AMPLIFICATORE PER I 50 MHZ CON GU-78B

4 KW

 

Questo amplificatore  è stato  realizzato con una valvola russa , la GU-78B, un tetrodo in grado erogare circa 4000 watt .

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Si tratta di un classico schema per tetrodi con  catodo a massa, griglia schermo a +400 volt  e griglia controllo a –90 volt regolabili con  circuito per meglio ottimizzare il rendimento. Il segnale RF di ingresso viene applicato con apposito circuito  sulla griglia controllo mediante terminazione a 50 ohm non induttiva ed adeguatamente raffreddata,

Il circuito di uscita.

è composto dal classico PI-GRECO, condensatore di placca realizzato in aria con una lamella che si avvicina alla valvola mediante  un dispositivo di avanzamento a vite,

una   bobina con filo di idoneo spessore, circa 6 mm ed il condensatore variabile  di carico . Il segnale una volta amplificato passa attraverso un filtro passa basso,

 adeguatamente dimensionato ed una linea di misura per la lettura della potenza diretta e riflessa su uno strumentino da 100 microAmpere.

All’accensione dell’interruttore generale, si da tensione al timer da 3 minuti che permette il riscaldamento della valvola e a quello da 10 secondi che riduce la tensione di filamento allo spunto,

 Trascorso tale periodo si alimenta il 1° teleruttore che da corrente al trasformatore dell’alta tensione mediante una resistenza da 22 ohm 50 watt posta in serie che viene cortocircuitata dopo due secondi dal 3° timer. Tale resistenza limita l’assorbimento alla rete elettrica nell’attimo in cui si caricano i condensatori di filtraggio.

Unitamente al trasformatore dell’alta tensione si da corrente ai due trasformatori che alimentano i circuiti  delle griglie schermo e controllo,

Il circuito della griglia schermo stabilizza la tensione, precedentemente filtrata con due induttanze L1 e L2  a 400 volt tramite 4 zener da 5 watt in serie alla resistenza R6 e il transitor BU108 . Il relè disattiva tale tensione sulla valvola quando non si è in trasmissione collegando la griglia ad  una resistenza da 100 ohm cortocircuitata a massa.

Il circuito della griglia controllo fornisce una tensione negativa tale da polarizzare la valvola al giusto punto di lavoro regolando la corrente anodica di riposo a  0,4 ampere .  Tale tensione negativa è ottenuta con uno zener da 33 volt 50 watt, una resistenza fissa e un potenziometro a filo da 5 watt regolabile dal pannello frontale. La tensione negativa di griglia scende a –150 quando non si è in trasmissione mediante il relè che apre il circuito in modo da interdire del tutto il funzionamento della valvola.

Ponendo il ptt a massa , mediante apposito collegamento all’apparato radio, l’amplificatore va in trasmissione, si eccitano i relè RF  di ingresso e uscita , la valvola assorbe circa 0.4 ampere, iniziamo a dare pochi watt  tarando dapprima il condensatore di ingresso fino ad ottenere il minimo ROS e successivamente pi-greco  di uscita. Se il condensatore di placca risulta tutto aperto, bisogna ridurre la bobina, viceversa se risulta tutto chiuso. Tale valore va ottimizzato per il miglior rendimento provando diverse bobina fino a trovare quella giusta. Ultimata la taratura con 100 watt in ingresso se ne ottengono circa  4000 in uscita per un assorbimento di 2 amper di corrente anodica e circa 50 milliamper di corrente di griglia schermo.

Personalmente prima di accendere tutto ho tarato il circuito di ingresso con un analizzatore di spettro dotato di traking e ponte riflettometrico come da foto ,

 il circuito di uscita è stato tarato nello stesso modo collegando la valvola con una resistenza da 2200 ohm a massa in modo da simulare la resistenza di carico. La stessa taratura può  essere fatta con MFJ o altro strumento che analizza le impedenze .

Molta attenzione bisogna porre alla bobina in teflon sulla placca della valvola, l’avvolgimento non va serrato ma spaziato a causa delle capacità parassite che cambiano la risonanza del circuito di uscita .

  La costruzione è stata assemblata su due moduli, quello inferiore contiene l’alimentazione,  mentre su quello superiore è posta la sezione ,

 collegati  tra loro con un apposito cavo  multifili  con idonei connettori adatti ad alte tensioni ,

 

Entrambi i moduli scorrono su delle guide e possono essere estratti facilmente, sono stati realizzati con degli angolari in ferro da 15 mm saldati tra loro,mentre i frontali sono in allumino da 2 mm successivamente verniciato a polvere.

La commutazione di uscita è stata realizzata con un relè sottovuoto delle Jennings posto all’interno di un contenitore metallico in lamierino dove fanno capo tre connettori. Questi connettori sono del tipo 7/16 per il tratto dove transita tutta la potenza e del tipo N per l’altro dove la potenza non supera i 100 watt.

Il circuito di alimentazione anodico è composto da un trasformatore con nucleo a ‘’C’’ da 6 kw, un ponte raddrizzatore con 6 diodi in serie  per ogni ramo . Il filtraggio invece è composto da dodici condensatori in serie tali da garantire una tensione di lavoro di 5000 volt .

Si ricorda sempre che le tensioni in gioco possono causare gravissimi danni alle persone, di usare materiali di ottima qualità e che le potenze in gioco necessitano di idonee antenne.

 

 

SCHEMI ELETTRICI E CIRCUITI STAMPATI