.......quando la luna e' alta nel cielo ...tutto puo' succedere...

                                                                                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.....Esiste un posto dove nessuno arriva ....dove niente di terreno esiste...dove io riesco ad entrare...dove sento ..vedo...vivo...dove il silenzio è reale ...vero...lì il silenzio a forme...a colori...gioia...tristezza...odio...amore..

.....il bosco delle castagne....rigogliose le sue piante....ricco di uno splendido sotto bosco....dove tutto ti fa pensare...ti fa vivere.... nel mondo nascosto di quell'amico...quell'amico che la bimba del silenzio ha visto....ha temuto....ha cercato..ha nascosto......ha imparata ad amare....con lui .....la bambina…               ..ha imparato a gioire delle cose piccole....gia...quell'amico piccolo...quell'amico che insegna...a camminare scalzi nella terra fresca ...che ti fa dormire nel silenzio ....nel silenzio del boschetto delle castagne ...dove la volpe ...il cinghiale...

hanno fissa dimora...temuti e rispettati da tutti...inavvicinabili....signori dl bosco..........

...quell'amico piccolo...che....vive......gioca e nasce nella fantasia di tanti...

la bambina.....vestita di bianco....lo incontra...in un pomeriggio di maggio...vicino alla vecchia casa.....dove ...nessuno entra mai…la casa pericolante....dove i soldati un tempo....riponevano le armi...vicina a un tiro a segno....dove loro si esercitavano.....dove troppi fantasmi di quel tempo...

girano e vagano senza meta....solo per ricordare quello che era quel posto.....guai andarci....

la casa abbandonata...coperta da folta vegetazione....i suoi muri...quasi invisibili...

coperti da edera selvatica...che nascondono quasi completamente la vecchia porta ......

la porta chiusa...che la bambina dal vestitino bianco ...il vestitino con le maniche ampie...la scollatura rotonda e scavata....il vestitino che copre le caviglie...con un volante d pizzo sangallo delicato e antico..

i piedi piccoli coperti da calze e scarpe rigorosamente bianche.....la mamma dice ...le scarpette da bambola …che ricordano le antiche scarpe delle bamboline di porcellana...tenute in bella vista...ferme senza vita...nel vecchio mobile antico....le bamboline dal viso come una perla..una perla bianca..pregiata...quel visino senza espressione...fermo...immobile..bellissimo...ma freddo...che non si deve sporcare mai...le bellissime manine....delicate...candide....che stanno li ad aspettare....aspettare....

guai se la mamma sapesse che la bambina si  avventura da sola nel boschetto di castagne...la dove le streghe un tempo accendevano i loro fuochi ...e gli gnomi giocavano a spaventare i passanti....con le loro risa ...ma tutto questo lo diceva la vecchia nonna...per spaventare la bambina.....la bambina...che ...non aveva paura del bosco...ma che andava tenuta lontana da quel posto....

la bambina troppo delicata....la bambina più bella.......

quella vecchia porta ....bastò poco per aprirla....cadde quasi....lasciando intravedere solo...ombre...e silenzio.......

avanzando piano....e come per magia la stanza si illuminò....la luce entrava dalla vecchia porta....il vecchio camino stava li immobile ad aspettare...che ...i pezzi di legno rimasti li chissà da quando...venissero riaccesi....tutto era sporco.....dimenticato.....

per la bambina....quel luogo non era sconosciuto...e neanche temuto.....era importante solo ricordare di non sporcare il candido vestitino...cosi nessuno avrebbe mai capito che lei...si fosse allontanata ....o avesse addirittura disubbidito alla mamma....che le diceva sempre con ordine preciso....perla...non andare nel bosco.

perla...si perla...sua madre...spesso la chiamava così....

strani rumori....quasi bisbigli si udivano nelle vecchie mura....la bambina riusciva a percepire...il rumore del vento...che in quel periodo dell'anno soffiava quasi leggero.....sentiva....e capiva di non essere sola....

li ...nella vecchia casa dimenticata dal tempo c'era qualcuno....qualcuno....non visibile subito....e vinta un po’ di paura...decise

che li sarebbe tornata spesso...e avrebbe trovato chi incuriosito e silenzioso la stava  osservando...

piano…con piccoli passi….quasi volando…la bambina lasciò la vecchia casa …..rigirandosi spesso perché si sentiva spiata…..

la vecchia quercia stava li ….immobile come sempre…il suo tronco grosso….la sorreggeva da secoli…..

la bambina la conosceva bene quella vecchia signora….che le regalava le ghiande …

le ghiande che la bambina raccoglieva e metteva nelle tasche….che sarebbero servite per diventare amica del cinghiale ….

