici, e ciò in una cornice già di per sé fantastica; questo perché, avendo un aspetto umano, hanno facoltà fuori dal normale: Bombadil ha creato un territorio nel quale il male non può entrare ma fuori dal quale egli non sussisterebbe; Beor si può trasformare in un orso dalla forza sovraumana durante la notte. Nel complesso tali personaggi compaiono una sola volta nei rispettivi racconti, e non lasciano più traccia di sé, come se fossero comparsi solo per aiutare i protagonisti e poi, una volta compiuto il proprio dovere, si fossero dileguati.

a cura di Gil-galad


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