Squali

Forse noi surfisti siamo un piatto molto gradito agli squali? Questi mostri marini amano le nostre carni? Niente di tutto ciò. Secondo uno studio australiano pare che da sotto seduti sulla nostra tavola assomigliamo in maniera imbarazzante ad una foca. Ecco perchè gli squali bianchi sembrano gradire molto almeno assaggiarci. Dopo l'attacco avvenuto poco tempo fa alla surfista Bethani Hamilton la questione è tornata alla ribalta. Nonostante siano stati fatti numerosi studi, questo animale rimasto praticamente immutato da millenni resta avvolto nel mistero. Ancora non sappiamo se è un animale stanziale o nomade, quanto grande possa diventare nel corso della sua lunga vita, nulla si sa sui riti d'accoppiamento e poco o nulla su come nascono i suoi piccoli. Quello che sappiamo però ci basta e avanza per averne un pochino paura: la media di attacchi riusciti è altissima, l'80% al primo tentativo, le sue dimensioni possono arrivare fino a 7,50 mt! Basta? Un attimo: nella pancia di questi bestioni ormai morti è stato trovato di tutto, pare addirittura una bicicletta, ma cosa parecchio sconcertante anche embrioni di piccoli squaletti, il che la dice lunga sull'affetto materno di mamma squala. Detto questo come possiamo fare noi surfisti per difenderci da questi animaletti? Un vecchio adagio hawaiiano dice:" non preoccuparti (degli squali) di solito qualcuno ti avverte prima di essere azzannato". Di solito? Ma come? In California ed in Australia vengono usate reti di protezione nelle spiaggie più frequentate e questo è già qualcosa ma alla luce degli ultimi fatti non sembra bastare. Intensificare gli studi sugli squali potrebbe aiutarci a capire come tenerli lontano da noi. In Sud Africa già da qualche anno stanno sperimentando creme "squalorepellenti" ed ultrasuoni ma finora i risultati non sembrano significativi quindi non ci resta che sperare che qualcuno prima di essere avvicinati da questi splendidi animali, ci avverta.