Le Origini

 

Il vento è il caro

amante dell'onda;

il vento

 rimesta dal fondo

 onde schiumanti.

J.W Goethe

    Le onde del mare sono in genere prodotte da tre cause naturali: il vento, i moti sismici e l'attrazione gravitazionale di luna e sole. Vengono tutte e tre genericamente indicate come onde di gravità, in quanto una volta generate è la gravità la forza che agisce su di loro.
    Tralasciando gli "tsunami", cioè le onde causate dai terremoti che noi surfisti cavalchiamo solo con la fantasia, e le onde di marea troppo lente da osservare come onde, quelle più comuni e più visibili sono quelle create dal vento. Ma Come fa il vento a generare le onde? Il primo meccanismo nella genesi di onda è l'attrito tra l'atmosfera e la superficie del mare. Un filo di vento di solo due nodi, solleva sulla superficie liquida delle minuscole increspature. Se il vento cala queste ondine infinitesimali spariscono immediatamente a causa della tensione superficiale dell'acqua che tende sempre a ristabilire una superficie relativamente piatta e liscia. Ma se il vento continua nella sua opera per un tempo relativamente lungo, allora queste increspature cominciano a crescere e continuano a farlo finchè il vento non cessa di soffiare. In realtà il vento più soffia più è agevolato nel trasferire la propria energia al mare perchè più la superficie è irregolare e frastagliata più il vento trova dove esercitare la sua pressione. Le increspature si trasformano così in maretta. Sotto la continua pressione del vento, le onde continuano a crescere fino a diventare cavalloni, ma c'è un limite oltre al quale l'onda comincia a rompersi in candidi fiocchi bianchi. Questo limite altro non è che la ripidità, cioè il rapporto tra l'altezza di un'onda e la sua lunghezza. Per esempio, un'onda con lunghezza 2 m avrà una cresta di non più di 30 cm, il rapporto è di 1:7.

    Le dimensioni di un'onda dipendono da tre fattori: la velocità del vento, la sua durata e l'estensione di mare aperto su cui soffia il vento, il famoso fetch. Se il vento è abbastanza forte e ha una durata significativa, le onde generate risultano essere di discrete dimensioni. Un esempio a noi vicino è il Maestrale quando soffia costante sulla costa occidentale della Sardegna.

    Esiste comunque un limite alla quantità di energia che l'atmosfera può trasferire al mare, raggiunto il quale i cavalloni sono ormai completamente sviluppati e maturi. Secondo alcuni modelli matematici un vento che soffia a 30 nodi su di una superficie di mare significativamente grande per almeno una giornata, sviluppa onde alte dai 4 ai 9 m!