La bambina pensava di portarle …dove il cinghiale dormiva ….voleva fargli una sorpresa al suo risveglio….

Certo lei …sapeva…che se il vento non cambiava direzione..non avrebbe mai potuto avvicinare l’animale…lui si sarebbe accorto delle sua presenza e si sarebbe allontanato…..

Suo padre le diceva sempre ….il cinghiale sente tutto…..ricorda sempre che se il vento soffia forte dietro te…quel furbacchione ti sente e scappa….

Quel giorno il vento era contrario ….non poteva rischiare di essere sentita dall’animale…..la bambina sapeva anche quanto

Il signore di quel bosco potesse essere pericoloso…..decise così di  nascondere le ghiande nel buco che c’era nel tronco della vecchia quercia …..le avrebbe ritrovate li ….e al momento opportuno portate dove il cinghiale solitamente dormiva…

 Dalla vecchia quercia la bambina poteva vedere la casa abbandonata visitata poco prima…..qualcosa la spinse a tornare vicino ad essa….

Difficile spiegare cosa fosse …ma qualcuno …era come la chiamasse….iniziava ad essere tardi…ancora un po’ …poi sarebbe tornata verso casa….

Arrivata di nuovo vicino alla vecchia casa….perla…si accorge di avere sporcato il vestitino…..

Adesso erano guai….grossi guai…..come spiegare alla mamma….quelle macchie di terra…..

Le manine sporche …..

Poco lontano c’era l’acquedotto….con il piccolo ruscello….ma avrebbe potuto lavare solo le mani….

Il vestitino si sarebbe bagnato….ed era stato stirato perfettamente….la mamma avrebbe capito….a perla non rimase altro da fare….tornare in anticipo a casa….

Le lacrime arrivarono subito….la disperazione….di essere scoperta …e non poter tornare presto in quel posto tanto amato..

…..i bambini ….devono potersi sporcare quando giocano…poi se vengono in questi posti i genitori non possono pretendere che rimangano candidi….vero piccola amica mia……

tra i singhiozzi…questo si udì …nel silenzio del bosco….si udiva solo il pianto di perla…e come d’incanto la strana voce…………

perla..si guardò intorno…non c’era nessuno….tutto era come poco prima…..nessuno si era avvicinato…neanche il vecchio signore….il signore che portava sempre le sue capre…vicino al castagneto…..e che la bambina aveva sempre visto….

Quel vecchio signore…che viveva  poco lontano da li ..in una vecchia capanna ….e non tornava quasi mai in paese….

Angelo …questo era il suo nome….aveva una barba bianca …lunga…anche i suoi capelli erano lunghi anche essi candidi come la barba…vestito di sacco….con un lungo capotto….

Angelo era temuto dai ragazzini che avvolte si fermavano a giocare da quelle parti…..

Perla ne era un pochino intimorita…ma solo perché …sentiva parlare di lui da suo fratello….che le diceva sempre…quell’uomo…vive solo con le capre e odia i bambini…

Intimorita…si…solo intimorita…visto che…il vecchio signore.quando la vedeva….le sorrideva sempre e andava via  tranquillo…….

Angelo….il vecchio signore non era  lì ….ma ..allora chi aveva parlato…chi aveva udito perla nel silenzio del bosco….

Continuando a guardarsi intorno e tirando su con il nasino….si chiedeva chi potesse essere….chi aveva parlato…..

Qualcosa si mosse…vicino alle vecchie mura…forse un furetto …penso perla…visto che li …nel boschetto ne aveva visti tanti……sapeva che in quella zona i furetti abbondavano e si muovevano tra le foglie…camuffandosi…per non essere visti…

I pochi pastori della zona…li temevano…nonostante fossero piccoli e all’apparenza innocui….i furetti avevano la capacità di uccidere i piccolini delle pecore…..e cibarsi delle loro carni….

 Chissà forse era un furetto continuava a pensare la bambina…ma i furetti non parlano….e lei era certa che  di questo….

Era certa di aver sentito quella voce…..la voce ….che si rivolgeva a lei…..

