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Sono stati il primo gruppo bianco ad incidere un disco Hip Hop. Era l'86 e con Licensed to Ill i tre ragazzi di NY si impossessarono del linguaggio dei neri più arrabbiati, tirandosi dietro l'accusa di pirateria. Eclettici, capaci di campionare ogni suono graviti intorno ai loro giradischi, i Beastie Boys hanno rinnovato il linguaggio del Rap diventando un punto di riferimento per artisti di ogni razza e schieramento musicale. Merito di un' attitudine ad attraversare senza fatica l'Hip Hop della vecchia scuola, portandosi dietro influenze heavy metal, passioni jazz ed un'esauribile gusto alla sperimentazione. Hanno ricordato a tutti che l'Hip Hop non è solamente una questione di razza. Giudizio F.S.T.: Deviazioni punk e tinte funky-jazz (Sabotage e Get It Together), psichedelia anni '70 (Shambala), chi crede che il Rap sia solo rime e campionamenti rimane al palo. |
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Il nome l'hanno preso da un gruppo anarchico andaluso, e l'anarchia è l'esatto termine per definire la loro musica, detta Patchanca, una specie di calderone nel quale confluiscono gli ultimi echi del punk e le sonorità della società multirazziale parigina nella quale vivono Manu Chao, Toni Chao e Santiago Casariego, i tre fondatori della band. Vale a dire rock, rap, rai, chanson francaise e flamenco. Cinque gli album pubblicati che danno al gruppo una straordinaria popolarità sopratutto in Sudamerica. Dal vivo sono fantastici, Manu Chao da solista ne è diventato l'erede testamentario. Giudizio F.S.T.: Almeno dieci stili musicali e lingue diverse, sono loro i globalizzatori che vogliamo! |
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Hanno rafforzato il rock degli anni '90 recuperando parole come "imperialismo" e "lotta di classe". E per raccogliere idee restate lontane dal music business per troppi anni, il chitarrista Tom Morello, cresciuto tra Led Zeppelin e MC5, ha mischiato insieme ai suoi compagni rime hip hop e rabbia heavy metal. Pur incidendo dischi per le multinazionali, i RATM hanno riportato la musica sulle trincee dell'opposizione. A gente narcotizzata dal consumismo hanno regalato pezzi come "Killing in The Name" con cui urlare la necessità di non abbassare la guardia. Suoni duri che fanno alzare in piedi e protestare, parole che mitragliano idee che non risparmiano niente e nessuno, dal governo ai mass media. Giudizio F.S.T.: Rock e politica possono viaggiare ancora insieme. I RATM hanno scritto il nuovo manifesto del rock che non ha paura di confondersi con la politica e la protesta militante. Grandi! |
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Si formano in California in piena rinascita del movimento psichedelico, vent'anni dopo la Summer of Love. La band, che mescolava la sensualità carnale funk con la rabbia punk, si contraddistinse nel primo periodo per le provocazioni sessuali e per la pericolosa convivenza con l'eroina, e visse il suo momento cruciale alla fine degli anni '80, quando vicende drammatiche come la morte di Hillel Slovak, l'addio di Irons e la crisi di Kiedis, portarono al quasi scioglimento della band. L'arrivo di un nuovo geniale chitarrista, John Frusciante ricompattò i RHCP dando vita ad un nuovo sound assolutamente inconfondibile. Il loro rock ibrido ha creato innesti impensabili tra musica bianca e nera. Giudizio F.S.T.: I RHCP sono quanto di più miscelato si possa avere in campo musicale. Rock, pop, funky e rap con escursioni nel puro hard rock, senza dimenticare i temi sociali come l'emarginazione (Under The Bridge) ed il problema della tossicodipendenza. Vi ricordate la piccola apparizione di Kiedis in "Point Break"? |
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Agli inizi degli anni '90 il rock non godeva di buona salute. Il grunge rappresentò la rinascita di un sound duro e passionale, figlio dell'hard rock e del punk conquistò una generazione che nella voce vibrante di Eddie Vedder riconobbe le proprie pulsioni. Attorno a lui si riunì una band compatta ed energica nata dall'esperienza della scena indie delle band di Seattle in grado di produrre canzoni di grande impatto. Epico come l'aggettivo che accompagna il racconto di piccoli eroi perdenti da "Jeremy" a "Nothingman". Giudizio F.S.T.: In un'epoca di videoclip e concerti a metà strada tra circo e baraccone, hanno ridato vigore al rock da palco con grandi esibizioni live. Per noi il disco fondamentale è "Vitalogy", il canto del cigno del grunge che consegna all'immortalità un'epoca fondamentale per la storia del rock. |
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Si tratta di un duo veramente fuori da tutti i canoni odierni riguardo lo show-biz musicale. La band, assurda ed almeno inizialmente incomprensibile, è composta solo da chitarra, voce e batteria, senza basso. I due (Jack e Meg White) propongono un rock strano con venature folk americane, pop europeo e blues anni 60/70. Un mix musicale succoso ed intrigante. L'ultimo disco partorito dai nostri si intitola "Elephant" e, udite udite, è stampato oltre che su Cd anche sul vecchio vinile. Da segnalare tra le 14 tracce, "Seven Nation Army", "Ball & Biscuits" ( un blues ruvido di quelli che si sentono solo dal vivo nelle birrerie) e "Hypnotize", un pezzo Ramones-style. Giudizio F.S.T.: virtuosismi non ce ne sono, ma la band è tosta e soprattutto originale. Oltre alla chicca da intenditori del vinile, il disco è stato prodotto a Londra usando esclusivamente apparecchiature analogiche ed un mitico registratore a 8 tracce. Da non perdere se vi piace la musica ruvida ed essenziale . |
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Si, siamo ormai dei "vecchietti". La storia discografica dei Van Halen inizia infatti nel lontano 1978 con l'omonimo album. Uscita che ebbe un grandissimo successo scuotendo il mondo della musica tanto che alcuni considerano questo album il migliore in assoluto della band. L'anno successivo uscì 'Van Halen II' e nel 1980 'Women and children first', entrambi album di succcesso. Poco ne avranno invece i successivi 'Fair Warning' (1981) e 'Diver Down' (1982). Nell'84 esce l'album '1984' quello che dette al gruppo la notorietà anche da noi. Dalla band, sino ad allora formata da Eddie Van Halen (chitarra), Alex Van Halen (batteria), Micheal Anthony (basso) e David Lee Roth (voce), si allontana il cantante che viene sostituito da Sammy Hagar con il quale i Van Halen incidono gli albums 5150, OU812, 'For Unlawful Carnal Knowledge' e 'Balance' con poca convinzione. Nel 1998, chiamato per il ruolo di vocalist Gary Cherone (ex membro degli Extreme), esce 'Van Halen III', a tuttoggi l'ultimo album della band. Giudizio F.S.T.:la musica dei Van Halen è costituita da un hard rock melodico reso unico dai virtuosismi davvero innovativi del chitarrista Eddie Van Halen e dalla potente ed inconfondibile voce di David Lee Roth. Brani come 'Eruption' e 'Jump' hanno fatto in breve tempo il giro del mondo per il modo tecnico di suonare la chitarra e soprattutto per l'uso del tapping, tecnica che Eddie ha praticamente reinventato. |
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