Beastie Boys 1981 New York, USA

 

Sono stati il primo gruppo bianco ad incidere un disco Hip Hop. Era l'86 e con Licensed to Ill i tre ragazzi di NY si impossessarono del linguaggio dei neri più arrabbiati, tirandosi dietro l'accusa di pirateria. Eclettici, capaci di campionare ogni suono graviti intorno ai loro giradischi, i Beastie Boys hanno rinnovato il linguaggio del Rap diventando un punto di riferimento per artisti di ogni razza e schieramento musicale. Merito di un' attitudine ad attraversare senza fatica l'Hip Hop della vecchia scuola, portandosi dietro influenze heavy metal, passioni jazz ed un'esauribile gusto alla sperimentazione. Hanno ricordato a tutti che l'Hip Hop non è solamente una questione di razza.

Giudizio F.S.T.: Deviazioni punk e tinte funky-jazz (Sabotage e Get It Together), psichedelia anni '70 (Shambala), chi crede che il Rap sia solo rime e campionamenti rimane al palo.

Mano Negra 1986 Parigi, Francia

Il nome l'hanno preso da un gruppo anarchico andaluso, e l'anarchia è l'esatto termine per definire la loro musica, detta Patchanca, una specie di calderone nel quale confluiscono gli ultimi echi del punk e le sonorità della società multirazziale parigina nella quale vivono Manu Chao, Toni Chao e Santiago Casariego, i tre fondatori della band. Vale a dire rock, rap, rai, chanson francaise e flamenco. Cinque gli album pubblicati che danno al gruppo una straordinaria popolarità sopratutto in Sudamerica. Dal vivo sono fantastici, Manu Chao da solista ne è diventato l'erede testamentario.

Giudizio F.S.T.: Almeno dieci stili musicali e lingue diverse, sono loro i globalizzatori che vogliamo!

 

Rage Against The Machine 1991 Los Angeles, USA

 

Hanno rafforzato il rock degli anni '90 recuperando parole come "imperialismo" e "lotta di classe". E per raccogliere idee restate lontane dal music business per troppi anni, il chitarrista Tom Morello, cresciuto tra Led Zeppelin e MC5, ha mischiato insieme ai suoi compagni rime hip hop e rabbia heavy metal. Pur incidendo dischi per le multinazionali, i RATM hanno riportato la musica sulle trincee dell'opposizione. A gente narcotizzata dal consumismo hanno regalato pezzi come "Killing in The Name" con cui urlare la necessità di non abbassare la guardia. Suoni duri che fanno alzare in piedi e protestare, parole che mitragliano idee che non risparmiano niente e nessuno, dal governo ai mass media.

Giudizio F.S.T.: Rock e politica possono viaggiare ancora insieme. I RATM hanno scritto il nuovo manifesto del rock che non ha paura di confondersi con la politica e la protesta militante. Grandi!

Red Hot Chili Peppers 1978 Los Angeles, USA

 

Si formano in California in piena rinascita del movimento psichedelico, vent'anni dopo la Summer of Love. La band, che mescolava la sensualità carnale funk con la rabbia punk, si contraddistinse nel primo periodo per le provocazioni sessuali e per la pericolosa convivenza con l'eroina, e visse il suo momento cruciale alla fine degli anni '80, quando vicende drammatiche come la morte di Hillel Slovak, l'addio di Irons e la crisi di Kiedis, portarono al quasi scioglimento della band. L'arrivo di un nuovo geniale chitarrista, John Frusciante ricompattò i RHCP dando vita ad un nuovo sound assolutamente inconfondibile. Il loro rock ibrido ha creato innesti impensabili tra musica bianca e nera.

Giudizio F.S.T.: I RHCP sono quanto di più miscelato si possa avere in campo musicale. Rock, pop, funky e rap con escursioni nel puro hard rock, senza dimenticare i temi sociali come l'emarginazione (Under The Bridge) ed il problema della tossicodipendenza. Vi ricordate la piccola apparizione di Kiedis in "Point Break"?

Pearl Jam 1991 Seattle, USA

Agli inizi degli anni '90 il rock non godeva di buona salute. Il grunge rappresentò la rinascita di un sound duro e passionale, figlio dell'hard rock e del punk conquistò una generazione che nella voce vibrante di Eddie Vedder riconobbe le proprie pulsioni. Attorno a lui si riunì una band compatta ed energica nata dall'esperienza della scena indie delle band di Seattle in grado di produrre canzoni di grande impatto. Epico come l'aggettivo che accompagna il racconto di piccoli eroi perdenti da "Jeremy" a "Nothingman".