Ormai era tardi ….doveva rientrare a casa….il vestitino era sporco….la mamma l’avrebbe sgridata tanto…..le lacrime continuavano a scorrere nel viso….

Ed ecco come d’incanto….perla ….vide …chi le aveva parlato….

Stava li seduto ….in un tronco curvo….vicino alla vecchia casa….le gambe a penzoloni….le mani su quel viso birichino…

Il buffo personaggio la osservava….

Il cuore di perla …iniziò a battere forte….la paura ….iniziò ad arrivare….ricordava i racconti della nonna….le diceva sempre…nel bosco vivono dei piccoli uomini….che spaventano chi li vede….

Quello che perla vedeva …li…seduto nel tronco….era un piccolo uomo….piccolo veramente piccolo…..

Devo allontanarmi ….pensò subito la bambina….devo scappare…in quel momento rimpianse di non aver  ascoltato quello che la mamma e la nonna le dicevano……

Fece per allontanarsi…..ma …il buffo piccolo uomo …inizio a parlare…..

Ciao….piccola….non avere paura….io sono Fidel…..ti aspetto qui domani…non devi avere paura di me….

Correndo…perla…continuava a pensare…al piccolo uomo…e …alle parole…che aveva sentito….

Strano…ma sentiva di non aver paura…forse…si…forse sarebbe tornata domani  nel castagneto….

Arrivando verso casa….non pensò più al vestito sporco…ma solo all’incontro che aveva appena avuto….

Entrando a casa …perla…chiamò subito la sua mamma….e piangendo…le disse..di aver sporcato il vestito…

La mamma…la guardò…e sorridendole le disse…il tuo vestito non è sporco…vedi….sei stata brava….

La bambina…guardò il vestito…effettivamente…non era più sporco….quindi penso bene di non dire niente alla mamma…

La mamma si sarebbe arrabbiata…e non avrebbe creduto…a quello che la bambina aveva visto….

La sera…. nel suo letto…perla….pensò all’incontro con fidel….

Fidel…il piccolo uomo…che le aveva parlato…e aveva …ripulito il suo vestito…perla pensò….fidel è magico…

Il piccolo uomo…perla riusciva a ricordare …il suo viso….

Gli occhi vispi…il naso aquilino…la barba quasi bianca…lo strano cappello …le ricordava il cappello di babbo natale….cambiava solo il colore…fidel aveva i colori del bosco…vestiva di verde come le chiome delle piante e il suo capello…la giacca e gli scarponi erano del colore dei tronchi…..era piccolo…ma pensò perla…aveva il viso di un nonno…non era poi così giovane….

Con questo pensiero perla…si addormentò quella sera…voleva rivedere il suo amico…si…finalmente sapeva di aver trovato…un amico…un amico che viveva nel bosco…nel castagneto….e lei sarebbe tornata li presto…prestissimo…domani…lui…fidel l’aspettava lì…e lei non aveva paura….sapeva che …non avrebbe più avuto paura di quella voce…..la voce dello gnomo del castagneto….era felice…..buona notte perla…sogni d’oro…..era fidel che…le augurava…di dormire serena….

Si svegliò presto quella mattina…sentiva…la mamma in cucina…i suoi fratelli…che dormivano vicini a lei…

Era felice…e aveva un solo pensiero…andare nel castagneto…si…nel pomeriggio …perla….sarebbe tornata…in quel posto magico….e avrebbe cercato fidel….

Quella mattina….perla…si rese conto di quanto desiderava rincontrare quel buffo personaggio…il tempo non passava mai…

Aveva una gran voglia di raccontare a qualcuno cosa le era successo….ma non lo fece…sapeva…che comunque nessuno le avrebbe creduto…forse qualcuno c’era….si…qualcuno le avrebbe creduto…il suo nonno….che le raccontava spesso storie strane…e di lui perla sì fidava….ma….per il momento non avrebbe raccontato niente….Era il suo segreto…il suo mistero….

Come tutti i pomeriggi…perla si recò a far visita alla nonna…..un saluto veloce ….una piccola bugia…e …poi…di corsa verso il piccolo bosco delle castagne….

Erano le quattro del pomeriggio quando perla arrivò al castagneto….il silenzio regnava sovrano….strano …gli uccelli non cantavano….perla pensò…dormiranno tutti….

