Waimea 1986 |
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Per anni tutti i surfisti di un certo calibro hanno cercato l'onda "estrema", l'onda della vita, chiedendosi quando si può dire che un'onda è grande o se è troppo grande per essere cavalcata. La baia di Waimea sull'isola hawaiiana di Ohau, insieme a Makaha è una località leggendaria per le big waves, o come le chiamano qui "blue birds". A Waimea come a Makaha ci sono onde create da scogliere situate al largo di ripidi promontori e ciascuna ha i suoi giorni mitici ed è in queste giornate di gloria che vengono a cimentarsi con questi mostri marini alcuni tra i più grandi surfisti. A volte, anzi molto spesso, le loro imprese vanno al di là del credibile, quasi al limite della sopravvivenza. Quando il grande Mark Foo sfidò la baia di Waimea nel gennaio del 1986, fu nella migliore delle tradizioni degli attacchi alle grandi onde, tradizione che comprende oltre l'essere calato da un elicottero al di là dei frangenti, essendo impossibile raggiungere la line up remando con le braccia, anche l'essere salvato dallo stesso elicottero a fine giornata. Tutto quel giorno era previsto tranne l'anomalo set di onde che spazzarono la baia, onde a detta dei numerosi testimoni, alte 15 metri! | |
Disse poi Foo: "ho remato con le braccia superando un'imponente onda di oltre 7 metri, ed era lì... la più grossa che avessi mai visto. La cosa buffa è che credo di essere scoppiato a ridere... era veramente incredibile trovarsi faccia a faccia con un frangente del genere." Foo per questa volta sopravvisse, l'elicottero lo riportò a casa. Non fu altrettanto fortunato a Mavericks nel 1995. Acqua scura, fondale roccioso e parecchi squali, questo spot californiano è forse più pericoloso di Sunset o Waimea. Mark morì su di un'onda di 15 piedi per lui normalissima, una di quelle che aveva cavalcato già migliaia di volte. | ||