Giudizio F.S.T.: In un'epoca di videoclip e concerti a metà strada tra circo e baraccone, hanno ridato vigore al rock da palco con grandi esibizioni live. Per noi il disco fondamentale è "Vitalogy", il canto del cigno del grunge che consegna all'immortalità un'epoca fondamentale per la storia del rock.

The White Stripes 2002 Detroit, USA

 

Si tratta di un duo veramente fuori da tutti i canoni odierni riguardo lo show-biz musicale. La band, assurda ed almeno inizialmente incomprensibile, è composta solo da chitarra, voce e batteria, senza basso. I due (Jack e Meg White) propongono un rock strano con venature folk americane, pop europeo e blues anni 60/70. Un mix musicale succoso ed intrigante. L'ultimo disco partorito dai nostri si intitola "Elephant" e, udite udite, è stampato oltre che su Cd anche sul vecchio vinile. Da segnalare tra le 14 tracce, "Seven Nation Army", "Ball & Biscuits" ( un blues ruvido di quelli che si sentono solo dal vivo nelle birrerie) e "Hypnotize", un pezzo Ramones-style.

Giudizio F.S.T.: virtuosismi non ce ne sono, ma la band è tosta e soprattutto originale. Oltre alla chicca da intenditori del vinile, il disco è stato prodotto a Londra usando esclusivamente apparecchiature analogiche ed un mitico registratore a 8 tracce. Da non perdere se vi piace la musica ruvida ed essenziale .

Van Halen 1978 S.Francisco, USA

 

Si, siamo ormai dei "vecchietti". La storia discografica dei Van Halen inizia infatti nel lontano 1978 con l'omonimo album. Uscita che ebbe un grandissimo successo scuotendo il mondo della musica tanto che alcuni considerano questo album il migliore in assoluto della band. L'anno successivo uscì 'Van Halen II' e nel 1980 'Women and children first', entrambi album di succcesso. Poco ne avranno invece i successivi 'Fair Warning' (1981) e 'Diver Down' (1982). Nell'84 esce l'album '1984' quello che dette al gruppo la notorietà anche da noi. Dalla band, sino ad allora formata da Eddie Van Halen (chitarra), Alex Van Halen (batteria), Micheal Anthony (basso) e David Lee Roth (voce), si allontana il cantante che viene sostituito da Sammy Hagar con il quale i Van Halen incidono gli albums 5150, OU812, 'For Unlawful Carnal Knowledge' e 'Balance' con poca convinzione. Nel 1998, chiamato per il ruolo di vocalist Gary Cherone (ex membro degli Extreme), esce 'Van Halen III', a tuttoggi l'ultimo album della band.

Giudizio F.S.T.:la musica dei Van Halen è costituita da un hard rock melodico reso unico dai virtuosismi davvero innovativi del chitarrista Eddie Van Halen e dalla potente ed inconfondibile voce di David Lee Roth. Brani come 'Eruption' e 'Jump' hanno fatto in breve tempo il giro del mondo per il modo tecnico di suonare la chitarra e soprattutto per l'uso del tapping, tecnica che Eddie ha praticamente reinventato.