Camminando lentamente perla….si avvicinava alla vecchia quercia….dove aveva nascosto le ghiande….penso di vedere dentro al buco nel grande tronco ….aveva con se delle mandorle…le avrebbe nascoste nello stesso posto….sorrideva…e pensava…chissà quanto piaceranno al cinghiale….quando le mangerà….

Il tempo di prendere le mandorle dalle tasche del vestito….ed ecco una manina….venire fuori dal buco del tronco….perla indietreggio un attimo….decisamente era un po’ spaventata….

In quella mano così piccola ci stava una ghianda….perla pensò…è fidel…non ebbe il tempo di dire niente….perché la voce familiare ….le disse….ciao perla….cercavi le ghiande….adesso perla aveva davanti a se il piccolo uomo…affacciato nel buco del vecchio tronco…la bambina….lo guardava sempre più incuriosita….ma non riusciva a parlare…

Su fammi sentire la tua voce…disse fidel…avevo detto….che non dovevi aver paura di me…io sono un tuo amico…

Per perla quello fu un momento magico…perché inizio a parlare…fu molto semplice dire….ciao fidel…sono venuta qui nel castagneto…per portare le mandorle per il cinghiale….

Sei venuta solo per questo piccola disse fidel….perla rispose…con un sorriso…no…volevo rivedere anche te…

Ti stavo aspettando…ben arrivata……..perla e fidel si guardarono intensamente negli occhi…la bambina sapeva che non avrebbe mai dimenticato quegli occhi…..quello sguardo….non aveva più paura….finalmente non aveva più paura….

Vieni  perla ….sediamoci qui vicino al tronco della quercia…disse fidel….perla …provò un’emozione fortissima….adesso era li seduta e lo gnomo era talmente vicino a lei…che poté toccarlo…lui posò la sua manina  su la mano di perla…era calda …la mano di fidel era calda….si guardarono ancora…ed entrambi sorrisero….perla pensò…vorrei stringere questa manina…

Fidel….prese il mignolo di perla ….lo strinse forte con la mano…aveva capito qual’era il desiderio della bimba….restarono così per un po’…chissà pensava perla…se gli gnomi danno i bacini….fidel lasciò il dito di perla…la guardò negli occhi e le disse…prendimi in braccio….la bambina obbedì….fidel si avvicinò alle guance di perla…e le diede un bacino…piccolo….così come era piccolo lui….perla ….prese  il visino tra le manine e fece altrettanto…risero ancora….

Quel pomeriggio passò così….non dissero molto…ma sapevano….di rivedersi presto….il giorno dopo….

Si…il giorno dopo…sempre se perls riuscisse ad uscire da casa…con la solita scusa della nonna…sicuramente sarebbe riuscita a fare qualcosa a costo di dover raccontare una bugia…

Perla aveva bisogno di sapere tante cose che riguardavano il nuovo amico…quindi incontrarlo era importante…

Quella mattina …il pensiero di perla tornava spesso a fidel …alle ultime parole che lui aveva detto….

…io ho scelto te in questo mondo….ti chiamerò nisim,,,che vuol dire amore infinito….

Il silenzio quel pomeriggio regnava sovrano…il piccolo uomo parlava…la voce era calda…consigliava…insegnava la vita…si poteva solo ascoltare…trarre grande insegnamento…un bagaglio di esperienza in quel piccolo corpo…tutto sarebbe servito…la bambina sarebbe cresciuta…l’amico non sarebbe sparito…ma lui diceva è questo il momento di iniziare ad imparare

Perla lo osservava…certo lo ascoltava anche…ma la sua più grande curiosità..erano le piccole mani  di fidel…così piccole… ma infinitamente grandi per quello che riuscivano a dare…esse si muovevano a ritmo di musica mentre lo gnomo parlava…sembrava parlassero anche loro…e mentre perla le osservava..lui fidel…come se le avesse letto i pensieri..le disse…

Ricorda sempre che le mani sono un bene prezioso esse parlano..tieni sempre cura delle tue mani….fai in  modo che esse possano dare sempre qualcosa a chi le vede….avvolte perla non capiva cosa lui le dicesse…e lui ripeteva sempre …testona un giorno ti servirà tutto quello che ti dico adesso….

 

                                          
...........il seguito al prossimo episodio....... arrivederci a presto...Grazie.
                                          

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