Onde e schiuma |
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Sean Gibson |
Esistono tre forme di frangenti: montanti, a versamento e a caduta. I flutti detti montanti si producono in acqua relativamente profonda in spiaggie ripide e risalgono la battigia senza versarsi nè frangersi. Evidentemente questo tipo di onda a noi surfisti non interessano un granchè. Quelli a versamento si formano invece sopra un fondale in graduale pendio. L'onda si innalza, l'angolo di cresta si riduce a meno di 120°, ma l'onda libera energia molto lentamente. Questo tipo di onde hanno sempre superfici concave sia sul fronte che sul dorso. I frangenti a caduta sono quelli che più tipicamente rappresentano la manifestazione più dinamica ed impressionante dell'azione dell'onda nel mare. I dorsi teondeggianti e i fronti fortemente concavi si formano dove per una brusca diminuzione del fondale davanti all'onda si crea una grande mancanza d'acqua che provoca delle correnti molto forti nel cavo causate dall'acqua che precipita verso riva per riempire la cavità che si va formando al di sotto della cresta. La massa turbinante d'acqua (il tubo) circonda l'aria spesso imprigionandola e comprimendola fino a farla esplodere creando il classico spruzzo di acqua e schiuma che tanto amiamo. I surfisti, ma anche molti animali come delfini e foche, riescono a "cavalcare" l'onda grazie alla risultante di tre forze: il peso complessivo (per es. surfista e tavola), la galleggiabilità del mezzo (la tavola) e la spinta del pendio (l'angolo del fronte d'onda). Quando questa spinta è superiore alla resistenza dell'acqua la tavola e il surfista si muovo circa alla stessa velocità dell'onda. Per riuscire a scivolare sull'onda il surfista deve saper tenere la tavola in movimento e il peso in equilibrio in modo che la spinta del pendio fornisca forza motrice proprio quando l'onda passa sotto la tavola. Una volta sull'onda il surfer può raggiungere una velocità perfino superiore a quella dell'onda stessa, scivolando lateralmente attraverso il fronte. Non tutte le spiagge e i fondali si prestano a creare onde adatte per il surfing. L'onda perfetta per essere surfata è quella che viene rifratta in modo tale da concentrare la sua forza in una data area, e successivamente si srotola lateralmente sopra un basso fondale (o una secca) con un fronte estremamente concavo. Quando la sua cresta ricade in avanti verso il cavo, può produrre formazioni simili a tubi o "barili". Le configurazioni locali del fondale determinano la forma finale dei frangenti creando vari tipi di rottura d'onda. Spiagge sabbiose relativamente dritte con un lieve pendio (per es. la Versilia) creano un particolare tipo d'onda che rompe su secche o depositi di materiale mobile e soggetti a spostamento. Le formazioni sottomarine come le barriere coralline o le scogliere rocciose creano frangenti che rompono più o meno bruscamente ed in una grande varietà di forme a seconda della forma, della profondità e della dimensione dell'ostacolo. Banzai Pipeline al largo dela North Shore di Oahu alle Hawaii è un classico esempio di frangente da scogliera; onde lunghe formate da tempeste in pieno Oceano Pacifico che si irradiano verso N-O, escono dall'acqua profonda colpendo la barriera corallina a più di un Km al largo.Le onde si alzano ripide sopra la scogliera di Banzai vicino a riva con poca perdita di energia. Onde giganti vengono spinte in alto dalla improvvisa muraglia di corallo e di colpo nel cavo non c'è acqua sufficiente per completare il profilo d'onda. Il fronte diventa concavo come una specie di condotto orrizzontale (da qui il nome Pipeline), la cresta diventa un labbro d'acqua che cade in avanti a completare la forma cilindrica dell'onda. A questa dinamica vanno aggiunti: la forma della scogliera angolata in direzione opposta alla riva che fa sì che l'onda si srotoli a sinistra e meno spesso anche a destra, e la direzione dominante del vento che soffia quasi sempre da terra direttamente sul fronte dell'onda facendo diventare questi mostri marini ancora più incavati prima di rompersi. E' impossibile concepire un'onda più perfetta di questa! |
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