Faith No More 1982 S.Francisco, USA

Nel 1981 Mike"Puffy"Bordin, Billy Gould, Mike Morris e Wade Worthington formano il gruppo dei Faith no man. Un anno dopo quando Worthington fu rimpiazzato dal tastierista Roddy Bottum e Mike "The man" Morris fu espulso, il gruppo prende il nome di Faith no more. Dopo aver provato una serie di cantanti nel 1983 Chuck Mosely si unisce al gruppo. Nello stesso anno arriva Jim Martin al posto del chitarrista Mark Bowen. Il primo album è "We care a lot" dell '85. In meno di un anno il gruppo firma un contratto con la Slash records e nel '87 esce il secondo album "Introduce Yourself." Il conseguente tour porta ai Fnm una buona cassa di risonanza in Europa ma a tour finito il resto del gruppo sceglie di silurare Mosely a causa di problemi con l'alcool. Mike Patton dei Mr. Bungle è il rimpiazzo suggerito da Jim Martin dopo aver ascoltato un demotape della band californiana che mostrava il loro lato death metal. Nel giro di 2 settimane Mike scrive i testi per le canzoni alle quali i Fnm stavano lavorando per "The Real Thing" che esce sei mesi dopo. L'album è un successo e la band va in tour con i Metallica suonanando di fronte ad immense folle. Nel '91 a seguito del successo di "The Real Thing" i Fnm fanno uscire un video dal vivo fatto in Inghilterra "You Fat B**tards". La band ora suona in tutto il mondo offrendo come principale attrazione il loro suono unico e le grottesche, bizzarre esibizioni di Patton. Nell'estate del '92 esce il singolo "Midlife Crisis" dall'album "Angel Dust" e la band prende parte al più grosso tour dell'anno insieme ai Metallica. Dopo quel tour fanno concerti negli States e in Europa come gruppo principale davanti a folle più piccole. Per l'album del 1995, "King for a Day - Fool for a Lifetime" il migliore, fu reclutato Trey Spruance, chitarrista dei Mr. Bungle. L'ultimo album è "Album of the Year" uscito nel giugno '97 con i singoli "Ashes to Ashes", "Last cup of sorrow" e la sfumatura elettronica di "Stripsearch". Nei primi mesi del 98 i rumori di scioglimento diventarono ancor più insistenti. Era evidente che i side projects dei membri della band stavano pagando il loro prezzo e l'interesse nei Fnm stava svanendo. Il 19 Aprile '98 la band si scioglie.

Giudizio F.S.T.: un richiamo per appassionati di tutti i tipi di musica. Semplicemente fantastici!

The Clash 1976 Londra, GB

 

 

I Clash nascono dall'incontro di Joe Strummer (nome d'arte di John Graham Mellor, 1952, Ankara, Turchia), leader dei 101ers, Michael "Mick" Jones (1955, Londra), Paul Simonon (1955, Londra) e Tory Crimes (nome d'arte di Terry Chimes, 1956, Londra) tutti provenienti dai London SS, nei quali milita anche Nicky "Topper" Headon (1955, Bromley). Simonon non ha mai suonato alcuno strumento e decide di imbracciare il basso dopo aver ascoltato i Sex Pistols; Mellor adotta il nome di "Strummer" (letteralmente: "strimpellatore") dopo le continue, improvvisate esibizioni del brano Johnny Be Good eseguite con l'ukulele nella metropolitana londinese; il nome The Clash viene scelto da Jones dopo aver constatato che il termine "scontro" è quello più ripetuto sulle prime pagine dei quotidiani britannici. Il sound ruvido e stringato, l'aggressività e la forte connotazione politica distinguono i Clash dalla scena punk soprattutto quando viene pubblicato "White Riot", il loro primo 45 giri (marzo 1977), duro attacco alle istituzioni per gli scontri di Notting Hill a Londra tra polizia e giovani della comunità nera. Questo ruolo di "anima politica" della scena punk si definisce nel corso del "White Riot Tour" (nel quale Crimes viene sostituito da Headon) che culmina in maggio con la distruzione del Rainbow Club di Londra da parte del pubblico in delirio, esaltato dall'aria rivoluzionaria di "London's Burning", "Career Opportunities", " I'm So Bored With The USA" e "Garageland", episodi chiave di The Clash, esordio a 33 giri edito un mese prima. Tra il 1979 e il 1980 l'impegno politico trova sfogo in una voglia di sperimentare con il funk, il rap, la musica reggae e tendenze provenienti dalle minoranze etniche di Londra. L'idea funziona e London Calling (dicembre 1979) dà corpo a un capolavoro della musica inglese. In esso si svelano le profonde radici dei quattro musicisti che vanno dal blues al jazz senza dimenticare il rock'n'roll: "London Calling" (uno dei loro brani più riusciti), "Spanish Bombs" e "Brand New Cadillac". Ancor più sorprendenti sono le ricerche di sonorità che anticipano di almeno dieci anni generi di tendenza degli anni '90 ("The Guns Of Brixton", "Train In Vain" e "Lost In The Supermarket"). L'aspetto rivoluzionario e la voglia di sposare cause "dure e pure" trova anche un riscontro commerciale di massa in tutto il mondo, Stati Uniti inclusi. "Police On My Back", "The Magnificent Seven", "Rebel Waltz", "Washington Bullets" sono tra i momenti più amati dal pubblico. L'uscita, nel novembre 1981, del 45 giri "This Is Radio Clash", mostra altre doti, estremizzando un suono capace di anticipare anche la musica rap/hip- hop. La conferma viene da Combat Rock (1982), potente album contenente singoli straordinari quali "Should I Stay Or Should I Go?" e "Rock The Casbah".